Bisogno

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Pov Lil Jolie

"Angela" mi richiama con la sua voce flebile

Incontro finalmente il suo sguardo cercando invano di non perdermi.

Stavo combattendo contro me stessa da quando avevo capito che fosse lei ad essere entrata e non Gaia e più cercavo di tenere a bada il mio cuore più lui prendeva a battere all'impazzata.

Un attimo, basta un attimo per perdere tutte le certezze che hai, il rancore che provi per la persona che hai di fronte.

Basta uno sguardo, un paio di occhi azzurri che incontri per caso, uno dei pochi casi più inaspettati della mia vita.

Sembrano attimi eterni quelli che intercorrono tra le sue parole e i nostri sguardi.

"Mi devi scusare" dice abbassando lo sguardo.

"Ho sbagliato perché dovevo parlarti prima, dovevo spiegarti senza lasciarti fraintendere e non dovevo farti soffrire" continua.

"Cosa devi dirmi Valentina?" le chiedo fredda.

"Quel giorno dopo avermi detto che Matteo mi influenzasse negativamente sono andata da lui per parlargli proprio di questo"

"Quindi? Non ho tempo da perdere Valentina" le dico scocciata.

"Ti prego fammi spiegare, sono giorni che cerco di parlarti e soltanto ora ho trovato il coraggio" mi prega quasi in un sussurro.

"Hai 5 minuti" le intimo.

"Mi basteranno"

"Sono andata da lui per dirgli che dovevamo allontanarci perché non aveva una cattiva influenza su di me, aveva bevuto un po' di più e spinto dall'alcool aveva cercati baciarmi, ho provato a respinderlo la prima volta, ma la seconda è riuscito a baciarmi" sputa tutto d'un fiato.

"Cioè che hai visto è stato frutto del secondo tentativo che purtroppo è riuscito, mi dispiace se ti ho fatta soffrire, mi dispiace perché..." si blocca come se stesse per ammettere qualcosa ma non fosse sicura di dirmelo oppure no.

"Perché cosa Valentina?" la invito a continuare.

Continua a guardarmi, come se cercasse di nascondere qualcosa.

"Parla Valentina, hai altri 2 minuti"

"Ho letto quella lettera che avevi sotto al cuscino, mi sono appoggiata sul tuo letto e mi è capitata sotto mano, non ho potuto fare a meno di leggerla"

"Tu cosa?" esclamo

Era entrata come un ladro piccoli pezzi di me.

"Ho letto ciò che hai scritto e mi dispiace, mi dispiace di averti fatta male, di averti fatta sentire insicura, ma io provo qualcosa per te, davvero e ti giuro che non ti ho mai presa in giro"

In quel momento mi stava aprendo il suo cuore, senza filtri, senza nascondersi.

"Perché non me lo hai detto prima?
Perché hai aspettato che mi facessi ancora più male con i tuoi silenzi e la tua distanza?" dico scuotendo la testa.

Quei silenzi mi avevano fatto male, essere messa da parte così senza la possibilità di capire ciò che stava succedendo realmente tra noi.

"Entri in camera, leggi le mie cose,
cose personali che non ti appartengono minimamente, non dopo il modo in cui hai deciso di affrontare tutto questo"

Il tono della mia voce si è alzato, posso notare nei suoi occhi paura e rassegnazione, ma come potevo far finta di niente.

"Mi sono sentita una stupida per tutto questo tempo, ho sotterrato i miei sentimenti per non farmi ancora del male e ora arrivi qui dopo tre settimane a dirmi questo"

Seduzione e Mentalità  -  Lil JolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora