CAPITOLO UNO

386 17 22
                                    


Damian's pov (passato)

<< Devo riconscerlo, oggi sei stato bravo, meriti una stella>>
Una stella? << Non capisco, padre>>
In che senso?
Mio padre non mi aveva mai parlato di  "stelle".
<< Buon dio, Damian, hai quattro anni e non sai cosa vuol dire "stella"?>>
<< Certo che lo so...>> risposi confuso.
<< Ma le stelle non si possono toccare.
Sono fatte di gas, precisamente idrogeno ed elio, e->>

Non feci in tempo a finire la frase che mio padre mi porse un oggetto di vetro.
Aveva cinque punte ed era di colore giallo. Era... una stella.

<<Wow...>>
<< Di che ti meravigli? È semplice vetro colorato>> rispose mio fratello, irritante come al solito, ma  io non  lo ascoltai.
Era la prima volta che mio padre mi premiava.
Avrei ricevuto forse anche un abbraccio?
Certo che no.
Sono solo sogni, Damian...
<<Grazie, padre.>>risposi cercando di non far vedere quanto ero felice.
<< Te ne darò altre...se le meriterai>>
<<Io...grazie..>> ero al settimo cielo.
Mio padre non disse nulla, poi si voltò e se ne andò. A lavorare, probabilmente.

<<È tardi, vai a letto, mostricciatolo>> Disse mio fratello con poco affetto.
La sera cercai di dormire, ma non ci riuscivo...
Una stella.
La alzai con le mani mettendola in controluce con la lampada.
Era bellissima.
Spendeva  così tanto..

Avrei tanto voluto toccare una stella vera.

Anya's pov

Okokok.
Primo giorno!
Quella mattina mi ero alzata presto, forse per la prima mattina nella mia vita.
<<Wiiiiiiii!!!!>> urlai scivolando dalle scale tipo tarzan, atterrando a terra con un tonfo che aveva probabilmente (sicuramente) svegliato tutto il vicinato.

<<Ahi>> mugolai ancora a terra, rendendomi conto di essere ancora in pigiama.
<< Anya, stai facendo più casino di tuo padre quando russa. Il che è tutto dire>>
Esclamò mia madre Yor, mezza addormentata, mentre mi  preparava un caffè che mi avrebbe sicuramente portato alla morte.
<< Ma due giorni fa non era estate?>> Si lamentò.

<<OGGI INIZIO LE SUPERIORI!!!>>
Urlai in preda all'emozione e al panico che mi tormentavano ormai da tre mesi.
<< Figlio di buona donna!>> Esclamò mio padre mentre usciva in soggiorno con addosso solo le mutande.
<< Papà!!! Non ci tengo ad avere queste visioni la mattina!!>>
<< Uuuups, scusa>> Disse andando in camera per rivestirsi.

<< A me non da fastidio...>> disse mia madre guardando maliziosa verso la porta.
<< Mamma>>  dissi agitando le mani        << Sono qui. Sono Anya. Sono MINORENNE.>> Esclamai marcando l'ultima parola per bene.
Mia madre deve imparare a controllare gli ormoni.
<< Uff...voi giovani fate sempre i bacchettoni...che noia>> Disse facendo la finta offesa <<Passando a cose più importanti...ti devi ancora vestire>>

<< Oddio! È vero!>> esclamai impanicata precipitandomi su per le scale rischiando di scivolare di nuovo e di rompermi un' anca.

Il primo giorno di superiori, all' Eden College era diverso dagli altri: potevi vestirti come volevi, e generalmente era dedicato a scegliere quali e quanti corsi fare. Io avevo intenzione di iscrivermi a qualche club, ma di sicuro non cinque (il massimo).

Visto che, come sempre, ero già in ritardo mi misi velocemente una gonna a pence  verde chiaro e bianco, una felpa semplice bianca e degli anfibi,( nota autrice: non so com'è lo stile di Anya, io ho provato a immaginarlo) poi corsi giù e addentai una fetta di pane, bevvi velocemente il caffè e mi precipitai fuori casa.

Quando arrivai davanti a scuola rischiai di venire soffocata: c'era così tanta gente che non si riusciva nemmeno a fare un piccolo passettino.
Passai buoni dieci minuti a cercare Becky, finché non la trovai finalmente dietro un albero in preda al panico.

<< Anya! Meno male che ci sei tu! Hai visto quanta gente? Stavo per morire...>>
Esclamò senza fiato.
<< Tu come stai?>>
<<Alla grande!!>> risposi saltando di qua e di là. << Hai visto com'è bella la facciata della scuola? È così imponente!!!>>
<< Che dici? Vieni all' Eden College da quando avevi sei anni...cos'hai bevuto stamattina?>>

<<Il caffè di mia madre.>> risposi
<< Ah....siamo messi male allora>>
<< Hai già visto la classe?>>
<< Non ancora. Le faranno uscire tra poco...e poi entreremo.>>
<< sono in ansia ansiosissimaaaa>>
<< TI capisco. Pure io>> mi sorrise Becky.
<< Spero di essere in classe con te>> aggiunse. Proprio in quel momento una bolgia di studenti si precipitò affannata verso i cartelloni.

<< Sono uscite!!!>> esclamai, precipitandomi a guardarle.
Anya Forger, Anya Forger...oh eccomi!
<< Becky, sono insieme a te!!>> urlai, euforica.
<< Davvero? Grande!! >> mi urlò Becky dall'albero a cui si era appoggiata.
<<Anya, stanno aprendo le porte, ci vediamo dentro!>> urlò prima di venire trasportata via dalla folla.
La cercai, ma non trovandola decisi di entrare.

Certo che la scuola era DAVVERO imponente.
L'avevo già vista milioni di volte, ma il palazzo dedicato alle superiori mai. Era gigante.
Come avrei fatto a ritrovare Becky? Dovevamo andare a guardare i corsi insieme!
Non c'era altra scelta: dovevo chiedere informazioni, o non sarei mai riuscita a trovare la mia classe.

<<Scusa?>> chiesi ad una ragazza di passaggio << Sai dove si trova la 1A?>> Domandai timidamente.
La ragazza mi diede alcune indicazioni, e poi mi accompagnò per sicurezza.
Solo quando fui davanti alla 1A si decise ad andare.
Dopo averla ringraziata entrai in classe, ma la trovai vuota: probabilmente erano già tutti ai corsi, e Becky doveva ancora arrivare.

Decisi di sedermi, e intanto ne approffittai per guardare i corsi sul depliant che mi avevano dato all'open day, mesi prima.
Poco dopo Becky arrivò.
<< Scusami, non riuscivo a entrare, c'era troppa gente. Aspetti da tanto?>>
<<No tranquilla, sono arrivata ora>>
<<Da cosa iniziamo? >> domandò eccitata.

<< Che ne dici del club di fotografia? Dicono sia il migliore.>>
<< Perchè no?>>
Mentre Becky seguiva le indicazioni della mappa visto il mio scarso senso d'orientamento, ne approfittai per guardarmi un po' intorno.
Il giardino dell' Eden College Superiori era bellissimo: era un labirinto di foglie d'edera ricoperto di fiori di pesco, con alberi di Sakura ai lati. Un vero e proprio paradiso.

<<Accidenti, è stupendo>> esclamai.
<<Già. Siamo arrivate, guarda!>> esclamò Becky, guardando le bellissime fotografie esposte fuori sul prato per dimostrare in cosa consisteva il corso.
<Ci iscriviamo?>>
<<Volentieri >> risposi, prendendo una penna.
<<Vorremmo iscriverci>> chiesi al responsabile del corso.
<< Certo. Firmate qui>> disse, indicando un punto sul foglio.

Terza persona's pov

A volte le cose accadono quando meno te l'aspetti.
Pensi sia un giorno normale, un giorno come tutti gli altri.
Anya si era appena seduta alla sua postazione.
Alcuni studenti del secondo anno stavano distribuendo macchine fotografiche ai nuovi arrivati.
<<Ecco la sua macchina fotografica...la tratti bene...>> il ragazzo che si era avvicinato ad Anya guardò l'elenco dei nomi << Anya.....Anya...Forger?>>
Quella voce...
<< Damian!!!>>
<<Anya!!>>

Alla fine, niente accade per destino.

................................................................................







Hiiii!
Sono Momo, vi è piaciuto il primo capitolo?
Era un po' corto lo so, ma è la prima storia che scrivo, cercherò di migliorare.

Se vi è piaciuto lasciate una ☆
Byeeeeee~

Momo~

 || 𝑰𝑵 𝑻𝑯𝑬 𝑵𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑭 𝑳𝑶𝑽𝑬 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora