Capitolo Uno

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Snowlyn

Did you get enough love,

my little girl, why do you cry?

FMM.

Freddo.

E' questo che percepisco sotto ai miei piedi non appena mi sveglio, ed è così strano... mi ero addormentata, anche se non mi sono mai sentita più sveglia di così.

Qualcosa non va però.

Sotto di me sento qualcosa di duro e gelido a contatto con i miei piedi, coperti solo da dei calzini con su disegnati i fiocchi di neve.

Si potrebbe pensare che sono una persona alquanto strana, sì, è vero, sono nata in piena estate, eppure continuo a portare con me sempre qualcosa che abbia a che fare con l'inverno.

La mia stagione preferita.

Adoro girovagare per Amsterdam quando arriva il periodo natalizio, è una delle cose che farei tutti i giorni, se solo l'inverno durasse trecentosessantacinque giorni.

Ciò non toglie quanto io mi senta a mio agio a portare l'inverno con me anche quando fanno quaranta gradi all'ombra.

Ma ora ho improvvisamente freddo.

Arriccio le dita dei piedi e stringo tra loro le cosce coperte poco e niente dal pantaloncino che indosso per dormire, e ciò di solito è un bene perché d'estate fa così caldo che se potessi dormirei nuda. Sì, forse è vero, dormire con i pantaloncini di quando avevo sedici anni ora che ne ho diciotto è un po' strano, ma ehi! I pantaloncini mi calzano ancora a pennello.

Okay forse le mie forme si sono un po' ritrovate col passare degli anni, ma non importa, tanto non mi deve vedere nessuno.

Sopra invece indosso la mia splendida maglia larga con su disegnato un pupazzo di neve e una casa innevata... me l'aveva regalata mia mamma un anno fa.

Mugolo qualcosa in cenno di dissenso mentre con ancora gli occhi chiusi mi costringo mentalmente ad aprirli, solo per cercare la coperta e coprirmi di nuovo.

Evidentemente mia mamma non ha poi così tanto torto quando dice che mi muovo come una pazza di notte, chissà se è vero che parlo pure...ù

Apro gli occhi.

Mi alzo di scatto.

Dove sono finita? Dov'è il mio letto? E le finestre che alle cinque del mattino sono già illuminate dai raggi del sole che sta sorgendo?

Dove mi trovo?

Sotto di me non c'è un letto, sotto di me c'è un tappeto, un tappeto nero con simboli e tratti verde scuro.

Ma un momento... in casa mia non esistono tappeti simili.

Mi stropiccio gli occhi con una mano per svegliare le pupille che a quanto pare ancora non connettono.

Ciò non è d'aiuto, affatto.

Mi guardo intorno e le parole mi muoiono in bocca... mentre mi alzo seguo dei rumori provenire da fuori e quando il mio sguardo si posa su una finestra alta almeno tre metri, mi rendo conto che fuori sta...

Nevicando.

Com'è possibile? Ma se solo qualche ora fa, alla mia festa dei diciotto anni i miei amici erano tutti vestiti in modo fresco perché le notti d'estate imprimono il sudore come ricordi.

Il petto inizia ad alzarsi e abbassarsi più rapidamente mentre mi muovo in quella che sembra essere una sala da pranzo. Non c'è nulla di illuminato qui dentro, l'unico bagliore ad accompagnare i miei passi è quello della luna che filtra attraverso le finestre mentre la neve continua a scendere a valangate.

Midnights MemoriesWhere stories live. Discover now