2. Amicizia

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*Buon Ringraziamento*

In Italia, la festa del Ringraziamento, non è molto diffusa...ma il suo significato mi piace davvero molto <3 Ringraziare è sempre bello, dona sempre un sorriso, perché il ringraziamento è un amico della gentilezza...

A questo proposito, ho deciso di anticipare il capitolo di questa settimana, da sabato a oggi...<3 la prossima settimana non so ancora quando pubblicherò, ma tenete d'occhio le notifiche per non perdervi ogni mio aggiornamento. 

Per caso, preferite un giorno e un'ora specifica per la pubblicazione dei nuovi capitoli? Preferite magari il sabato pomeriggio, la domenica sera o mattina, oppure un giorno della settimana...

Fatemi sapere, va bene? Come spero mi farete sapere il vostro parere su questo nuovo capitolo, perché credetemi arriveranno dei capitoli parecchio intensi <3 

Grazie per essere qui, grazie per aver aggiunto la storia nelle vostre biblioteche e liste di lettura, grazie per ogni stellina e ogni commento <3 

Al prossimo capitolo, 

Un bacione grandissimo

*****

Hope Rivera

   Avevo perso il mio vice, se per le mie scelte o le sue fissazioni non riuscivo a comprenderlo nemmeno io, sapevo soltanto che l'ufficio adiacente al mio adesso era vuoto, e Chris mi mancava da morire.

Mi mancavano le nostre risate, i nostri discorsi, le nostre confidenze, io...avrei voluto fermarlo, ma non l'avevo fatto.

E questo vuoto, questo silenzio, mi faceva anche un po' paura, perché questo senso di vuoto nel petto non l'avevo mai provato per nessuno. Da quando avevo preso il comando dell'impero di famiglia, lui c'era sempre stato, prima solo come semplice conoscente, stagista e impiegato, poi come mio vice, ed era sempre stato un porto sicuro per me. In sei mesi, da quando l'avevo nominato per l'appunto mio vice con il benestare di tutti, incluso quello dei miei genitori, non c'era mai stata una sola volta in cui lui non avesse appoggiato le mie decisioni, tranne quando si nominavano i Frost, lì si trasformava, diventava schivo, dubbioso, furioso...

Quando terminai il mio lavoro della giornata, mi ritrovai a passare tra gli uffici delle risorse umane, o meglio...mi ero decisa a passare da lì, e m'imbattei proprio in lui, per poco non gli finii addosso.

Petto contro petto.  

Era appena uscito da un ufficio, aveva dei fascicoli in mano ed indossava solo la sua camicia celeste e i pantaloni scuri, s'era tolto la giacca nera.

"Sono venuta per portarti queste." inventai sul momento, affidandogli le chiavi di casa mia, che recuperai dalla mia borsa di Prada, e nel frattempo mi accorsi di avergli comunque pestato un piede, le sue scarpe scure ed eleganti avevano l'impronta del mio tacco dodici.

Lui mi guardò freddamente, annuì e raccolse le chiavi tra le mani.

"Ci vediamo dopo..." rispose gelido, senza aggiungere altro, prima di sparire lungo il corridoio alla mia destra.

Avevo perso il mio unico amico? 

Sapevo che sarebbe stato difficile essere un capo per questo impero, che sarebbe costato sacrificio, impegno, ma non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi completamente sola a gestire tutto.

Così, non mi persi d'animo, provai a cercarlo ancora una volta lungo i corridoi del piano, perché avevo bisogno d'incontrare il suo sguardo, sfiorare le sue mani dalle dita affusolate che mi trasmettevano sempre sicurezza, un alto senso di protezione...

Conosci il mio cuoreWhere stories live. Discover now