Cap. 40 - Fox vs Crow 6.

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Un passo avanti e varcò la porta di casa, trovando Yusuke davanti ai suoi occhi con le braccia conserte, «Ake, sei sparito tu, Ren, che cosa succede?», gli domandò con superbia. Goro sbuffò, poi, andando avanti fu fermato dal pittore, spingendolo contro il muro vicino all'ingresso.

«Stavi con Ren, vero?».

«No», sospirò.

«O non proprio. Ho visto Ren e Joker Ombra in preda alla passione... avevo già un dubbio riguardo quei due, ma credevo fosse assurdo che il vecchio leader dei Ladri avesse raggiunto uno stato di follia così... folle», riprese a parlare.

Yusuke si strofinò il mento, «Sembrava avere preso la cosa dell'amarsi seriamente...».

«Li ho spiati, poi Joker si è accorto di me e mi ha fatto pensare a te e che Yusuke Ombra, ovvero Sir. Kita, è molto innamorato della mia Ombra, il professore di teatro», disse Akechi, Yusuke allora lo acchiappò per i fianchi e lo avvicinò a sé in maniera violenta, sussurrando vicino al suo orecchio destro.

«Non sono geloso, ma scommetto che tu non sarai capace di sostituire me, Ren, soprattutto me. Ormai ho capito che ti piacciamo entrambi», incalzò.

Goro voltò lo sguardo di lato e si allontanò dall'artista, arrossendo sulle gote, una cosa che faceva spesso da quando si fidanzò con lui, «Certo, ma la proposta a tre non l'avete accettata né tu, né Ren. Il mio grosso problema è che mi faccio prendere troppo da voi due e da ragazze sexy come Makoto Niijima», espresse direttamente.

Yusuke approcciò il detective e ghignò, prendendo il suo mento con la mano sinistra e osservandolo con attenzione, come se stesse analizzando un modello da dipingere, il suo preferito. I suoi occhi erano fuori dalle orbite, quell'azzurro che analizzava Goro da cima a fondo.

«Non resisto a non guardarti negli occhi, hai un rossastro che mi parla più di milioni di tue parole, Goro Akechi. Hai provato disagio, disgusto, pietà per Ren, anche attrazione verso la sua Ombra. Non avresti mai voluto vederlo a fare sesso con il sé oscuro, vero? Ti conosco troppo bene per lasciarti andare chiuso nella tua mente», espirò.

«Sono tre anni che vedi me e Ren come tuoi potenziali amanti. Per Makoto, invece, voglio scommettere. Prova a uscire con lei, falle quel che vuoi, scatena lo schifo di te su di lei, fatti cacciare di casa. Tornerai da me piangendo, dicendomi che sono io che ami», disse ancora, sorridendo beffardamente.

Goro con uno scatto violento si voltò e incrociò le braccia al petto.

«Sono super geloso, lo ammetto. Non voglio vedere Ren tra le braccia di Joker Ombra!», sbraitò.

«Ecco».

Yusuke rise leggermente e si abbracciò alla schiena del castano, navigando le mani tra i suoi lunghi capelli e lentamente toccò il collo della maglia del suo pigiama, camminando le dita giù fino al bordo dell'indumento, sfilandolo dall'alto. Goro alzò anche le braccia, per aiutarlo.

Tirò un respiro silenzioso, il detective non poteva nascondere le sue debolezze all'artista. Abbassò lo sguardo, sibilando, «Tu... non saresti geloso... di Ren, Makoto?», appena per essere sentito solo dal ragazzo dai capelli blu dietro la sua schiena, il quale cominciò a ondeggiare verso di lui.

«Fammici pensare...», sussurrò.

Goro gemette, inarcando la nuda schiena e poggiando la testa sul petto di Yusuke, volgendo a trattenerne gli spasmi una volta che l'altro gli toccò il tesoro dei suoi pantaloni. Gli baciò il collo e disegnò figure sui fianchi, viaggiando in zone oscure del suo corpo.

«Esci con chi vuoi, è questo il tuo essere. Non ti risparmi mai, non hai un'idea di chi davvero ti ha rubato il cuore, forse perché non hai un cuore, o forse sì, ma è difficile da raggiungere».

