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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter three ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙞 𝙨𝙖𝙩𝙞𝙧𝙞 𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙣𝙞? 𝙧𝙞𝙙𝙞𝙘𝙤𝙡𝙞

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter three ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙞 𝙨𝙖𝙩𝙞𝙧𝙞 𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙣𝙞? 𝙧𝙞𝙙𝙞𝙘𝙤𝙡𝙞

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𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

Erano passate settimane da quando io, Clarisse e Chris eravamo arrivati al Campo Mezzosangue.

Nel frattempo, essendo ormai cominciato giugno, il campo si era riempito di tutti i semidei che erano andati via per il periodo scolastico.

I satiri suonavano il flauto nei campi di fragole, facendo crescere le piante con la magia delle selve. I ragazzi prendevano lezioni di volo sui pegasi, sorvolando il bosco. Alle fucine il fumo si levava in cielo e risuonavano i martelli dei ragazzi che si fabbricavano le armi. Le squadre di Atena e Demetra stavano gareggiando sulla pista delle bighe, mentre sul laghetto delle canoe un gruppo di ragazzi, a bordo di una triremi greca, combatteva contro un grosso serpente marino arancione.

Insomma: era la tipica giornata al campo.

Eppure io non mi sentivo tornata alla normalità. Mi bastava dare uno sguardo alla mia mano, ancora fasciata, che la brutta realtà mi crollava addosso.

Non potevo nemmeno passare dai figli di Apollo o da Chirone per farmelo controllare, siccome avrebbero fatto troppe domande e io non avrei voluto rispondere.

L'unica cosa che mi metteva su di morale era la mancanza del Signor D nel campo. Dato che era andato da certi vecchi amici per assicurarsi che stessero dalla nostra parte nel momento di guerra (che ormai sembrava fin troppo vicina), era almeno una settimana intera che non lo vedevo.

Sembrava di vivere un sogno.

C'era anche una novità: il campo aveva accolto un nuovo istruttore di scherma, proprio a causa dell'allontanamento di Dioniso. Era un uomo sulla cinquantina, con i capelli e la barba grigi e corti. Era in forma per la sua età. Sulla base del collo aveva un segno strano, una chiazza rossiccia simile a una voglia o a un tatuaggio. Si chiamava Quintus, ed era arrivato assieme ad un fottuto segugio infernale.

La mia attenzione venne attirata da uno scalpitio di zoccoli, provenienti dal mezzo della foresta.

In quel momento, ero appoggiata ad un albero, in attesa per l'udienza di Grover. Il Consiglio dei Satiri Anziani si sarebbe riunito per decidere la sua sorte - un po' ridicolo, no? Però io ero lì perché Grover me lo aveva chiesto, ci teneva.

Un gruppo di satiri sedeva in cerchio sull'erba. Grover era in piedi nel mezzo, al cospetto di tre satiri molto vecchi e molto grassi, accomodati su dei cespugli di rose potati a forma di trono.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀 𝐓𝐀𝐓𝐓𝐎𝐎,    percy jackson ² Where stories live. Discover now