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La pioggia picchietta sulla finestra della mia stanza. Osservo le gocce fare a gara per arrivare al proprio traguardo. Proprio come quando ero bambina. Ricordo le maratone che inventavo con mia madre, quando le brutte giornate mi buttavano giù lei sapeva sempre come farmi tornare il sorriso. Sapeva sempre trovare il buono anche dove non c'era, trasformandolo in qualcosa di favoloso.
Ci sono due cose che amo della pioggia. Il profumo di erba bagnata, e il rumore dei tuoni. Loro mi ricordano casa, il caminetto acceso e la luce di esso che illumina e riscalda la stanza
Ricordo...
Un tuono mi fece sussultare e corsi a nascondermi sotto la coperta. Mia madre stava leggendo un libro davanti al caminetto, alzò lo sguardo verso di me e sorrise
Madre: I tuoni ti spaventano vero?
annuii spaventata
Madre: Ho un'idea per farti passare questa paura, e vedrai che cominceranno a piacerti, devi solo farteli amici!
Mi prese per mano e mi portò davanti alla finestra
M: ma qui si sentono più forti...
Prese un cuscino e due penne
Madre: non importa May, i batteristi quando suonano hanno lo strumento davanti a loro eppure la musica si sente per tutta la sala. È solo questione di abitudine.
Si sedette a gambe incrociate e mise il cuscino davanti a lei
Madre: fa finta di dover aspettare il segnale del musicista, conta fino a 3 e poi colpisci il tamburo che in questo caso è il cuscino
Mi indicò il lampo fuori dalla finestra e già mi stavo tappando le orecchie. Mi sorrise dolcemente e mi tolse le mani dai timpani
Madre: fidati di me
Cominciò a contare....
1...
2...
3..
Colpí il cuscino appena arrivò il tuono
Madre: Hai visto? non è successo niente, il cuscino ha catturato il suono ed è diventato un tamburo
Risi divertita, non ci avevo mai pensato!
M: Posso provare???
Mia madre sorrise e mi passò le penne.
Guardai il lampo contai fino a tre e BAM!
Risi divertita per poi batterle il cinque. Ormai i tuoni non mi mettevano più timore, potevo trasformarli in musica!
