💦La prima notte 💦🔞PARTE 2🔞

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Giorno, notte... non lo so. Ho perso totalmente il contatto con la realtà perché quello che sto facendo è decisamente fuori da qualsiasi logica terrena.
La stanza è senza finestre... e il cuore mi batte forte.

"Bene, da adesso in poi io mi trasformerò. Voglio che tu sappia che non avrò limiti, Emma."

Ho fatto la cosa giusta? Io direi di no.

Non dovevamo sco**re?

"Va be-ne." tremo nell'attesa furiosa.

"L' Alessandro che hai sempre conosciuto svanirà tra meno di un minuto."

Non rispondo.

Che significa?

"Hai paura?"

"Sì." fisso il pavimento.

"Fai bene." mi risponde mentre sono in piedi, completamente nuda. Mi succhia il labbro inferiore e poi insinua la sua lingua nella mia bocca. Subito dopo mi morde con ferocia le labbra e bruscamente stoppa il bacio.

"Iniziamo."

E da quel momento le mie mani si trovano rinchiuse in un paio di manette fredde come il ghiaccio. I miei piedi posano su un pavimento gelido, credo di ceramica.

"Stai ferma." mi ordina mentre le mie caviglie si trovano immobilizzate da un foulard.

"E adesso starai anche zitta." mi costringe una pallina di plastica in bocca, legata dietro la testa da due cinghie.

"Adesso sei mia. E io posso fare di te ciò che voglio, lo sai?"

Brividi, paura, panico... provo a divincolarmi, ovviamente senza successo, vista la posizione in cui mi trovo.

"Co- cosa vuoi farmi?" non mi escono nemmeno le parole, perché le mie labbra sono immobilizzate da questa pallina.

Come ca**o mi è venuto in mente? Sto maledicendo tutti i miei ex che avevano il pis**lo come un grissino- spaghettino ma almeno non erano psicopatici.

"Adesso facciamo un gioco..."

Rabbrividisco.

"È un gioco, estremamente serio e ha delle regole"

Provo ad annuire ma il sangue mi si gela nelle vene.

"Prima regola: tu adesso mi ubbidirai come una cag***ta servizievole." mi sussurra all'orecchio mentre la sua voce da uomo mi congela.

"Seconda regola: scegli la safe word. Sai cos'è?"

"No."

"Immaginavo... considerando i coglioni che ti sco**vi... cosa potevo aspettarmi?"

Ma che diavolo ne sa lui dei coglioni che mi sco***o? Ok, non era degli stalloni ma nemmeno dei coniglietti.

"È una parola in codice che chi viene sottomesso deve dire quando ha superato il limite. Scegline una che non sia equivocabile e usala solo se è necessario". mi toglie la pallina dalla bocca per il momento per farmi rispondere. Intanto, il suo sguardo è un ibrido tra assoluta perversione e voluttuosa eccitazione.

"Gelato." dico, pensando alla prima cosa che passa per la mia mente.

"Gelato, eh? Beh, se questo vuole essere un messaggio subliminale sappi che il mio GELATO dovrai guadagnartelo."

Si allontana e torna con una scatola. La apre e rabbrividisco ancora di più: dentro ci sono fruste, mollette e degli altri oggetti che ancora non conosco.

"Ti piacciono i mie gioiellini?" il suo sorriso è il ghigno del predatore cosciente che sta per fare a pezzi la sua povera vittima. Adesso comincio a provare vera paura.

Il migliore amico di mio padreWhere stories live. Discover now