Stay with me

21-Count us warrior, count us

Zane infilò una mano proprio sotto la coperta e incominciò ad accarezzarmi il ventre scendendo sempre di più verso il basso, piccole scosse incominciarono a colmarmi la pelle di minuscoli brividi, mi stava piacendo tutto ciò.

Le sue dita scesero sempre di più fin quando non trovarono il lembo delle piccole mutandine in pizzo bianche, così come il reggiseno che indossavo, odiavo mettermi cose diverse; sorpassò anche il tessuto fin quando le sue dita gelide comprese da due anelli, la fede e l'anello con penso con il suo stemma di famiglia in oro, non mi fecero venire i brividi a causa del cambio di temperatura con il mio corpo caldo.

"Cazzo Zane" mormorai a denti stretti, lui in risposta mostrò i suoi denti bianchi e continuò cosa stava facendo guardandomi dritta in viso, occhi contro occhi, azzurro contro azzurro, un paio di occhi magnetici capaci di farti perdere.

Con una mia mano tastai il suo petto nudo e accarezzai i suoi addominali cosparsi di tante macchie d'inchiostro, delle opere d'arte, soprattutto le due ali proprio sulle scapole posteriori sulla schiena, per chi non lo sapesse sotto al collo, sembrava che le avesse veramente quelle due dannate ali, erano perfette ma il mio preferito in assoluto era il serpente che aveva attorcigliato attorno all'avambraccio.

Zane si spostò proprio sopra di me poggiandosi con i gomiti sul materasso proprio da entrambi i lati della mia testa "non hai scampo in questo momento" disse in modo così arrapante per poi fiondarsi sulle mie labbra.

Entrammo in un vortice dove non c'era una fine, solo un inizio; gli morsi il labbro facendolo gemere silenziosamente "Aria giuro che non mi fermo" alzò lo sguardo su di me e con il mio "non farlo" gli diedi libero accesso al mio corpo.

Ritornò sulle mie labbra e questa volta le schiusi aggiungendo al bacio già focoso la lingua; iniziammo a muoverci sempre di più cambiando addirittura posizione, ora stavo io sopra e lui sotto di me, le nostre labbra si rincorrevano fameliche, avevano bisogno di incontrarsi, di stare bene, incominciammo ad aumentare il ritmo fin quando non mi staccai da quel limbo in cui eravamo entrati.

Con ancora le labbra rosse e gonfie abbassai il bacino posandolo proprio sul suo e con le mani iniziai ad abbassargli il pantalone della tuta grigio che era solito usare per dormire, insieme ad esso abbassai anche i suoi boxer e il suo membro schizzo dal suo interno più attivo che mai, lui mi sorrise guardando la mia espressione alquanto indecisa "sei intimorita guerriera?" mi riprese alzando gli angoli della bocca, con un gesto non alquanto indifferente lo presi in mano e lui nel mentre mi strappò di dosso le mutandine, e si strappate non levate, buttò per il pavimento il resto del mio intimo insieme al reggiseno e con maestria e allo stesso tempo lussuria me lo infilai all'interno della mia fessura già bagnata da tempo.

Stavo aspettando questo momento da chissà quanto.

Visto che le eredini le avevo io stando sopra di lui incominciai a muovermi, avanti e indietro, accelerai il ritmo fin quando un gran piacere non comparì al mio interno, lui affiancava ogni mio movimento aiutandomi  "cazzo Aria" gemette lui proprio quando incominciai a rallentare muovendomi lentamente in modo circolare su di lui per poi riprendere il ritmo che avevamo prima "mi stai facendo impazzire" se ne uscì così, risi per un secondo e poi anche io iniziai ad ansimare con quello che penso che fosse un tono abbastanza debole "no no Zane, ti ricordi cosa ti dissi un po' di tempo fa?" gli chiesi sfottendolo un pochino, non aspettai una sua risposta e continuai "prima ti ucciderò, poi darò i resti delle tue ossa a Rex, il mio cane, mentre i tuoi resti andranno prima maciullati e poi buttati per poi essere alla fine incendiati, insomma morirai molto lentamente" gli dissi molto sicura di me stessa accarezzandogli ancora il petto, in fondo stavo solo scherzando, credo, l'avrei fatto davvero e penso che la nostra storia se così si può chiamare finirà così.