voucher 4

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Il rumore della porta principale della casa che si apriva e si richiudeva seguita da uno sbuffo fu ciò che fece affacciare Anita all'ingresso della villa. Con la testa che faceva capolino dal salotto, la donna osservò Simone, ancora vestito con la tuta da allenamento e il borsone sulla spalla, camminare stanco verso le scale.

«Ciao tesoro! - lo salutò lei attirando l'attenzione del ragazzo che si fermò a metà scale e alzò lo sguardo verso di lei - Appena hai finito di farti la doccia puoi scendere che ti devo dire una cosa?»

Simone la salutò per poi guardarla con sguardo confuso, «Va bene.» disse poi stanco e sentendo i suoi muscoli doloranti tremare per il peso del borsone mentre le gambe non sapevano proprio come lo avrebbero portato in camera.

Si trascinò nella stanza al piano di sopra lasciando finalmente il peso del borsone in un angolo della stanza e, senza aspettare un secondo di più, si avviò in bagno sperando che l'acqua calda alleviasse i dolori che sentiva in tutto il corpo e cancellasse quel terribile allenamento che lo aveva praticamente messo k.o.

Quando uscì dalla doccia, con i muscoli leggermente più rilassati e i lividi che si stavano scurendo sempre di più, tornò verso la camera frizionandosi i capelli con un asciugamano e notando solo in quel momento che c'era qualcosa di sbagliato.
Manuel non c'era.

Simone spalancò gli occhi appena entrò in camera e la trovò di nuovo vuota. Aggrottò la fronte guardandosi intorno per poi, non potendo scendere in quello stato, aprire l'armadio e prendere le prime cose che gli capitarono sotto mano - i pantaloni di una tuta grigi e una felpa nera che quasi sicuramente apparteneva a Manuel.

Si vestì in fretta e, appena fece per uscire dalla camera, notò qualcosa al centro della sua scrivania. Si avvicinò vedendo il blocchetto di voucher di San Valentino, che gli aveva regalato il suo ragazzo quasi due settimane prima, aperto e con un voucher strappato ma lasciato in bella vista subito sotto il blocchetto.

Luce dei miei occhi

Simone sorrise scuotendo la testa e, prendendo il pezzo di carta, uscì dalla camera per raggiungere il piano di sotto

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Simone sorrise scuotendo la testa e, prendendo il pezzo di carta, uscì dalla camera per raggiungere il piano di sotto. Appena arrivò in salotto trovò Anita che lo aspettava sul divano e che lo accolse con un sorriso. Prima ancora che il ragazzo potesse chiedere dove fosse Manuel, la donna lo guardò con occhi dolci e fece un cenno con la testa verso il fuori della villa, «Ti sta aspettando nella casetta in piscina.»

Sorridendo schioccò un bacio sulla guancia della donna e, cercando di ignorare i dolori e la stanchezza del suo corpo, si affrettò a raggiungere Manuel.

La luce fuori dalla casetta era accesa ma, al suo interno, sembrava essere quasi completamente buio. Aprì la porta lentamente, «Manu?» chiamò affacciandosi pensando che Anita avesse sbagliato a dirgli il luogo per poi rimanere a bocca aperta appena vide in terra coperte e cuscini e decine di candele sparse per la casetta.

be my valentineWhere stories live. Discover now