Cap.16

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Ace Pov.
Eravamo ormai nei pressi dell'isola di Foodvalten, luogo in cui i miei fratelli si sono rifugiati dopo la sconfitta subita contro Teach poco più di un anno fa.
Mancavano si e no una trentina di minuti al nostro sbarco, ero in ansia lo ammetto e penso se ne sia accorta anche Alisya dato che continuava a lanciarmi sguardi preoccupati mentre manovrava il timone.
- Se continui ad andare avanti e indietro creerai un buco sul ponte - mi avvisò mentre mi osservava con la coda dell'occhio.
Non me ne ero nemmeno accorto di aver preso a camminare tanta è la mia frustrazione.
Mi fermai sospirando a fondo mentre Alisya ormeggiava la nave da noi " presa in prestito " e poi a passo deciso ci incamminammo verso Izo e Halta che erano venuti sino al porto per guidarci poi dagli altri.
- Chi è che ha proposto di sciogliere la ciurma, voglio nome e cognome! - dissi a denti stretti rivolto ai due uomini davanti a me mentre Alisya prese a stringermi il braccio.
- Calmati Ace, è solo un'ipotesi - disse Halta forzando un sorriso.
- Un'ipotesi del cazzo, io voglio sapere chi ha dato questa brillante idea così da potergli staccare la lingua! -
- Ace basta, stai esagerando - mi sussurrò la ragazza.
- Non mi sembra proprio di star esage...-
- Ora basta ! Se proprio vuoi saperlo ci stavo pensando anche io a questa eventualità - tuonò deciso Izo.

Alisya Pov.
Seguirono minuti interminabili di silenzio, poi il sedicesimo comandante parlò.
- Hai intenzione di staccare la lingua anche a me ora ? Ti ricordo che non c'è ancora nulla di deciso -
Ace continuava a star zitto ascoltando le parole del fratello, ma quando questo finì di parlare vidi in lui luccicargli negli occhi una crescente rabbia incontrollata.
Halta mi si avvicinò cauto, senza movimenti bruschi data la situazione e mi si affiancò probabilmente per aver notato che ero quasi in procinto di lanciarmi nella mischia per mettere quanta più distanza possibile tra i due.
Quando Ace fece un passo in avanti d'istinto ne feci uno anche io ma Halta mi poggiò una mano sulla spalla come per dirmi di lasciarli fare e così non potendo far altro rimasi a guardare mentre il ragazzo al mio fianco mi rassicurava dicendo che se mai ce ne fosse stato bisogno saremmo intervenuti noi a calmare le acque.

Ace Pov.
- Hai intenzione di staccare la lingua anche a me ora ? Ti ricordo che non c'è ancora nulla di deciso -
A quelle parole non ci vidi più, come ha potuto Izo anche solo pensare una cosa del genere? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme! Dopo anni passati insieme sotto il vessillo del grande pirata che è stato nostro padre lui ha il coraggio di valutare una scelta che dividerà per sempre le nostre strade. Colto da questa ira improvvisa feci un passo in avanti, non mi interessava se alle mie spalle ci fossero la mia ragazza e mio fratello, non mi interessava se quello che avevo difronte era uno dei miei fratelli e non mi interessava nemmeno delle conseguenze che avrebbero comportato le mie azioni.
Feci un secondo passo, poi ne seguì un terzo, un quarto e un quinto finché mi trovai a correre con una mano chiusa a pugno sospesa in aria nell'attesa di colpire Izo in volto. Fu questione di poco, lui non se lo aspettava e cadde a terra mentre io, a cavalcioni su di lui, continuavo a colpirlo ripetutamente gridandogli addosso tutta la mia rabbia e disapprovazione, ma Izo non reagiva e questo mi fece infuriare ancora di più tanto da non capire più nulla ne chi avessi difronte ne dove mi trovassi.

Alisya Pov.
Successe tutto molto, troppo velocemente, Ace con un pugno scagliò a terra il fratello e prese a colpirlo più e più volte, così mi gettai, volevo e dovevo fermarlo. Dietro di me Halta corse in direzione di Ace per separarlo da Izo che anche se attaccato non reagiva.
- Ace dai, lascialo ! Smettila ! Lascialo stare ! - gridavo io mentre tentavo di spostarlo tirandolo per un braccio ma era troppo forte per me.
- Ti prego Ace, gli stai facendo male! - piagnucolavo mentre, inutilmente, tentavo di scostarlo da lì e come me anche Halta.
Di botto Ace si girò verso di me stringendomi il polso talmente forte da farmi male e con l'altra mano mi prese per il collo e mi sollevò da terra.
- A-ace, ferma-ti, ti .. pre-go, non respi-ro...-
Non lo riconoscevo più. Questo non è l'Ace che conosco.
Per mia fortuna intervennero Halta e Izo ( rialzatosi da terra ) e lo bloccarono costringendolo a lasciare la presa.
Caddi a terra ansimante, tenendomi la gola e tessendo nel tentativo di riprendere fiato mentre Halta, venuto a soccorrermi, mi porgeva una borraccia d'acqua.
- Ace ma cos'hai in quella testa ?
Lo usi ogni tanto il cervello o proprio non ce l'hai? Potevi ucciderla cazzo! - gridò il sedicesimo comandante prima di tirare un ceffone in viso al fratello lasciando lo stampo rosso del palmo e delle cinque dita sulla sua guancia.
- Alisya voleva solo aiutarti e tu l'hai aggredita, ma che razza di uomo sei ? Ti credevo migliore di così- continuò.
Al suono dello schiaffo seguì il silenzio da parte del ragazzo di fuoco che probabilmente deve aver realizzato solo ora quanto successo e i suoi occhi dapprima spalancati, saettarono in cerca dei miei trovandomi però accasciata a terra al fianco del ragazzo intento ad esaminarmi il polso e con una mano a reggermi la gola dolorante. La sua bocca si schiuse leggermente pronunciando il mio nome in maniera così flebile da essere quasi impercettibile.
Quasi con timore prese a camminare verso di me e anche se sapevo di non dover avere paura di lui strinsi forte gli occhi mentre Halta mi si parò davanti facendomi da scudo.

Aria e Fuoco  ( Ace x reader ) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora