Paint your heart

25. Lola's POV

Sono sconvolta.
Un secondo fa ero sulle labbra di Ellie e ora sono da sola su un sedile della metro, completamente pietrificata.
Passano due fermate prima di rendermi conto che sono stata lì seduta per troppo tempo cercando di realizzare, perciò esco dalla metro e riesco a tornare a casa in un ora dato che non conosco bene questa zona.

Arrivata a casa mi rendo conto di essere sola: guardo il telefono e nel gruppo di famiglia c'è un selfie di mamma e papà in un ristorante. Sono un po' confusa e mi rendo conto solo dopo del biglietto sul tavolo in cucina

X Lola e Diego
Ciao ragazzi, stasera noi usciamo per il nostro anniversario, abbiamo messo in microonde la tortilla di patatas (la vostra preferita) riscaldatela senza dare fuoco alla casa.
Baci da Mamá y Papá

Non sento un minimo di fame perciò me ne vado in camera aspettandomi Diego sul suo letto, ma non è così. Sarà sicuramente uscito di nuovo con la sua ragazza senza avvisarmi.
Mi siedo alla mia scrivania e prendo un cartoncino e acquarelli, metto gli auricolari con Taylor Swift e mi metto a passare il pennello sul foglio pensando all'accaduto di questo pomeriggio: un suo sguardo diventa una striscia blu i suoi capelli rossi diventano strisce rosse e le sue lentiggini diventano puntini marroni un po' vasti ma che però danno armonia.

Finisco di dipingere in fretta, è stato il mio cuore a guidarmi.
Mi sono sporcata un po' la mano sinistra e guardo il dipinto: lo definirei astratto, cosa strana da parte mia dato che se voglio variare di solito disegno sempre qualcosa che comunque si possa percepire.
Solo che in queste linee e punti riesco a vederla...
Sì è proprio lei.

Mi butto sul letto abbracciando il mio orsetto con cui dormo da quando ho sedici anni.
Ripenso a quello che è successo in metro, penso alle labbra di Ellie sulle mie: sapevano di ciliegia e altri frutti di bosco vari, probabilmente aveva qualche burrocacao sopra ma continuo a pensare al suo bacio.

Cazzo se mi è piaciuto.

Non mi sono mai fatta domande sulla mia sessualità.
Ha scoperto da sola l'esistenza della LGBTQ+ proprio durante le ore di arte alle superiori; da quel giorno ho sempre pensato che avrei amato chiunque mi avrebbe amato, indipendentemente dal genere.
Il problema è che non so se le piaccio o no e sono così confusa che mi metto a parlare da sola.
"Le persone baciano gli amici sulle labbra? No, non è possibile. O lo è? Ugh!"

Prendo il telefono e vado nella sua chat per scriverle.

"Hey, non so cosa tu stia pensando in questo momento ma ne possiamo parlare se vuoi. Per favore rispondi."

Invio il messaggio e le arriva. Per fortuna non mi ha bloccata.

***

Sono passate due settimane e ancora non mi ha scritto.

Ho continuato a lavorare per un po' ma di Ellie nessuna traccia; sono pure tornata dove ero prima sperando di vederla in piazza, ma nulla.
Sono tornata anche molte volte al museo dove si trova la mostra ma non riesco a smettere di pensare a lei anche quando non dovrei.
Sento un certo vuoto dentro, come se mi sentissi sola, aspettando qualcuno che a quanto pare non tornerà mai.

A casa mi sono esercitata molto nei dipinti e disegni quindi penso se la prossima volta che la rivedrò sarà tra meno di due mesi, il giorno della sfida.

Sono alla scrivania che condivido con Diego e accendo il telefono per vedere il suo instagram: è rimasto come prima.
Non ho più tracce di lei, so solo che non mi ha bloccata ma comunque visualizza i messaggi senza rispondere.
Voglio davvero parlarle quindi vado nelle storie in evidenza per trovare qualche traccia.
Vedo che nella cartella dei disegni ha aggiunto qualcosa: un quadro con schizzi di pittura rossa dove sotto posso vedere qualche colore pastello.
Molto strano, ma non è quello che cerco.

Vado a vedere nel profilo della discoteca dove va sempre e lei non è da nessuna parte, anche se mi imbatto in una foto che le avevano scattato qualche mese fa: lei è davvero bella, poi con quello smokey eye che risalta i suoi occhi azzurri.

Mi manca.