Capitolo 12

150 28 0
                                    


Jaxen alzò l'archetto dalle corde del suo violino dopo aver finito di suonare e osservò sul suo pc lo spartito che aveva appena finito e il leggero sorriso che aveva sulle labbra gli scomparve del tutto. Riusciva a sorridere solo quando suonava ma una volta finito di farlo si sentiva nuovamente distrutto. Era passato ormai un anno da quando era stato preso in giro da Nathaniel il giorno della valutazione ma ancora non riusciva a farsi scivolare di dosso quello che era successo.

Jaxen in realtà aveva anche provato a vendere il violino che aveva tra le mani perché non ne voleva più sapere della musica dopo quello che era successo ma sua madre l'aveva fatto desistere e non l'avrebbe mai ringraziata abbastanza. Ci aveva messo due mesi ma poi aveva finalmente capito che suonare non lo faceva stare male ma l'esatto contrario. Era si una felicità provvisoria e non duratura perché sapeva di aver del tutto perso l'opportunità di fare della musica il suo lavoro dopo essere stato buttato fuori dal conservatorio ma lui stava bene con la musica.

E aveva preso a suonare ogni qual volta si sentiva giù o anche quando sua madre o sua sorella avevano voglia di sentirlo suonare e non si era mai tirato indietro. Aveva anche iniziato a studiare qualche brano da solo, imparandoli anche, solo che si sentiva sempre insicuro quando li suonava davanti a qualcuno perché non aveva più la conferma dal professor Carter che stana andando bene. Si buttava letteralmente nel vuoto quando iniziava a suonare un brano completamente nuovo.

-quello era bello- Jaxen voltò lo sguardo per osserva in direzione di Maya che si era appoggiata allo stipite della porta della sua camera con le braccia incrociate -certo la musica classica ha il suo fascino fatta al violino ma io amo di più queste melodie-

-questo perché non hai orecchio Maya- le disse Jaxen alzando gli occhi al cielo -come la maggior parte della gente-

-non tutti hanno gli stessi gusti, e poi se non ti piace questa musica perché non stavi suonando qualche brano classico?- sbuffò la castana entrando definitivamente nella camera del fratello buttandosi anche a peso morto su quello che era il letto del ragazzo.

-stavo provando una cosa nel caso io venga preso-

-preso per cosa?- Maya si alzò di scatto dal letto del fratello scrutandolo attentamente -avevi detto di aver smesso con il conservatorio-

-con quello si ma visto che mi piace ancora suonare vorrei sfruttare quello che ho imparato per non far si che sia solo tempo perso. C'è un gruppo che cerca un violinista e ho scritto loro-

-wow, e se ti prendono cosa dovresti fare?- Maya continuava a fare domande sempre più curiosa di capire cosa stesse pensando di fare suo fratello dopo il diploma anche perché il ragazzo aveva messo nero su bianco con lei e loro madre che non sarebbe andato al college.

-suonare a matrimoni o comunque a cerimonie varie su chiamata- rispose sinceramente Jaxen posando il violino con delicatezza sulla scrivania e voltandosi verso la sorella minore -ma non vi avevo detto niente perché non è detto che io venga preso e non voglio che mamma inizi a farsi castelli in aria. Quando mi sono iscritto al conservatorio e ha visto come stavo andando era partita subito dicendo che avrei fatto carriera e guarda dove sono-

-si ma quella non è stata colpa tua!- protestò Maya -hai detto che ti hanno fregato il pezzo e tu lo hai scoperto solo il giorno della valutazione altrimenti credo proprio che mamma avrebbe avuto ragione- Jaxen alle parole della sorella annuì leggermente conscio che la ragazza avesse in parte ragione e si passò una mano tra i capelli.

-perché sei entrata qui? Hai bisogno di una mano con i compiti?-

-li ho finiti- Maya alzò le spalle -non posso voler dar fastidio a mio fratello?-

-davvero è solo per questo Maya?-

-okay forse è perché mi serve che tu mi copra questa sera con la mamma- sbuffò la castana -sai vorrei andare alla festa organizzata da uno dei miei compagni di classe ma lo sai anche tu che mi dirà di no come l'ultima volta-

-ti dice di no perché sei troppo piccola-

-andiamo Jaxen ho quattordici anni non dieci!- protestò Maya incrociando le braccia al petto e mettendo su il broncio che di solito funzionava alla grande con il fratello quando voleva qualcosa.

-se mi prometti che non berrai nulla di alcolico e che soprattutto non ti avvicinerai a persone che palesemente stanno consumando droga ti copro- disse alla fine Jaxen che sapeva di non poter resistere troppo a quello sguardo.

-ehi non sono così irresponsabile, tornerò qui sobrissima-

-ti vengo a prendere io- la corresse Jaxen con i suoi occhi verdi che avevano preso una sfumatura grigia per via della poca luce presente nella camera.

-non sono una bambina-

-o ti vengo a prendere io o non ti copro con mamma- continuò serissimo il castano e alla fine Maya si trovò a sbuffare nuovamente.

-va bene, ma non prima di mezzanotte, anzi ti mando io un messaggio quando voglio tornare a casa-

-bene, ringrazia anche che mamma abbia il turno di notte- sospirò Jaxen -e che non torna prima delle sei-

-aspetta ha il turno di notte al locale?- domandò confusissima Maya -ma non c'è adesso!-

-è andata a fare la spesa e lo ha anche detto Maya ma probabilmente non la stavi ascoltando realmente come tuo solito- alzò gli occhi al cielo Jaxen -vedi di non metterti qualcosa di troppo corto per questa sera va bene? Ti lascio andare solo perché so che sono esperienze che devi fare per socializzare con gli altri ma non voglio che tu rischi troppo-

-perché se lo sai tu non hai amici? Anzi credo che tu in cinque anni non ci sia mai andato a una festa del genere- disse serissima Maya.

-perché non mi interessano realmente queste cose e poi gli amici non mi servono, sto benissimo da solo- chiuse li il discorso Jaxen riprendendo il suo violino e suonare nuovamente lo spartito che aveva difronte.

Violin Symphonyحيث تعيش القصص. اكتشف الآن