Ⅰ. Conosci il nesso tra amore e morte?

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Una lacrima dal cielo precipitò sul volto sconsolato di Jimin, la prima delle tante

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Una lacrima dal cielo precipitò sul volto sconsolato di Jimin, la prima delle tante. Un attimo dopo, i suoi occhi si sollevavano dalla terra per osservare il cielo, mentre l'indice andava a raccogliere quella stilla dal suo zigomo sporgente. Quel giorno, il cielo condivideva lo sconforto che allagava il piccolo cimitero nella città di Taegu, facendo sentire meno soli tutti coloro che piangevano la morte di una giovane donna.

Ma c'era anche a chi, del cielo, della terra, non importava nulla. Come chi accusava in silenzio la perdita di una madre.

Jimin, con le mani legate, poteva solo osservare, distante, il volto di Yoongi, poco più avanti di lui e rivolto verso la breve folla che assisteva alla sepoltura. Ma quando accadde, quando Jimin incontrò i suoi lineamenti sfumati sotto la luce torbida, notò che Yoongi ricambiava lo sguardo dapprima, gli occhi spenti. Jimin avrebbe voluto saper leggere quei suoi pensieri, decifrare quello sguardo criptico.

Un uomo di chiesa, fermo accanto alla lapide, recitava i suoi versi, delicato nei toni. Di udibile, in quell'area oscurata dal duplice strato di nubi che assorbivano egoisticamente la luce del giorno, vi era solo la sua voce, almeno fino a quando non si unì a quel compianto lo scrosciare della pioggia battente.

Qualcuno aprì sopra la testa ombrelli dal nero cupo, abbinato ai propri abiti. Poco si interessò Jimin di quell'acqua piovana, illudendosi che potesse quasi purificarlo, come fosse in grado di lavare via l'angoscia dai volti che si lasciavano imperlare da essa.

Così come faceva anche Yoongi, grato alla pioggia per lo stesso motivo, quando le sue lacrime vennero chiamate gentilmente ad accompagnare il fiume di acqua piovana che fluiva sul suo viso pallido, ruscelletti di primavera in un torrente invernale. Lasciò che si liberassero sulle gote solo perché nascoste, pavide, dietro il disastro di un cielo impietosito.

Non c'era modo di nasconderle a Jimin, conoscendo il modo in cui i suoi occhi si piegavano alla tristezza delle lacrime.

Si domandava come avrebbe potuto consolarlo, cosa avrebbe potuto dirgli, come si sarebbe dovuto comportare con lui, cosa avrebbe dovuto fare, il tutto mentre l'uomo di chiesa concludeva i suoi ultimi versi, salutando la donna per tutti.

La bara venne adagiata in una fossa scavata, venne ricoperta gentilmente di terra da degli uomini e, finalmente, la donna poté riposare in pace. La folla si disperse per scambiarsi le condoglianze in un silenzio educato, ma Jimin rimase fermo ad osservare la fotografia incastrata sulla lapide, il volto radioso della madre di Yoongi che sembrava ora così freddo. In lei rivide con facilità quei lineamenti che ritrovava nell'uomo che amava, quei dettagli che ormai solo Yoongi portava incastonati nel volto. Sorrise lievemente, quasi contagiato da lei, conoscendola, salutandola e promettendole qualcosa che, Jimin non sapeva, non poteva assicurare.

Poi, cominciando ad accusare il freddo, Jimin sollevò la nuca per cercare Yoongi, ma di lui, nella folla, non vi era traccia. Yoongi, con il concludersi della cerimonia, si era allontanato con una certa urgenza, quasi fosse atteso da un qualche impegno, quando in realtà voleva solo scappare.

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⏰ Last updated: Oct 23, 2023 ⏰

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𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘳ò 𝘥𝘪 𝘵𝘦 𝘢𝘪 𝘮𝘪𝘦𝘪 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 ⦂ 𝘺𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Where stories live. Discover now