XII

101 2 0
                                    

La casa era troppo silenziosa Alex e Max  non esco mai senza avvisarmi scendo e vado verso la cucina ma la porta era chiusa abbasso la maniglia <<Buon compleanno >> ha oggi è il mio compleanno quel maledetto giorno del  16 ottobre che aspettavo da bambina che quella porta si aprisse e vedere la mamma ma quella porta non si apriva mai, gridano tutti ero rimasta sorpresa Laila mi abbraccia ricambio al abbraccio. Guardo confusa i ragazzi che accanto a loro c’erano due ragazze << buon compleanno celeste io sono sofia>> mi sorride << e io iris>> metto le mani sopra il tavolo  <<possiamo parlare? >> mi rivolgo hai ragazzi << io te lo detto che dovevamo dirlo prima >> sento Max  dire a Alex  chiudo la porta della cucina ,<< ora voglio una spiegazione perché non me la avete detto prima?>> incrocio le braccia i mei fratelli si guardo << hai ragione  scusa sappiamo che sei gelosa di noi e  volevamo farti la sorpresa per il tuo compleanno >> dice Alex  << io sono felice per voi ma ho paura che un giorno andate via e vi dimenticherete di me >> loro mi abbracciano << non succederà noi ti vogliamo bene e poi come facciamo a stare senza di te sei il nostro capo >>.   Mi metto a ridere << dai andiamo di là devi spingere le candeline >> e si rientra in cucina mi metto davanti alla torta  guardo la porta aspettando che la mamma entri, ma una altra volta il nostro desiderio non e stato realizzato. Tolgo lo sguardo dalla porta  ritorno alla realtà prima di spingere le candeline guardo Nathan chiudo gli occhi e soffio sorrido. Prendo un può di torta sul dito  e vado verso Nathan << non ti conviene farlo>> gli sorrido arrivo davanti a lui e gli sporco il naso era distratto corro verso camera mia, mi inseguono le mie amiche chiudo la porta ci mettiamo a ridere << e inutile che ti chiudi in camera prima o poi uscirai >> sento dire al piano di sotto, guardo le mie amiche << sei ne guai >> mi dicono << opss>>.  Dopo mezz’ora mi ero cambiata e scendevo giù  << ti stavo aspettando >> mi stava aspettando  davanti alla porta << eccomi>> era bellissimo << ti porto in un posto >> e lo seguo fuori casa. << si può sapere dove mi porti?>> gli dico << se te lo dico non è più una sorpresa >> dopo un può ci fermiamo << chiudi gli occhi>> mi dice << perché?>> gli dico sbuffando << tu fallo e basta >>.  Chiudo gli occhi sento che si mette dietro di me mi mette la benda << e ora devi solo seguire la mia voce>> mi dice al orecchio << non mi fare cadere >> lo sento ridere << quanto c’è da camminare >>  si ero rombi scatole << ci siamo quasi  devi fare ultimo passo e siamo arrivati >> faccio quello che dice e mi fermo ,<< ora devo fare ultima cosa >> non so cosa stava facendo mi stava cavando le scarpe e si rimette dietro di me << sei pronta >> mi chiede << si>> e lui mi  cava la benda  ero rimasta sorpresa mi giro verso di lui. <<  dove è finto il Nathan stronzo? Non me lo aspettavo da te mi hai sorpresa>> gli sorrido  << rapunzel adoro sorprendenti >> mi dice e mi bacia <<andiamo >> gli dico di sì e mi prende la mano non ci credevo alla amore. Ma lui mi ha fatto scoprire cos’è l’amore << perché mi stai guardando >> mi sorride << perché sei bello e anche che ti amo>> e lo bacio, aveva organizzato tutto da solo c’era un telo con sopra un cestino e delle candele profumate << quando hai organizzato tutto questo? >> gli domando  << visto che te eri in camera tua ho profittato di venire qui stamattina e ho organizzato tutto>>mi guarda. Ero appoggiata sul suo petto << ti ricordi ieri sera >> ho certo che mi ricordo << ho sentito tutto non è un scherzo io ti amo da morire  e sono felice che  ti ho sciolto  il tuo cuore di ghiaccio >> mi indica il cuore, << celeste svegliati dobbiamo andare >> mi ero addormentata << dove andiamo>> mi strapiaccio gli occhi <<ti porto dove sono cresciuto >> mi aiuta ad alzarmi. Mi ha porta in un Fast e food  entriamo << o mio dio guarda chi è tornato il mio piccolo testardo >> e si abbracciano << e devo dare idea che la causa che sei tornato sia lei>> mi fa cenno con la testa la guardo << Mirella lei è celeste >> mi tende la mano guardo prima lei è poi lui mi fidavo di Nathan, allora potevo fidarmi di lei e gli stringo la mano << piacere celeste >> mi sorride << mi dai un tavolo dei migliori >> gli sorride << certo >> e la seguiamo  era pieno di foto e di piante non sembrava un Fast e food e che si guarda di solito alla TV. << stai facendo il serio con lei ?>>si rivolge a Nathan << si la amo >> faccio finta di niente, ci mettiamo a sedere << allora cosa mi consigli >> guardando il menu << ti fidi di me ?>>  mi fidavo di lui << certo >> aveva fatto tutto lui <<qui ci venivo quando litigavo con mio padre Mirella mi aveva trovato sotto un albero sai non siamo così diversi io e te  anche mio padre mi picchiava e lei mi curava le ferite. Mirella mi a detto queste parole “non potrai  sempre essere duro con te stesso devi trovare la tua luce e  quando  la troverai non falla scappare “ al inizio non sapevo cosa intendesse e poi ho capito io ho trovato la mia luce sei tu>> stavo piangendo  << tu sei la mia luce e ti proteggerò sempre  qualche cosa accade >> ci abbracciamo.

The Torment Before The Light Where stories live. Discover now