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Ciao!! Questa storia è nata da un'idea che ho avuto un paio di settimane fa e che si è realizzata grazie a Nef-ertiti ❤️ lei ha scritto questi capitoli meravigliosi e io ho aggiunto dei disegnini (se non lo avete ancora fatto recuperate tutte le sue storielle!!) la ringrazio anche qui <3.

Vi lascio le indicazioni, buona lettura 🫶🏻🔥
Tw: smut + fan art smut :)

Vi lascio le indicazioni, buona lettura 🫶🏻🔥Tw: smut + fan art smut :)

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«Ancora qua stai?»

Manuel aprì la porta della camera - quella che da più di tre anni era diventata la loro camera - e vide Simone piegato in avanti con la testa sui libri di statistica. Alzò gli occhi al cielo poggiandosi con una mano alla cornice della porta e sbuffò. Manco lo aveva sentito.

«Simò!» lo chiamò nuovamente vedendo il suo ragazzo sobbalzare e girarsi verso di lui con gli occhi pieni di rabbia. «Ma ti sembra il modo di entrare in camera della gente? Sto studiando, Manuel! E tu lo sai.»

Il moro incrociò le braccia al petto e entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. «Prima cosa: questa ormai è anche camera mia e ci posso entrare quando cazzo voglio. Seconda cosa: io so bene che stai a studia', Simò, lo stai a fa da prima de natale pe sta cazzo de sessione! Quello che sfugge a te è che ce stanno i nostri amici che ce aspettano de sotto pe mangia' na pizza.»

Gli occhi grandi di Simone lo colpirono in pieno. All'inizio vide solo un grande vuoto e, subito dopo, vennero riempiti da qualcosa che sembrava tanto... tristezza. «Devo studiare, Manu.» sussurrò prima di girarsi nuovamente verso i libri come a chiudere la conversazione.

Ma Manuel non aveva proprio intenzione di lasciar stare quella volta.

«Simo - disse dolcemente poggiando una mano sulla sua spalla e flettendo le ginocchia fino ad arrivare con il volto allo stesso livello del suo - te stai a fa n'mazzo tanto pe sti esami. Nun stai manco a prende due secondi de respiro, nun te stacchi mai da sta scrivania e quando te ce stacchi hai comunque i libri e gli appunti in mano e gli occhi puntati su di essi.»

Il corvino sospirò chiudendo gli occhi, «Lo so ma-»
«Ma niente, Simò! Sei bravissimo, sei già il primo del corso e abbiamo iniziato l'università da poco più de sei mesi - Manuel sorrise e gli prese le mani con le sue per poi lasciare dei piccoli baci sulle nocche facendo nascere un piccolo sorriso sulle sue labbra - Penso tu possa staccarte dai libri pe tre ore. Così riposi anche un po' la testa e-»

Simone si irrigidì e tirò via le mani dalle sue, «Allora non capisci! Non posso fallire questo esame, Manuel! rimarrei indietro, avrei poi il doppio da studiare tra due mesi e il mio piano andrebbe a puttane e... e.. - strinse gli occhi scuotendo poi la testa - non posso e basta! Io non ti dico che dovresti studiare, anche se dovresti. Quindi tu non dire a me quanto e come dovrei studiare.»

be my valentineWhere stories live. Discover now