Capitolo 61.

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1 Luglio 2014.

Senza più guardare un attimo il cellulare lo butto oltre la ringhiera della nave. Va a finire fra le acque calme dell'Oceano Atlantico. Sono di un colore inspiegabile, un azzurro che si altera con chiazze più scure, non sono blu, ma qualcosa di più. Guardo l'orizzonte, fisso le sfumature rossastre nel cielo al tramonto del sole. È un paesaggio incredibilmente naturale e bello. Questa è la terza città che giravo, sono indirizzata verso la mia nuova casa, a Londra. Oramai ho diciotto anni, ho la libertà nelle mani, posso fare qualunque cosa, potevo lasciar andare o continuare.

Ho deciso che per la mia salute, era meglio lasciar andare. Voglio ricominciare da capo, ma visto che è impossibile farlo, ho deciso di lavorare verso un nuovo futuro. Ho sofferto molto, un anno. Un anno in cui divenni dipendente nel mandare messaggi a lui, sapendo comunque che non mi avrebbe mai risposto. Ora lui è in un posto molto meglio, è un angelo.

L'ho amato, più di ogni cosa, più di quanto avrei immaginato, lui è catalogato nel posto del mio cuore, vicino a mio padre, non più in alto di un gradino ma nè più in basso. Lui è lì, ed io ne sono certa di non dimenticarlo mai, è stato una persona importante anche, se però mi sono resa conto troppo tardi di amarlo.

I miei capelli mi coprono gli occhi e mi toccano le labbra a causa del vento. Sorrido. È la prima volta che mi sento a mio agio. Guardo le punte, ancora verdi, che adesso mi arrivano fino al fondoschiena, avrei voluto tagliarmeli ed eliminare quel colore, quel ricordo. Ma non l'ho fatto. Perché questo mi fa sentire la sua presenza, mi ricorda, mi ricorda i suoi baci e tutto il resto, accettando il fatto che non lo rivedrò più.

-Che fai?- sento una voce famigliare.

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Allora? Come vi è parso il capirolo? Lasciatemi i vostri pareri :)) non vedo l'ora :3

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