Capitolo XVII

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«Signorina vuole ascoltare la lezione?» Disse il professore di chimica fissandomi. Estenuante. Estenuante! Erano passati due anni eppure sembrava ancora tutto così noioso! Guardai fuori dalla finestra e alzai gli occhi al cielo. Steve e gli altri dovevano essere già usciti perché loro erano dell'ultimo anno e dovevano mettersi a studiare negli ultimi giorni. Era tutto cambiato, Steve era pronto per la sua carriera da cantante ma prima voleva finire il college e cercare una casa per noi due, Jen e Edward si erano messi insieme un anno e mezzo fa e Bradley aveva incominciato ad essere famoso in Alaska per i suoi tatuaggi favolosi. Ah, e io adesso avevo una grossa scritta nella spalla.

"CAN I BE YOUR ANGEL?" Avevo supplicato a Bradley di farmela un anno fa per il compleanno di Steve e lui aveva accettato incuriosito da che stronzata stavo facendo. Il risultato? Ho pianto per tutta la seduta ma almeno quando sono arrivata a casa e ho fatto vedere il tatuaggio a Steve le lacrime sono state ripagate. Era la prima canzone che mi aveva dedicato e non riuscivo mai a staccarmi da essa, addirittura la cantavo pure di notte, da quanto mi ha detto Steve.

L'estate mi stava uccidendo eppure vicino a Steve stavo da Dio, anche quando lo abbracciavo mentre c'erano quaranta gradi. Uscì dalla classe quando la campanella suonò e sollevai le braccia sapendo che il giorno successivo era sabato. Mi diressi a passo svelto verso la casa di Steve, entrai in casa accolta dai suoi compagni che mi salutarono come sempre. Mi avviai verso la camera di Steve e quando l'aprì lo trovai spaparanzato nel letto mentre scriveva qualcosa in dei fogli con la chitarra tra le gambe. Quando mi vide sorrise e lasciò tutto per baciarmi.

«Com'è andata la giornata?» Chiese.

«Diciamo che sto bene, ma vorrei uccidere i miei professori. Tu, invece?» Chiesi sedendomi vicino a lui mentre accordava le corde della chitarra.

«Sono uscito da un'ora da scuola e i professori hanno avvisato tutti quelli di quinta che dopo domani ci daranno gli attestati per finire questa benedetta scuola.» Affermò alzando lo sguardo verso di me e sorridendo.

«Ma bene, così vedrai se sei stato bocciato! Io spero che sia così.» Dissi ridendo. Steve mi prese e mi morsicò il naso dolcemente facendomi ridere sino alle lacrime.

«Ahi!» Dissi facendo la drammatica.

«Oh, scusa fragile signorina!» Affermò sorridendo divertito.

«Attento sai che la mattina sferro pugni da tutte le parti.» Smise di ridere e mi guardò quasi impaurito. «Oh, andiamo! Hai sul serio paura di me?!» Chiesi sbalordita.

«No, ma i tuoi pugni non sono così tanto delicati.» Affermò facendomi sentire fiera di me stessa.

«Grazie, le lezioni di karate mi hanno fatto bene.» Lui scosse la testa.

«Sei la solita.» Lo abbracciai ridacchiando e incominciai a giocare con i suoi meravigliosi capelli che erano più curati anche di quelli di Angelina Jolie. «Ma devo ammettere che quando ti metti a fare quelle mosse di karate sei veramente sexy.» Le sue mani tamburellarono il mio povero fondoschiena.

«Oh, lo so!» Gli baciai il nasino e poi lo guardai dritto negli occhi. «I tre dell'Ave Maria?» Chiesi parlando di Jen, Ed e Brad.

«Jen è andata a prendere delle cose al market e Ed l'ha accompagnata. Brad mi ha detto che sta facendo le solite lezioni 'come diventare tatuatore'.» Affermò.

«Quel ragazzo diventerà famosissimo in tutto il mondo.» Convinta guardai Steve che annuì felice.

«È un ragazzo fantastico, anche se ha passato di tutto. Dobbiamo fargli conoscere qualcuno.» Sussurrò facendo un sorrisetto furbo.

Hello, I'm queen of disaster! (COMPLETA)Where stories live. Discover now