𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝟏

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𝒫𝓇𝑜𝓁𝑜𝑔𝑜

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𝒫𝓇𝑜𝓁𝑜𝑔𝑜

Avete mai sperimentato la leggerezza di una piuma che danza nell'aria prima di posarsi al suolo?

A lungo ho desiderato sentirmi libera, proprio come quella piuma, quindi ho ceduto all'inganno più infimo, imparando presto la mia lezione.
Trasformarmi in una farfalla con dentro un cuore di piombo non è servito. Rendermi invisibile e rimpicciolire la mia presenza fisica non mi ha permesso di ottenere la libertà sperata e nemmeno la perfezione tanto agognata.

Ho quindi cominciato a leggere tra le righe del mondo che mi circonda.
Cosa vuole la società?
Che cosa si aspettano gli altri da me?

Mi dovrei destreggiare tra i problemi con portamento ed eleganza, guidata da una condotta impeccabile. Disciplina e riservatezza. Un connubio di imposizioni dettate dalla smania furiosa del consenso altrui.

Sembra esistere un decalogo da seguire per raggiungere la perfezione, eppure io sono distante anni luce da quella folle utopia.

"Sii gentile e non arrecare danno a nessuno.
Non parlare più di quanto sia necessario.
Mostrati inattaccabile, ma non troppo rigida.
Non hai il permesso di fallire, ma attenzione a non intimidire gli altri con la tua grandezza.

Sii forte. Quanto forte? Forte come un uomo abituato a tenere a bada le emozioni, le sue e quelle degli altri. Tuttavia, per te, donna, questo non è sufficiente. Devi controllare il tuo aspetto fisico e giustificare le tue decisioni, soprattutto se queste riguardano il tuo corpo, che sin dalla tenera età verrà messo alla mercé di giudizi e paragoni.

Modera il temperamento, non lasciare trapelare paura o pensieri negativi, e ricorda... l'ambizione è per gli uomini. Tu sei solo una ragazza di diciannove anni che deve trovare il suo posto nel mondo."

E qual è il modo più indolore per ritagliarsi un piccolo spazio in questa società? Fingere.

"Sabrina, sii educata."
"Non devo dire ciò che penso, mamma?"
"No, comportati bene."
"Vuoi che dica bugie?"

Isabel Spencer non ha mai espresso con chiarezza il suo pensiero, ma da parte sua ho avvertito la volontà di comunicarmi un concetto molto semplice: menti, sempre.

Perché mia madre è una bugiarda patologica e io non potrò mai essere tanto diversa. Pur di non lasciare che venga scalfita la sua reputazione, sarebbe capace di qualsiasi cosa, anche calpestare le ossa malandate di chi l'ha aiutata nel momento del bisogno.

Ciò che ama fare è anche ciò che le riesce meglio. Mentire. A ogni costo.
Quindi, in caso ve lo foste chiesto...
No, io non sono una brava ragazza.

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