capitolo ventinove: Just Our Rules

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Finalmente siamo fuori dall'aereo.

Ne ho sempre avuto una paura, l'ansia di precipitare. Durante il viaggio ho tenuto la mano stretta a Hyunjin, infilzando le unghie nel dorso di essa, lasciandogli dei graffi.

Ora, come per prendersi la rivincita, usa la mia spalla come un cuscino e dorme beatamente, mentre il furgoncino continua a sfrecciare fra le strade affollate per arrivare al nostro hotel.

Il concerto si terrà domani. È il mio primo concerto che faccio con tutti i ragazzi e ho molta paura di sbagliare qualcosa.
"Sbagliando si impara" mi ha ripetuto Changbin.

Quando arriviamo a destinazione, l'auto si ferma davanti all'entrata dell'hotel.
Chan inizia a svegliare gli altri che, come Hyunjin, si erano addormentati.

Metto le mie cose nel piccolo zainetto, che ho portato insieme alle valigie, dopo aver svegliato il ragazzo che fino a poco fa dormiva sulla mia spalla. Si stropiccia gli occhi e si stiracchia, scendendo dall'auto dopo Felix e io imito il suo gesto.

La piccola folla di STAYs viene spostata gentilmente dai manager, i ragazzi passano davanti lasciandomi dietro. Saluto qualche ragazza che urla il mio nome a pieni polmoni, mentre entro nel grande hotel che ci ospiterà per questi tre giorni.

La porta viene chiusa alle nostre spalle, mentre Chan si occupa di fare il check-in e prendere le chiavi delle stanze.

<<Siamo al secondo piano, dalla camera 130 alla 134>> dice, osservando i numeri sulle chiavi.

Prendiamo l'ascensore e quando arriviamo al secondo piano, guardiamo sul cartello da che parte bisogna andare.

<<Scegliete con chi volete stare>> dice Minho, e tutti si affrettano a raggiungere il proprio compagno di stanza, formando così i gruppetti:
Chan e Jeongin;
Minho e Jisung;
Felix, Changbin e Seungmin.

<<T/s tu preferisci avere una stanza tua?>> chiede Seungmin.
<<No no, sto con Hyunjin>> affermo, gli altri annuiscono e Chan distribuisce le chiavi.

★★

<<Ottimo lavoro ragazzi. Siete stati bravissimi>> commenta Chan. Col fiatone raggiungo il divanetto in pelle e bevo a grandi sorsi l'acqua dalla mia bottiglietta.

Abbiamo scoperto che questo hotel ha una sala abbastanza grande che si è trasformata nella nostra sala prove personale, perciò ne abbiamo approfittato per provare le coreografie per il concerto di domani.

Hyunjin prende posto accanto a me, girando il suo telefono verso di me.
<<Ho trovato questo museo molto bello, che ne dici se ci facciamo una doccia e ci andiamo?>> propone.

<<Sai...mi servirebbe della distrazione da tutto questo. Quindi accetto volentieri>> annuisco, decisa della mia risposta e lascio la bottiglietta sul mobile.

<<Prenoto i biglietti allora>> mi lascia un bacio sulla fronte e cerca dei biglietti disponibili sul sito del museo.

★★

<<H-hyunjin>> gemo, mentre il ragazzo continua a lasciare baci umidi sul mio collo.
<<Si, piccoletta?>> chiede, andando avanti con la sua tortura.

<<D-devo andare a fare la d-doccia>>
<<Può aspettare>> afferma, lasciando l'ennesimo succhiotto su quella che, una volta, era la pelle liscia del mio collo.

<<Hyunjin...>> ansimo, tirandogli piccole ciocche dei capelli.
<<Non mi fai cambiare idea così>> risponde, scendendo verso la clavicola.

𝙅𝙪𝙨𝙩 𝙊𝙪𝙧 𝙍𝙪𝙡𝙚𝙨 || 𝘩𝘺𝘶𝘯𝘫𝘪𝘯 𝘹𝘙𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora