Il migliore amico di mio padre

🔞🔥Ho esagerato dentro il ristorante e lui mi ha punita🔞🔥

Mangiamo dell'ottima carne mentre animosamente chiacchieriamo non di se**o ma dei nostri interessi condivisi: cinema, letteratura, arte e musica rock.

È davvero un uomo carismatico e potrei stare ad ascoltarlo per ore. Perché abbiamo esattamente gli stessi gusti!

Io amo il cinema action americano degli 80 (quello spazzatura come Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger) e lui pure . Io amo l'estetismo in letteratura e lui pure. Io amo gli U2 e i Queen e lui pure.

Siamo uguali ed è così gratificante dialogare con una persona che ha i tuoi stessi interessi.

Tra noi c'è sempre stato un grande dialogo ma da quando
abbiamo iniziato questa sorta di relazione clandestina abbiamo parlato decisamente poco; troppo presi a fare altro.

"Allora che mi racconti? Come ti trovi a lavoro? Devo ammettere che non parliamo da un po'..."

"Mi trovo bene, Ale. Sai che fare che questo lavoro fosse il mio sogno."

Lui storce la labbra.

"Il mio o il tuo?"

"Noto nella tua voce una certa punta di autorità. O sbaglio?

"Non sbagli. Io amo esercitare il controllo. Però devo ammettere che a volte non capisco se ... sei stata sempre sottomessa a me."

"Cosa intendi?"

"sei davvero te stessa?"

"Spiegati meglio."

"Insomma, è come se avessi costruito la tua personalità compiacendo me..."

Ciò che dice mi lascia un po' spiazzata, onestamente.

"Alessandro... ti ho sempre visto come il mio secondo papà e tu sei stato sempre un mentore per me. Di che ti stupisci? È normale che ho cercato di fogiarmi sotto il tuo esempio. Io ti stimavo molto..."

"Parli al passato uhhhm."

"Beh..." Mi lascia a secco di parole.

"Vabbè, ho capito, non serve che ti spieghi. Fino a poco tempo fa mi conoscevi come un uomo tutto d'un un pezzo. Ora... non saprei. Ma sono curioso..." si accende una sigaretta e aspira il fumo a pieni polmoni, come se fosse la sua ultima boccata d'ossigeno.

Ma perché sta fumando nel ristorante?

Ah, dimenticavo, lui è uno dei più famosi avvocati della città e fa quello che vuole.

"Tieni per te la curiosità."

"E invece no! Voglio sapere cosa pensi di me!!"

Io arrossisco mentre lui tira fuori un pacchetto di sigarette e ne prende un'altra.

Deve essere agitato per fumarsi due sigarette una dopo l'altra.

"Dovresti smettere di fumare, avvocato"

Mi lancia uno sguardo contrariato facendo un tiro dalla sua sigaretta.

"E tu dovresti smetterla di cambiare discorso, Emma."

La chimica e la voglia di saltarsi addosso è palpabile e ben definita.

"Tu dici? Stiamo a vedere... Dai porco spogliati che voglio farti godere..."

"Cosa? No! Non qui! Mi conoscono tutti!"

A quelle parole crollo in ginocchio fra le sue gambe come se non fossi più io. Non me ne frega un ca**o che siamo in un ristorante.

Voglio succhiarglielo fino a quando non mi implori di smettere. Anche se dubito che ciò potrebbe mai accadere. Insomma, avete
mai sentito un uomo implorare una donna di cessare una fella**o? Io no.