❛ hai una stella preferita? ❜
❛ sei tu la mia stella preferita ❜
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percy jackson and the olympians - book series
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book two out of three
Nessuno di noi moriva dalla voglia di mettersi in viaggio quella sera, perciò decidemmo di aspettare il mattino.
Percy e Grover crollarono sui divani di pelle del salotto di Gerione, una sistemazione molto più comoda dei sacchi a pelo nel Labirinto.
Io e Annabeth eravamo salite al piano di sopra e ci eravamo chiuse in una stanza con un letto matrimoniale, dove poi avevamo dormito assieme.
Ci infilammo entrambe sotto il copriletto steso sopra al materasso, purtroppo ancora vestite come lo eravamo da quando eravamo partite. Erano i momenti come quelli in cui rimpiangevo i pigiami.
«Credi sul serio che Dedalo non ci darà una mano?» mi chiese in un sussurro Annabeth.
Mi misi sul fianco verso di lei e la guardai, mentre si accarezzava distrattamente i ricci biondi.
«Non lo so, Betty» ammisi «Immagino che ci toccherà scoprirlo»
«Non voglio che questa impresa fallisca per colpa mia» sospirò.
«Beh, se fallirà non dipenderà da te» risposi «La stai conducendo bene, Annabeth. Non farti paranoie»
«È che... forse non dovevano affidarla a me»
«Invece hanno preso la scelta migliore» la contraddissi «Io non saprei guidare nessuno nel Labirinto, nemmeno per sbaglio. E poi mi innervosirei in continuazione e finirei a prendere il muro a pugni».
Annabeth rise, mettendosi anche lei sul fianco verso di me. Ci fissammo negli occhi, un incontro fra marrone nocciola e grigio tempesta.
«Cos'é successo fra te e Percy?» mi chiese poi, alzando e abbassando le sopracciglia.
Sentii subito le guance scaldarsi dovetti interrompere il contatto visivo, troppo imbarazzata.
«Nulla di che...» risposi in modo vago.
«No, non ci credo» scosse la testa Annabeth «Lo vedo da come vi guardate. Anche solo da come ti guarda lui»
«Ok, potrebbe essere successo qualcosa...» ammisi infine.
