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Il mattino dopo Scorpius aveva una fame da lupo.

Si era addormentato subito dopo aver chiuso gli occhi, la mano ancora sul corpo di Carillon che era rimasto acciambellato accanto a lui tutta la notte, tranne per quella mattina, quando cominciò a miagolare con forza prima di sedersi sul suo petto.

A quel punto Scorpius si era reso conto che si era addormentato e non si era nemmeno infilato sotto le coperte.

Un pensiero in meno.

Insieme a Carillon raggiunsero la cucina, Scorpius diede la colazione a Carillon mentre per sé si faceva un caffè.

Afferrò il cellulare, notando che erano le cinque e mezza del mattino.

Aprì la chat con suo padre.

"Buongiorno, sei già in negozio?" digitò.

Nemmeno un minuto dopo, il nome di suo padre prese a lampeggiare sul suo schermo, insieme ad una foto di loro due abbracciati. Era stata scattata un paio di anni prima, quando erano andati in vacanza in Scozia, solo loro due. Era stata una bella settimana, senza pensare a niente se non a divertirsi.

Sia suo padre che lui non avevano un partner da tanto.

Scorpius non faceva sesso dal college, dopo l'esperienza traumatica con Nathan James.

Suo padre...

Suo padre aveva fatto coming out con il figlio come bisessuale tre anni prima, quando si era reso conto che il contabile che si occupava dei loro conti era molto carino.

"Non ho mai pensato di dire una cosa del genere... Non c'è mai stato nulla, eh. Però adesso non riesco a smettere di notare uomini affascinanti. Ma le donne continuano a piacermi lo stesso!" gli aveva detto con le guance tutte rosse.

Scorpius aveva scrollato la testa.

"Sei bisessuale, o pansessuale. Non è un problema per me. Chi sono io per dirti che gli uomini sono brutti?"

Draco aveva aperto la bocca, poi l'aveva richiusa.

"Sono venuto da te apposta. Quindi non c'è nulla che non vada in me? Sono bisessuale o pansessuale? Si chiama così questa cosa che provo?" chiese Draco.

"Non devi darti una definizione. Tu sei tu e basta. Ti piacciono sia le donne che gli uomini? Bene. Non casca il mondo. Io e te domani andremo a lavorare, la gente sbaverà per i tuoi dolci ed io dovrò ascoltare i loro complimenti tutto il giorno"

"Perché non partiamo? Una settimana. Andiamo dove vuoi tu" disse Draco dopo qualche minuto Draco, guardandolo.

"Ok" aveva risposto il figlio.

Un anno dopo erano riusciti a ritagliarsi una settimana ed erano andati ad Edimburgo. Era stata una esperienza meravigliosa, soprattutto quando Scorpius aveva trascinato il padre in un locale gay e dopo un'ora Draco era stato accerchiato da alcuni uomini e si era scatenato con loro.

Non aveva mai riso così tanto da quando la mamma era morta.

"Sei già sveglio?" chiese suo padre quando Scorpius si portò il cellulare all'orecchio.

"Ieri sera sono crollato non appena mi sono sdraiato sul letto. Non mi sono nemmeno infilato sotto le coperte. Ero stanchissimo" disse Scorpius portandosi la tazza di caffè alle labbra con un sospiro.

"Se vuoi possiamo fare colazione insieme. Tanto c'è del tempo prima di aprire"

"Sali tu o scendo io?" chiese Scorpius sedendosi al tavolo della sua cucina.

"Uhm. Salgo io, mi ci vuole un po'" disse Draco.

"In che senso? Vivi in fondo alla strada"

Draco non rispose.

~Scorbus~ Dolci PeccatiWhere stories live. Discover now