CAPITOLO 14

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Macarena

Mi sto specchiando in camera mia mentre mi aggiusto i capelli mossi. Ho scelto un vestito semplice, al ginocchio, che mi fascia le curve sottolineando la vita e scende morbido. Niente di impegnativo ma l'effetto è quello desiderato.

Mia madre, sdraiata sul mio letto, tiene in mano un libro ma sono convinta che non stia leggendo nemmeno una riga e di tanto in tanto sento il suo sguardo curioso sul mio corpo. I nostri occhi si incontrano nel riflesso dello specchio e mi volto con espressione innocente "È solo una birra innocente tra colleghe"

"Mh-hm.." si limita a dire ma la sua faccia è tutto un programma. Sembra l'unica a sapere come andrà la serata.

"Niente di che.." continuo a ribadire il concetto che è solo un'uscita tranquilla, tra due vecchie amiche, che serve per pianare alcune divergenze e certi dissapori.

"E chi ha detto niente?!" Esclama lei sulla difensiva mentre nasconde un sorriso scaltro.

Quella donna non me la racconta giusta.

Sto per ribattere quando entra Ben nella stanza e resta folgorato dalla mia figura prima di esclamare "Ma come sei bella, mamma! Hai un appuntamento??"

Sorrido scuotendo leggermente la testa "No tesoro..."

Mia mamma lo prende a sé mentre lui gattona sul mio letto e si sdraiano per guardarmi "No nipotino mio.. vedi? ..la mamma ora lo chiama birra innocente tra colleghe"

Spalanco lo sguardo di colpo mentre Ben scoppia a ridere "Mamma!!"

Lei si alza ridacchiando e mi accarezza una spalla mentre mi sussurra "Stai molto bene, la lascerai senza parole.."

"Tu dici?" Domando io spontaneamente scoprendo così che in fondo è esattamente quello che voglio.

Mi fa l'occhiolino "Oh sì.. fai pure tardi, ci penso io a questo birbante ficcanaso!!"

Bussano alla porta e Ben sembra il più entusiasta di tutti mentre il sto letteralmente morendo d'ansia "È arrivata Zulema!" Corre di là e poi ritorna da me con uno sguardo tutto emozionato "Oh mamma.. com'è bella.."

Io e Ruby ci affacciamo di nascosto per non farci vedere spiare ed eccola lì, in veranda. Un paio di pantaloni e un golfino, scarpe semplici. Un leggero trucco esalta lo sguardo allungato. I capelli perfettamente dritti lunghi leggermente oltre le spalle.

Io sono spaventosamente innegabilmente attratta da quella semplice bellezza.

Dieci anni cercando di voltare pagina per poi scoprire che sono sempre allo stesso punto.

Devo averlo scritto in faccia perché mia madre alterna lo sguardo tra di noi per poi esclamare "Innocente birra tra colleghe un corno!"

Ignoro il commento sapendo che non ho molto da controbattere "Ci vediamo dopo.. ciao tesoro" bacio mio figlio ed esco. I nostri sguardi si incatenano, si esplorano, come per memorizzare ogni più piccolo dettaglio dell'altra.

Io la guardo e onestamente tutto quello che penso è che è bellissima. Non fica. Non gnocca. Bellissima. E lo penso con tutto il mio stramaledetto cuore "Zulema.."

"Sei bellissima" risponde lei sorridendo.

Abbasso lo sguardo arrossendo come una bambina imbarazzata "Anche tu.."

Lei si avvicina e da dietro la schiena scopro teneva una rosa rossa stupenda "Questa è per te"

La prendo in mano con un sorriso smagliante "Ti sei ricordata che le adoro?" Domanda retorica che non ha bisogno di una risposta. La verità è che amo questo fiore in particolare su tutti gli altri. Delicato ma spinoso, profumato e pungente, cuore buono ma corazza dura. Sono io.

EL HILO ROJO Where stories live. Discover now