CAPITOLO 18

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Macarena

Nel momento in cui l'ho riconosciuta non ho esitato a sparare mandando letteralmente a monte il mio intero piano e la mia missione solamente per salvare lei.

I nostri sguardi.
Quella connessione che ricordavo è ancora la stessa.

"Cazzo.." sussurro a denti stretti mentre abbasso l'arma.

Esce allo scoperto anche un uomo che tiene le mani in alto in segno di resa, deve essere con lei.

Si mettono ad osservare Lark ed io le raggiungo.

L'uomo le chiede "Puoi ancora fare una maschera?"

"Mi serve una faccia per poter fare una maschera" controbatte irritata.

No ma certo figuriamoci se si sarebbe disturbata a ringraziarmi.

"Scusa.. avevo mirato al petto" ironizzo mentre osservo il buco perfetto che gli ho fatto in fronte.

Sento gli occhi di lei spostarsi su di me, ne percepisco l'intensità "Che cosa ci fai qui?"

Non avevo realizzato di quanto mi fosse mancata la sua voce fino ad ora.

Domanda lecita, risposta top secret.

Alzo lo sguardo nel suo e le sorrido sinceramente "Stai bene anche tu"

Lei cerca una risposta in me, che non le concedo di trovare.

L'uomo si intromette nel discorso a gamba tesa con una certa presunzione tipica della CIA "Scusate, sono un po' confuso, tu sei?"

Non rispondo. Lo fa Zulema al mio posto "..Una vecchia amica"

Riduttivo e generico, forse anche davvero poco veritiero, ma i dettagli non sono poi così rilevanti.

L'uomo si allontana da noi e con una telefonata risolve il problema del cadavere in un bagno pubblico come questo "Fai venire gli spazzini"

"Non mi hai risposto.. che ci fai qui?" Richiede, insiste, i suoi occhi puntano nei miei ed io sono completamente impenetrabile. Sono passati due anni, non è rimasto tutto come prima "Tu non sei qui per caso. Chi ti ha mandato?"

"Questo non te lo posso dire"  rispondo sinceramente ed è sicuramente quello che non voleva sentirsi dire.

Non siamo più nella situazione in cui la mettevo davanti al resto.
Non posso più farlo.
Non come prima.

Lei sbuffa e dal polso di Lark sfila il braccialetto identificativo "Che cosa fai?"

"Ho un impegno con la vedova" risponde molto semplicemente.

Il suo compare sembra più scioccato di me "Lui.. aveva un impegno con la vedova e tu non gli somigli neanche!"

Lei fa spallucce"E infatti.. speriamo che non l'abbia mai visto"

Lui controbatte agitato "Speriamo non è una strategia!"

Sbuffo una risatina "Devi essere nuovo.." lo prendo in giro.

Zulema va dritta al nocciolo della questione "La vedova bianca è la nostra unica pista e devo essere lì tra cinque minuti"

Scuoto la testa, questa è davvero una pessima idea "..Non farlo"

I suoi occhi scattano nei miei "Cosa? Che c'è?" Mi domanda facendo qualche passo verso di me "Che c'è che non mi stai dicendo?"

Digrigno i denti.
C'è un conflitto dentro di me.
La parte di me che è sempre stata fedele all'addestramento è in conflitto a fuoco con la parte di me che ha sempre mandato tutto a puttane solo perché si fida di Lei.

"..Tu non immagini in che cosa sei coinvolta" l'avverto sapendo che, senza darle valide ragioni, lei non cambierà mai idea.

"Io non immagino in che cosa sono coinvolta!" Esclama lei facendomi il verso "Io non immagino in che cosa sono coinvolta?!" Il non sapere la irrita, lo so bene. Poi si ferma e mi domanda "..In che sono coinvolta?"

Non posso dirglielo.

L'uomo con lei le rammenta "Se vuoi vedere la vedova hai solo tre minuti"

Lei mi guarda negli occhi.
Un'ultima chance.
Io non parlo.
Scuote la testa e mi volta le spalle.

"..Zulema" La richiamo.

"Ci penso io.." mi risponde senza nemmeno girarsi.

"Zulema!" La richiamo ancora.

"Ho detto che ci penso io!" Esclama poco prima di uscire sbattendo la porta.

Che grandissima testa di cazzo!

Rimaniamo io e lui.
E sto seriamente valutando le mie opzioni.

Lui si schiarisce la gola "Sono Fabio.. comunque.."

"Ah sì?" Domando totalmente disinteressata "Di niente"

Non posso lasciarla andare da sola.

Zulema.

Avanzo nella direzione di un gorilla con uno scanner apposito.
So già che dietro di lui ci sarà un corridoio che porterà alla sala VIP nella quale incontrerò la Vedova Bianca.

È rischioso? Decisamente.
È da incoscienti? Decisamente.
Sono completamente deficiente? Molto probabile.

Ma almeno sono da sola.
Se le cose si mettessero male, non mi devo preoccupare di nessun altro all'interno.

Porgo il braccio all'agente di sicurezza e immediatamente dopo lo fa anche un'altra persona.

Non è il braccio ma il profumo che mi fa alzare lo sguardo.

Lei

Superiamo entrambe il controllo e entriamo nel corridoio "Dove credi di andare?" Chiedo senza fermarmi.

"Vengo con te" controbatte sicura.

Ed è la mia più grande paura.

Mi fermo immediatamente e la fulmino con lo sguardo "Non pensarci neanche"

"Hanno mandato qualcuno a uccidere Lark" mi informa.

Il mio sguardo la passa ai raggi x "Chissà chi.."

"No, non me" risponde sinceramente "Contratto. Mercenari assassini" la cosa non mi interessa, riprendo a camminare e lei sta al passo "Non sanno che aspetto abbia, sanno solo che incontrerà la vedova a mezzanotte" mi afferra per un polso costringendomi a fermarmi di nuovo "..e se tu ti ostini ad andare, quelli ti prenderanno per Lark e ti uccideranno"

Assottiglio lo sguardo, lei sa molto di più di quello che dice "..Come sai tutto questo?"

Si morde l'interno della guancia "Non te lo posso dire.."

Capisco la segretezza ma non capisco perché lei sia ancora coinvolta dopo tutto questo tempo.

Mi lascio cadere la maschera di indifferenza solo per una manciata di secondi "Dovevi lasciare per sempre.." sussurro.

Lei fa mezzo passo verso di me e mi guarda in quel modo intenso che mi fa tentennare. Avevo cercato di dimenticare cosa significasse guardarla negli occhi e sentirsi vivi. Il suo sussurro è una lama tagliente dritta al cuore "..Dovevi scappare con me" non riesce a nascondere il fatto che l'ho ferita.

Riprende a camminare lasciandomi indietro, chiudendo così il discorso.

I sbagli nella vita si pagano.

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