Cap. 15

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L'indomani mi svegliai presto a causa di sogni un pò agitati, ma Ace dormiva beato accanto a me e non volevo svegliarlo, così, molto, ma molto dolcemente, spostai il suo braccio che mi cingeva la vita e sgattaiolai fuori dal letto.
Era ancora buio e l'alba era lontana dal sorgere, ma conoscendomi non avrei comunque più preso sonno e tanto vale uscire e prendere un pò d'aria no ? Quindi mi cambiai indossando i miei vecchi abiti e misi una felpa, gentilmente regalata tempo fa da Hankok, per ripararmi dalla brezza mattutina.
Subito l'aria pungente mi colpì, solleticandomi il viso e mandandomi dei piacevoli brividi lungo la schiena.
I ciuffi d'erba umida dai quali pendevano delle goccioline di rugiada rilucevano sotto i raggi delle pallide stelle facendole sembrare delle perle splendenti.
Mi sedetti sul prato tastando con mano la morbidezza del terreno e senza preoccuparmi del freddo o della possibile presenza di pericoli. In questo momento ho solo bisogno di staccare per un attimo il cervello, di non pensare a niente, di liberarmi di tutto quello a cui non voglio credere.
Chiudo gli occhi e mi faccio invadere dai ricordi, ma quelli felici, quelli di qualche anno fa nel quale mi rivedo sorridente e al fianco delle persone a cui voglio bene.
Penso alle mie avventure, quelle in solitaria dove, puntualmente, combinavo qualche guaio e mi ritrovavo a scappare dalla legge, (seppur ridendo a crepapelle per la loro incapacità) conoscendo gente nuova in ogni posto in cui mi imbattevo. Ricordo quando per puro caso scorgevo il sottomarino giallo di Law e passavo a fargli un saluto finendo per brindare con la sua ciurma per qualche giorno prima della mia ripartenza, e ancora a quando, con il giornale in mano, leggevo delle grandi imprese del mio fratellino Luffy, vedendo crescere la sua taglia quasi di giorno in giorno.
Mi viene da sorridere, ma basta poco per farmi crollare, a quei momenti si aggiunge il ricordo di Barbabianca e della sua formidabile ciurma e inevitabilmente la mia mente mi riporta ai fatti avvenuti due anni fa, facendomi sprofondare nel dolore più totale.
Mi bruciano gli occhi da quanto sto trattenendo le lacrime, e sento la gola in fiamme da quanto mi sforzo di trattenere i singhiozzi.
Come scottata da qualcosa di bollente apro gli occhi di scatto riportandomi alla realtà, notando solo ora che il cielo sta cominciando a colorarsi con delle sfumature che passano dal rosa tenue al giallo chiaro.
Faccio un respiro profondo e mi affrettò a passarmi una mano sugli occhi nel tentativo di asciugare le gocce rotolate giù lungo le mie guance.
Inspiro ed espiro lentamente sentendo man mano il mio battito rallentare e rimbombare meno nelle orecchie.
Rimasi li seduta ancora qualche minuto prima di alzarmi e diriggermi di nuovo dentro per fare una veloce colazione.
Mentre cucino sento delle braccia cingermi la vita e il viso di Ace si accosta al mio appoggiando il mento sulla mia spalla.
- Buongiorno principessa-
- Principessa? -
- No scusami, hai ragione, tu non sei e non sarai mai la mia principessa-
- Ah no ? - risposi io ghignando - E sentiamo, cosa sono allora ? -
- Tu sei la mia regina - concluse lui baciandomi delicatamente il collo, al che mi scappò un sorriso.
- Stai bene ? Ti ho sentita agitarti parecchio durante la notte -
- Si, tutto apposto tranquillo, solo un incubo, nulla di più-
- Se hai bisogno di parlare sai che puoi dirmi tutto-
- Si lo so.... ma ora mangiamo dai -

Poco più di un'ora fa abbiamo terminato una lumacofonata con Marco.
Gli abbiamo spiegato la situazione ed ha risposto di essere più che felice di accoglierci di nuovo.
A quanto pare però anche lui voleva contattarci per dirci una cosa abbastanza urgente ma pensava che magari Ace non volesse più far parte della ciurma e dunque non voleva disturbare .

" - Pronto ? -
- Marco, fratello come stai ?-
- Ace ? Ciao! Che bello sentirti-
- E a me non saluti ? Ahaha -
- Ciao anche a te Alisya ahah -
- Così va meglio , senti Marco io ed Ace volevamo chiederti una cosa-
- Si ditemi pure (* borbottii di sottofondo *) scusatemi un attimo...
FOSSA! VISTA! LA FINITE DI RIDERE E GRIDARE ? NON SENTO NULLA !
Eccomi, dite pure-
Mentre Ace rideva per il comportamento infantile dei fratelli io chiesi a Marco dove si trovassero e se potevamo raggiungerli e il primo comandante ne fu entusiasta
- Ne sono felice, vi avrei chiamati io, ma non vi volevo disturbare...
Qui la situazione è critica, abbiamo valutato cosa fare, e in molti hanno tenuto conto della possibilità di sciogliere la ciurma, altri invece vorrebbero restare e fare di me il nuovo capitano, ma io ho rifiutato più volte, non me la sento di prendere il posto del babbo....-
- COSA ? SCIOGLIERE LA CIURMA ? NON CI PENSO PROPRIO ! e poi non esiste uomo migliore di te per succedere al posto di nostro padre, lui avrebbe voluto così vero Alisya? -
Si rivolse a me Ace
- Certo ! Ace ha ragione, ma forse è meglio parlarne una volta che saremo arrivati, non dovremmo metterci molto, un paio di giorni o poco più...-
- Va bene non c'è problema allora, a presto ragazzi, mi ha fatto piacere risentirvi, buon viaggio !-
- A presto Marco e saluta gli altri da parte nostra -
- Sarà fatto Ace - "

Manca poco più di un giorno di navigazione ed è da tutto il viaggio che Ace è teso, un pò lo capisco, d'altronde quella ciurma è la sua famiglia e valutarne lo scioglimento è una cosa terribile.
- Vedrai che troveremo una soluzione, riusciremo a convincere Marco in qualche modo -
- Lo spero Alisya, lo spero con tutto il cuore... -

Spazio Autrice

Hey ragazziiii sono tornataaaaaa
Scusate tantissimo per il ritardo, lo so ho aspettato molto per pubblicare il capitolo ma la scuola mi ha portato via un sacco di tempo e quindi non ho potuto scrivere.
Comunque spero come sempre che il capitolo vi piaccia e detto questo bye bye 😘

Stefi🌸

Aria e Fuoco  ( Ace x reader ) Where stories live. Discover now