voucher 5

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Gli occhi stanchi e annoiati di Simone erano da ormai ore su quel libro di analisi matematica I. Così tante ore che si era spostato almeno quattro volte tra il divano, il letto, la scrivania e - addirittura - il tappeto nuovo che aveva comprato con Manuel.

Si era messo a sedere e steso in mille maniere cercando disperatamente una posizione comoda e ora, a fine giornata, l'aveva finalmente trovata. Era steso sul letto a pancia in giù, le mani a reggere la testa, i gomiti sul materasso e in mezzo a essi il libro di analisi dove i suoi occhi erano puntati da ore.

Simone sbuffò passandosi una mano sul volto prima di girare pagina e riprendere a ripassare. Lesse l'argomento e, chiudendo gli occhi, iniziò a ripetere a bassa voce concentrandosi su ciò che si ricordava della materia.

Era così concentrato che non si accorse del peso che fece abbassare il materasso ai lati del suo corpo e del ragazzo che si era messo sopra di lui - a meno fino a quando non sentì quel profumo familiare e il respiro di Manuel non si infranse sul retro del suo collo.

Simone accennò un sorriso stanco, «Sto studiando Manu

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Simone accennò un sorriso stanco, «Sto studiando Manu.» disse appena sentì le labbra del suo ragazzo poggiarsi suo collo. «Lo so. Ero venuto a vedere come stavi - un sospiro seguito da un bacio sul collo e una leggera spinta con la testa fecero sorridere Simone - Sei uscito di qua solo per andare in bagno, non ti vedo da stamattina.»

Una smorfia nacque sul volto del corvino, «Devo ripassare per l'esame di domani. Voglio essere perfetto e-»

«Lo sei. Perfetto, intento. Sai più cose tu del professore Simò e so sicuro che domani l'esame andrà benissimo.» Una mano di Manuel gli circondò il fianco infilandosi sotto la maglietta a maniche corte.

«Questo è l'ultimo esame della sessione estiva e non voglio fallire o prendere un voto basso rovinandomi la media. Sarei costretto a ripeterlo a settembre e ho faticato così tanto in questi mesi per essere libero di godermi l'estate insieme a te!»

Manuel sospirò poggiando la testa sulla spalla del ragazzo sotto di lui che, girandosi verso di lui, incontrò i suoi occhi scuri un po' preoccupati che lo riportarono a mesi prima quando, a febbraio, Manuel gli aveva fatto capire che stava esagerando con lo studio.

«Non è come a inizio anno, lo giuro! È solo per oggi, solo perché l'esame è domani e sento di non sapere niente e-» Gli occhi color ambra di Simone si scontrarono e si fusero con quegli occhi scuri che amava tanto, «Non voglio che ti stanchi troppo, tutto qui. Sono sicuro che sai ogni cosa a memoria e continuare ad affaticare il tuo bellissimo cervello servirà solo a danneggiare la tua memoria.»

Simone arricciò il naso contrariato prima di ricevere un bacio sulla guancia e un altro sul collo. «Ho bisogno di ripassare! Poi ormai è tardi per uscire o fare altro.» borbottò lui tornando con gli occhi sul libro.

«Beh... - Manuel passò la lingua sulle labbra per inumidirle - potremmo usare l'ultimo voucher che ci è rimasto da San Valentino.» Gli occhi di Simone scattarono verso il comodino alla sua destra dove, poggiato sopra da ormai settimane, c'era l'ultimo voucher ancora inutilizzato.

be my valentineWhere stories live. Discover now