I.

193 14 4
                                    

"Briannah" disse la psicologa, che fu squadrata male ed ignorata dalla ragazza

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"Briannah" disse la psicologa, che fu squadrata male ed ignorata dalla ragazza. La psicologa, fissando attentamente Brownie, chiede con gentilezza: "Quanti anni hai, Brownie?" Brownie, rispondendo solo al suo soprannome, mormora: "Venti".

La psicologa, incuriosita, le chiede della sua infanzia, e Brownie, con sguardo distante, svela frammenti di dolore: "I miei nonni mi maltrattavano. Sono finita in diverse case famiglia, ma ora sono emancipata." La stanza si riempie del peso del suo passato.

Percependo la delicatezza del momento, cerca di stabilire un legame empatico: "Capisco che hai attraversato molto. Come ti senti riguardo a tutto questo?" Brownie, ancora distante, sussurra: "È la mia vita. Non ho scelta."

La psicologa, con gentilezza, continua a scavare nel suo passato, cercando di comprendere meglio: "Ci sono particolari momenti che vorresti condividere o elaborare di più?"

Brownie, fissando il vuoto, titubante, rivela qualche dettaglio doloroso, mostrando la vulnerabilità nascosta dietro il nome da stripper. La psicologa continua ad ascoltare, cercando di guidare Brownie verso la guarigione emotiva.

La psicologa, nonostante la resistenza iniziale, perseverò nell'ascolto empatico. "Capisco che possa essere difficile parlare di tutto questo, Brownie. Forse possiamo lavorare insieme per trovare modi per affrontare il passato e costruire un futuro più luminoso."

Brownie, inizialmente restia, abbassò leggermente lo sguardo, rivelando una fessura nella corazza che aveva costruito attorno a sé. "Non so se c'è un futuro migliore per me," sussurrò.

La psicologa, senza giudizio, rispose con gentilezza: "È normale sentirsi così, ma credo che tu abbia molta forza dentro di te. Possiamo lavorare insieme per esplorare opzioni e risorse che potrebbero aiutarti a trovare un senso di benessere."

La conversazione, permeata di emozioni contrastanti, continuò, aprendo la porta a una possibile trasformazione nella vita di Brownie.

La psicologa, cercando di comprendere meglio la prospettiva di Brownie sulla sua vita da stripper, chiese con sensibilità: "Posso chiederti come hai deciso di intraprendere questa strada?"

Brownie, mostrando un lieve sorriso nostalgico, ammise: "Ero stanca di sentirmi impotente. Nella vita notturna, mi sentivo padrona della situazione. Amavo ballare, esibirmi, e guadagnare soldi mi dava un senso di controllo che non avevo mai avuto."

La psicologa, senza giudicare, continuò: "La vita notturna ti ha dato un senso di potere e autonomia. Cosa provi quando sei sul palco?"

Brownie, riflettendo, disse: "Mi sento viva. Ogni movimento è un atto di liberazione. E poi... i soldi, il lusso, tutto ciò che viene con questo mondo, mi faceva dimenticare il passato doloroso."

Psiche {Rafael Leão.}Where stories live. Discover now