έρως (Eros)

Capitolo I

"C'è chi viaggia per perdersi ,
c'è chi viaggia per trovarsi"

"Selen! Ehi ma dico mi stai ascoltando?"
Sobbalzo di colpo, mi ero distratta, di nuovo.
"Scusa Mira, mi sono distratta"

La verità è che sono sempre così. La mia vita si potrebbe riassumere in uno schema: svegliarsi, andare a scuola, studiare, pranzare, studiare nuovamente, cenare e infine andare a letto. Monotono vero?

"Quindi? Vieni o no in Grecia?"
"Oh si, certo ci sarò"
"Fantastico! Questo sarà il nostro primo viaggio lontane da casa, ma soprattutto ci sarà quel pezzo di manzo di Stefan"
"Intendi Stefan della squadra di basket o quello della squadra di football?"
"Ma come non te lo ricordi? Te ne ho parlato per settimane"
"Beh nomini come minimo un centinaio di ragazzi alla settimana, direi che è un po' difficile starti dietro"
"Sarà, ma mettendo a parte le mie cotte amorose... dimmi hai trovato qualche bel ragazzo?"
"Tom"
"A quale Tom ti riferisci? Tom del club di calcio? No troppo scontato, ci sono Tom di falegnameria forse? Ci sono quel gran fusto che fa box, ho indovinato?"
"Direi di no Mira"
"Allora chi?"
"Tom del club di scacchi"
"COSA?! Vabbè non importa, ognuno ha i suoi gusti, in ogni caso per la gita, si parte domani"
"C-COME DOMANI? Non me lo hai detto"
"In realtà te l'avevo detto, ma come sempre tu eri nel tuo mondo"

Fantastico Selen davvero fantastico, stasera mi toccherà preparare la valigia.
Fortunatamente i miei genitori sono troppo presi dal loro lavoro per pensare a me.

"Mira un'ultima cosa... a che ora si parte?"
"Tranquilla tesoro, ti veniamo a prendere io e mia madre alle 6:15 AM okay?"
"Grazie" dico soltanto

Saluto la mia amica e decido di tornare a casa, ho talmente tante cose da fare, ma sicuramente la prima cosa in lista è far firmare l'autorizzazione e la valigia.
Spero che almeno i miei siano a casa.

Apro la porta di casa, con stupore noto che c'è mia madre, menomale...

"Mamma!"
"Dimmi Selen, sbrigati a dirmi quello che ti serve, ho da fare"
"Mi dovresti firmare l'autorizzazione per la gita"
"Quando parti?"
"Domani, mi passano a prendere Mira e sua madre"
"Va bene, prendi l'autorizzazione e la penna"

Come immaginavo... non le importa se sono in casa o fuori, quello che conta per lei è solo il lavoro, come del resto a mio padre.

Prendo il necessario richiesto e glielo porgo.
Finalmente sarà contenta che non mi avrà tra i piedi per le prossime 2 settimane.
Perfetto, il primo passo è fatto, ora tocca alla valigia; per precauzione guardo il meteo della Grecia (almeno so cosa portarmi).
Si fanno le 8 passate quando finalmente chiudo la valigia. Ammetto che ci ho messo un po' è vero, per non dimenticare nulla ho pure stilato una lista di quello che ho portato.
Finisco di sistemare i vestiti per la partenza sulla sedia della scrivania: una semplice tuta grigia.
Infine come ultima cosa: andare a letto.
Mi corico nel letto, aspetto che Morfeo mi avvolga nel sonno più profondo.

Chissà come sarà? Ci saranno imprevisti? Dove andremmo di preciso. Spero solo che tutto vada per il meglio, ma la cosa più importante sarà rilassarmi, prendere una pausa da tutti e tutto, pensare a me stessa e chissà magari a ritrovarmi, non servono a questo le gite o le vacanze?
In ogni caso non nascondo di essere agitata, dopotutto questa è la prima volta che esco dal mio paese natio per andare chissà dove dall'altra parte dell'oceano.

Il suono assordante della sveglia mi fa svegliare, se devo proprio dirlo non ho riposato bene, sembra quasi che io sia stata sveglia tutta la notte.
Prendo i vestiti preparati la sera prima e vado in bagno a darmi una sistemata.
Guardo il mio riflesso allo specchio, in qualche modo provo a sorridere e a dirmi che andrà tutto bene, che saranno due settimane tranquille, almeno spero.
Improvvisamente il telefono squilla: è Mira.
Prendo velocemente la valigia ed esco di casa;

"Selen! Dai forza vieni o faremo tardi"
"Si eccomi"
"Buongiorno Selen"
"Ciao Carla"
"Dai su non perdiamoci in chiacchiere o faremo tardi mamma. Selen metti la valigia nel bagagliaio"

Faccio come mi dice Mira e salgo in macchina. Il viaggio è animato dalle chiacchiere di Mira su svariati ragazzi di cui non ricordo il nome e delle varie coppie della scuola.

"Io penso che Bonnie e Travis si molleranno a breve. Lo sanno tutti che lui la tradisce con Molly, è palese."
"Tesoro evidentemente a questa Bonnie piace fare il cervo oppure è talmente innamorata da sorvolare i suoi tradimenti, non credi Selen?"
"Sinceramente Carla, non sono una che sta a guardare chi sta con chi o tradisce"
"Cambiando discorso... io e te in stanza insieme chiaro? Ah comunque mi sono dimenticata di dirti che andiamo ad Atene"
"Ho sentito che è molto bella, divertitevi, ma senza esagerare intesi? Soprattutto tu Mira"
"Uffa mamma non ho più 10 anni!"
"Sisi lo so ma come potrei dire, sei una calamita per i guai tesoro, quindi Selen tu hai l'arduo compito di tenermela d'occhio va bene?"
"Lo avrei fatto comunque Carla"

Finalmente, arrivate in areoporto scendiamo dalla macchina portandoci dietro i bagagli.
Mira come al solito ha esagerato.
Non si è mai troppo preparati è sempre stata la sua affermazione.

"Miller e Forest, finalmente siete arrivate mancavate solo voi all'appello, direi che ora si può partire"

Arrivate a dorso dell'aereo io e Mira ci accomodiamo ai nostri posti.

"Allora tesoro, qui con me ho il tablet con abbastanza film, maschere per il viso, mascherine per gli occhi, una coperta, cuffie, qualcosa da mangiare, direi che siamo pronte"

Tutta l'ansia, la paura che avevo accumulato, si era volatilizzata per mia fortuna, adesso l'unica cosa da fare era rilassarmi e godermi il viaggio.
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❗️SPAZIO AUTRICE❗️

Ciao a tutti/e spero che la lettura vi sia piaciuta, ditemi cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo? Mira combinerà qualche suo pasticcio? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate o se avete consigli da darmi, qualsiasi commento è il benvenuto purché costruttivo (in modo che possa migliorare) detto questo ci vediamo alla prossima.