«Smettila di analizzarmi in questo modo!», lamentò Goro, mentre alla cieca cercò di trovare il suo mento alzando le braccia e dopo essersi girato di fronte a lui, lo baciò intensamente sulle labbra. Yusuke ricambiò e lo spinse sul divano, ridendo.

«Yandere schifoso», lo stuzzicò, poi, usando tutta la sua forza lo bloccò tra le braccia. Goro si dimenò sul divano sotto il suo dominio, ma fallì miseramente, «Vero, sono indeciso, geloso... ho tante emozioni che mi passano per la testa».

«Non smetti però di fare il bastardo, che non mi interessi con chi hai rapporti non significa che non sia arrabbiato con te per tutte le tue voglie, quindi è una sfida più che una scommessa. Vai, esci con Niijima e portala anche a letto, ti renderai conto di come ti mancherà il tocco del tuo ragazzo, che sono io. Sentirai il fiato dell'arte, il mio pennello è già in fase di disegnarti con le mani tra i capelli mentre mi implori di spogliarti, gridando, negando ciò che farai con Makoto».

Ogni parola del pittore trapassò la testa di Akechi come minaccia, avvertimento, l'odore della sfida si sentiva a distanza e lui adorava quel genere di cose. Improvvisamente la paura nelle sue iridi rosse si trasformò in un rosso più acceso, scendendo sulla bocca che regalò un sorrisetto.

«Va bene, Kita. Sostieni che io senza di te non so stare? Accetto», si era ormai svegliata la sua parte selvaggia, allora si abbatté su di lui, lo prese in braccio e ribaltò le loro posizioni, scaraventandolo sul divano sotto il suo peso.

Un veloce urlo lasciò la voce di Yusuke, che capì subito le intenzioni dell'altro.

«Uscirò con Makoto, ti dimostrerò che non hai ragione... mi piacerà», minacciò Goro e l'artista rise, facendolo innervosire tanto che passò a stringere le dita della mano attorno al suo collo.

«Ti ucciderei, anche te, ma tu come Ren...».

«Ti piaccio? Sei noioso, Ake. Aspetto solo la tua disfatta», lo provocò Yusuke.

«QUINDI NASCONDI DI ESSERE GELOSO SIA DI REN CHE DI MAKOTO?», urlò Goro.

Yusuke fece spallucce, per ciò che riuscì, essendo intrappolato dall'altro, e quella mano non si spostò e la presa era salda, ma il pittore resistette, sperava di essere risparmiato. Allora ghignò e con facilità si sciolse.

«Ovviamente, la sfida è proprio per verificare la tua fedeltà. Ti do la libertà di farlo, poi vedrai come vorrai tornare da me alla fine. Io aspetto sempre fino a che cedi, e puntualmente lo fai tutte la volte, Ake, amore mio».

Goro non seppe più dove conservare i nervi dentro di sé, ma non poteva negare la verità, specialmente dopo aver confessato di aver avuto una relazione passata con la ragazza. Anche Yusuke non poteva negare di aver tradito Ren a sua volta con il detective.

«Va bene, basta. Mi sono stancato di ballare tra te e Ren. Credo che uscirò con Makoto anche solo per togliervi di torno! State giocando con me?», gridò, alterandosi.

Yusuke ridacchiò, «Assolutamente, sono le tue azioni che portano conseguenze. Ricordati che io sono il tuo ragazzo, perciò ciò non dovrei darti la libertà di andare con altri o altre, però vedi? Io te la do e sì, te la do solo per sentirti dire che avevo ragione a essere... geloso?».

Goro si alzò con stizza dal divano e rifiutò il bacio di Yusuke sulle labbra, dopodiché si rimesse la maglia addosso e si diresse nella camera da letto, «Domani sera sai dove andrò, Kita. Ci sentiremo dopo l'appuntamento e vedrai che sono io che ho ragione....».

«Buonanotte», disse poi, stizzito.

«Certo, e quando vincerò mi darai la possibilità di dipingerti quel coso che muovi con fierezza tra le cosce... oh, Goro, aspetterò. Per quanto riguarda Ren e Joker Ombra, fatti loro, io non mi voglio infilare in situazioni che non mi riguardano, ma tu...», sibilò, poi lo raggiunse nella camera da letto e si stese, addormentandosi, girato dal lato opposto.

Il Ritorno di Goro AkechiUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum