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• 𝒐𝒄 for AryaDuvelder's 𝒂𝒑𝒑𝒍𝒚𝒇𝒊𝒄 " 𝕽IPPED 𝕻AGES " • 𝒘𝒐𝒓𝒅 𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 : 10406 • 𝒐𝒄 : 1/2 • 𝒇𝒐𝒏𝒕 : smallest sans serif • 𝒕𝒉𝒆𝒎𝒆 : white
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𝒔𝒕𝒂𝒓𝒓𝒚, 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒓𝒚 𝒏𝒊𝒈𝒉𝒕 paint your palette blue and grey look out on a summer's day with eyes that know the 𝒅𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔 in my 𝒔𝒐𝒖𝒍
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playing ...
𝐕𝐈𝐍𝐂𝐄𝐍𝐓 by 𝒅𝒐𝒏 𝒎𝒄𝒍𝒆𝒂𝒏
𝐅𝐎𝐔𝐑𝐓𝐇 𝐎𝐅 𝐉𝐔𝐋𝐘 by 𝒔𝒖𝒇𝒋𝒂𝒏 𝒔𝒕𝒆𝒗𝒆𝒏𝒔
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𝐧𝐨𝐦𝐞 : nicolas dominique 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐨𝐦𝐞 : seymour 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚' : french 𝐞𝐭𝐚' : twenty-two years old 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚' : bisexual demiromantic 𝐩𝐯 : alain delon
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── ( 𝐈 ) 𝐍𝐎𝐌𝐄 : 𝒏𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒔 𝒅𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊𝒒𝒖𝒆
La coppia litigava sempre, sempre, sempre. Dalla nascita della vergine Aurora, alla conclusione del giro del carro del Sole. Echeggiavano urla nei loro appartamenti, a volte la cattiveria si celava in dolci sussurri che accompagnavano i crepuscoli. Persino nei baci, quelli che contengono passione struggente e ti rompono il labbro, era nascosto un sentimento quasi paragonabile all'odio, al risentimento. Il loro non era un matrimonio felice, ma se sorridevano uno accanto all'altra apparivano perfetti, stabili, ed era questo l'importante. Un giorno, però, la giovane sposa si svegliò e vide che le lenzuola erano ancora candide. Così erano da settimane. Non avevano mai fatto l'amore, era più una questione di rancore. Si graffiavano i terghi e dovunque arrivassero abbandonavano noncuranti orme di mani e labbra. Non era amore, più rabbia, ma era stato abbastanza da concepire una creatura, da far battere un cuore. Le stelle brillavano nel cielo scuro, la loro luce adornava il bagliore della Luna. Erano le ore del silenzio, della pace. « Dormire con un quadro di Ingres dinanzi è un invito a chiamare nostro figlio come lui. Dominique, l'ho sempre adorato come nome. » disse la giovane donna, una mano che accarezzava la pancia che sempre di più cresceva, l'altra il volto del marito, dove la peluria da efebo stava diventando lentamente una barba da uomo. « Mi piace. Ma sai, un quadro di Poussin m'incanta nello stesso modo. Nicolas Dominique, cosa ne pensi? » replicò lui. « Dici che i nostri padri ci perdoneranno mai per non averlo chiamato come loro? » chiese lei, una risata leggera danzava nella stanza. « Forse no. Se nascesse una femmina, però, erediterebbe i nomi delle nostri madri. Credo che questo pensiero possa compensare la nostra scelta. » « Mh, sì. Concordo con te. » e questa volta rise anche l'uomo. Il perché di tale momento di spensieratezza? Be', era strano che i due condividessero la stessa opinione, un evento unico.
