11.

74 11 0
                                    

Lyn's Pov

La sveglia che suona sul comodino mi fa capire che devo alzarmi, non che dormissi, ma sbuffo comunque al rumore. Dopo la festa a sorpresa sono rimasta praticamente tutto il sabato con le ragazze e si era aggiunta anche Jes che si è scusata per non esserci stata e mi ha regalato degli orecchini a forma di teschio argentati.

Oggi è Lunedì, non è una gran giornata per tornare a scuola ma ci si adatta.. no? No. Finalmente non ho più la febbre e grazie alla crema che mi ha dato il coglione i lividi sono definitivamente spariti. Non ci ho più parlato dalla telefonata e non ho neanche più guardato i suoi messaggi, dubito anche sappia che sia passato il mio compleanno, in tutto ciò, ma non ho nessuna intenzione di aggiornarlo anche su quello visto che lo detesto.

Non che prima di quest'anno il mio compleanno mi sia mai piaciuto, ma quello che hanno fatto i ragazzi mi ha seriamente commosso ed ammetto che, una volta sola, qualche lacrima è scesa dalla felicità. Mi vesto alla svelta per filare in cucina a fare colazione, mamma stanotte non è tornata ma è una cosa di cui mi importa relativamente. Mangio al volo un toast con il burro di arachidi e le fragole, per poi finire effettivamente di prepararmi.

Quando arrivo a scuola, ormai già cambiata e dopo due sigarette nel tragitto, trovo gli altri sotto al mio vecchio solito albero che ormai è diventato nostro. Non dirò mai ad alta voce questo pensiero, ma mi piace avere qualcosa da non dover più definire solo mio. Vedo la moto di Bryan già parcheggiata e so che dovrò necessariamente incrociarlo a matematica ma per ora non voglio pensare a lui ed ai tre messaggi beatamente ignorati. 《Ciao criminale ormai diciannovenne.》sorride Kim con puro divertimento dipinto in faccia. 《ciao sociopatica.》 borbotto appoggiandomi al muretto, persino il braccio ora mi fa molto meno male di prima per fortuna, ogni tanto mi da delle fitte fastidiose ma finisce lì.

《Posso farti una domanda inopportuna?》domanda Holly con una smorfia, annuisco poco convinta e lei sospira 《Hai più parlato con Bryan?》 distolgo lo sguardo accendendo subito la sigaretta, parlare di lui mi da fastidio e mi da i nervi pensare che per un attimo qualcosa nella mia vita potesse andare cosi bene da trovare persino un amico nel giro a cui appoggiarmi in caso di disastri; ma evidentemente mi sbagliavo di grosso, oh certo che mi sbagliavo.

《no, e non voglio farlo.》 mormoro sincera, eppure qualcosa nello stomaco mi fa innervosire più del pensiero della sua faccia, quasi sapessi di non essere totalmente sincera a riguardo. 《ha fatto lo stronzo, ed io so esserlo di più.》 aggiungo leggermente irritata dal profumo che mi arriva addosso insieme all'aria tiepida di settembre. Ma seriamente? Davvero qualcuno con il suo profumo doveva arrivare ora? Che sfiga.

《che tu sia una gran stronza lo sappiamo, ma lui che ha fatto?》 chiede Jackson con sguardo curioso, dondolando sui piedi: tra lui e la sua gemella non so chi sia più iperattivo sinceramente. 《ha detto qualcosa di sbagliato che a lei non è andato giù e si sono ritrovati ad ignorarsi.》borbotta Kim annoiata, fumando la sua sigaretta con calma senza nemmeno guardare nella mia direzione. Bel modo di spiegare in sintesi, ma l'ha fatto sembrare una cazzata.

《grazie per aver detto che sostanzialmente è una stronzata.》 brotolo guardandola male, stringendo un pugno lungo il fianco per l'irritazione 《beh, criminale, lo è. Lui è stato stupido a dire ciò che ha detto e tu permalosa.》 cerca di farmi notare con un'occhiataccia, a quello sguardo mi blocco perchè qualcosa è familiare, ma dove mi sembra di aver già visto uno sguardo del genere? 《beh, poteva pensare prima di parlare.》 sbotto irritandomi ancora di più, ero partita quasi tranquilla, perché diavolo adesso mi deve per forza far girare i coglioni?

Worth fighting forWhere stories live. Discover now