Partenza-Pietro's POV

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Un mese dopo...

È l'ultimo giorno prima di partire, sto pranzando con Mamá.
<Niño, conosci qualcuno dei tuoi compagni di viaggio?> chiede lei.
<Qualcuno sì e poi c'è quel ragazzo che è arrivato quest'anno, Davide> rispondo.
<E com'è?> chiede
<In che senso?>
Mamá mi passa l'insalata e alza un sopracciglio con fare ammiccante.
<Cosa?! Assolutamente no, ha una ragazza e poi non mi piace>
<Se lo dici tu Niño...> scuoto la testa e ci mettiamo a ridere.

Salgo le scale e arrivo in camera mia. Metto le cuffiette e, con "Do I Wanna Know?" alle orecchie, prendo la valigia e ci metto dentro mezzo armadio: camicie, magliette, tutti i miei pantaloni e perché no pure uno smoking nero.
Mentre sono sdraiato sul letto a leggere ricevo una notifica da instagram. Sobbalzo quando vedo che Davide ha richiesto di seguirmi, la accetto subito, mi faccio coraggio e gli scrivo.

P-Ciao
*visualizza e non risponde*
Impreco sottovoce ma continuo
P-Sono Pietro
D-Lo so, grazie
Faccio una smorfia, ho fatto male a scrivergli.
P-Emozionato per domani?
D-Vuoi seriamente una risposta?
P-Non sei un tipo mattiniero? Il volo è alle sei di mattina.
D-Non direi, non c'è un giorno che io non mi sveglio all'alba in pratica.
P- Allora sarò l'unico con le occhiaie fino ai piedi probabilmente
D- Sarà divertente vederti non perfettamente in ordine per una volta.

O dio santo, sono troppo sconvolto per rispondere. Mi ha appena confessato che non vede l'ora di vedermi? Dannazione mi sento scemo solo a pensarci e spengo il telefono.

La mattina dopo

È proprio come avevo immaginato: il risveglio alle cinque è stato devastante e ora, in autobus, sento le palpebre chiudersi di continuo. Appena metto piede all'aeroporto noto che sono l'ultimo arrivato e vedo il mio gruppo dirigersi al check-in senza di me; li raggiungo e individuo Davide
<Ehi, eccomi>
<Pensavo non arrivasi più> dice lui senza girarsi e lanciandomi uno sguardo.
<Beh sarai stato felice immagino>
<Abbastanza> sorride e anche se all'apparenza sono calmo, dentro di me è tutto il contrario.
Memorizzo il volto di tutti, in aereo sono nel sedile che si affaccia sul corridoio, accanto a me ci sono Patrizio e uno sconosciuto. Nei sedili accanto ci sono Sofia, Davide al centro, e Iris vicino al finestrino. "È beato fra le donne" penso ingiustamente infastidito.
L'aereo parte in modo tranquillo ma noto comunque che Davide stringe i denti e i pugni. Sofia gli accarezza le mani e le tengono intrecciate per tutto il volo. Durante il viaggio ho parlato molto con Patrizio, che ho scoperto preferisca essere chiamato Pat; è una sensazione strana, non parlo mai con nessuno, ma lui mi ispirava simpatia e in effetti con il suo berretto e il suo modo di scherzare non ho sbagliato.
Arriviamo a destinazione, e metto finalmente piede a Madrid...

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