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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter fifteen ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙛𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤 𝙨𝙪𝙤𝙘𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙎𝙞𝙡𝙚𝙣𝙖

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter fifteen ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙛𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤 𝙨𝙪𝙤𝙘𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙎𝙞𝙡𝙚𝙣𝙖

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𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

Pensavo che avessimo perso le tracce del ragno, finché Tyson non udì un ticchettio acuto in lontananza.

Svoltammo a qualche curva, tornammo indietro un paio di volte e alla fine trovammo il piccolo automa che picchiava la testolina contro una porta di metallo. La porta somigliava a un boccaporto dei vecchi sottomarini: era ovale, con i bordi rivettati e si apriva con una maniglia a ruota. Sull'architrave c'era una grande targa d'ottone ossidata dagli anni, con la lettera greca eta nel mezzo.

Ci guardammo.

«Pronti a incontrare Efesto?» chiese Grover con un certo nervosismo.

«No» ammise Percy.

«Sì!» tuonò Tyson tutto contento, e ruotò la maniglia.

«Direi che non voglio incontrarlo e basta» commentai, sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Per chiarire, mi ero pentita quasi subito di essermi tagliata quella stupida frangetta; infatti ormai la stavo lasciando crescere, solo che i ciuffi davanti non erano ancora abbastanza lunghi e quindi mi davano sempre fastidio perché mi finivano in mezzo agli occhi. Certe volte pensavo davvero di radermi a zero.

Non appena la porta si aprì, il ragno zampettò subito dentro, seguito da Tyson.

Ci accodammo, anche se con meno entusiasmo.

La stanza era enorme. Sembrava il garage di un meccanico, con diversi montacarichi idraulici. Su alcuni erano poggiate delle macchine, ma altri sostenevano oggetti più strani: un ippogallo senza la testa equina e con un fascio di cavi al posto della coda piumata, un leone metallico che sembrava collegato a un caricabatterie e una biga da guerra fatta interamente di fiamme. Sparpagliati su dozzine di tavoli da lavoro c'erano dei progetti più piccoli, mentre le pareti erano tappezzate di attrezzi, i cui contorni erano stati tracciati sul muro. Nessuno però sembrava trovarsi al posto giusto. Il martello occupava quello del cacciavite, e la pistola sparapunti quello del seghetto.

Sotto il montacarichi più vicino, che sosteneva una Toyota Corolla del '98, sbucavano due gambe – la metà inferiore di un omaccione vestito con dei sudici pantaloni grigi e un paio di scarpe più grosse perfino di quelle di Tyson. Una gamba era imbracata in un apparecchio metallico.

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀 𝐓𝐀𝐓𝐓𝐎𝐎,    percy jackson ² Where stories live. Discover now