Capitolo 10- Three, the perfect number

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Eccolooooo il nostro Spider 🕷 🕸️

vi dico solo che questo è il pov del nostro Michael, leggetelo con attenzione mi raccomando e fatemi sapere nei commenti come vi sembra e se siete d'accordo.

Ps: c'è una scena spicy, quindi se non siete interessati andate avanti :D

Buona lettura!

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Michael

Una volta al mese.

Dovevo andare lì soltanto una volta al mese per dieci fottuti giorni.

Non avevo scampo, ma dovevo sopravvivere. Ci riuscivo sempre. Eppure, appena abbandonai la casa dei Fit, la voce della ragazzina riprese a torturarmi per tutto il viaggio.

"Stai attento" mi aveva detto. Si preoccupava per me?

Era piombata a Mountfells da quasi un mese e dal suo arrivo ero mancato due volte. La prima volta a inizio mese dato che a settembre lui non mi aveva chiamato.

E poi mi aveva riconvocato l'altro giorno perché aveva bisogno di me ed era di nuovo nei guai fino al collo.

Strinsi i denti per non impazzire ancora di più.

Mi trovavo sul treno per andare a New York e non avevo intenzione di accendere il cellulare. Sapevo che mi aveva mandato una infinità di messaggi, eppure, ci stavo andando.

Mi stavo recando da lui.

Questa situazione sarebbe cambiata presto o mi sarei infilato in un labirinto senza via d'uscita?

Quando il treno frenò, brividi mi percorsero la pelle e mi strinsi nel giubbotto.

Ero arrivato ed il viaggio era stato davvero penoso perché avevo pensato per tutto il tempo. I pensieri negativi non mi avevano lasciato scampo.

Appena scesi dal mezzo, il freddo mi colpì in pieno volto e il naso si congelò come se mi trovassi al polo nord.

Dannazione.

A New York si congelava, c'era veramente freddo così mi coprii per bene.

Dopo aver recuperato la valigia dal bagagliaio mi diressi al noleggio macchine.

New York la conoscevo abbastanza, era come se fosse la mia seconda casa proprio perché mi muovevo specialmente in macchina e quando Tatyana mi aveva detto che proveniva da qui, mi si era contorto lo stomaco e da una parte avrei tanto voluto sapere di più su di lei, ma mi sono contenuto.

Io non facevo mai amicizia con le ragazze, le portavo a letto e basta. L'unica ragazza con cui a volte avevo una conversazione decente era Daphne, la sorella di Dylan. Neanche con Lavanda parlavo di altro perché era abbastanza ridicola a volte e infantile. E poi preferivo stare per i fatti miei ed evitare di creare relazioni...

Odiavo i legami sentimentali e mio padre ne era un esempio lampante.

Sin da bambino tradiva la mamma e sin da quando avevo memoria mi aveva sempre ripetuto di non legarmi a nessuna ragazza e che l'amore faceva solamente schifo. Ero nato con questo concetto e non riuscivo a cambiarlo.

La mamma aveva provato a farmi credere il contrario nonostante stesse ancora con papà per via degli affari, ma non aveva ottenuto nessun miglioramento da parte mia.

Non avevo mai portato nessuna ragazza a casa anche perché mio padre era capace pure di scoparsela.

Che gran bastardo!

Unattached - Senza LegamiWo Geschichten leben. Entdecke jetzt