Capitolo 1 Problemi negli anni 60

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Narratore Simon'60 

Sono passati 3 anni da quando è finita la guerra con mio padre ed ora vivo con il mio patrigno Dave Seville. 
Lo chiamo patrigno, perchè da quando mio padre ha divorziato con mia madre, si sta frequentando con Dave. 
Non che la cosa mi vada tanto a genio, dato che quando i chipmunks degli anni 80, hanno vissuto nel nostro tempo e noi nel loro, Dave ci ha etichettati come ''pazzi''. 
Ha persino chiamato un'esorcista, convinto che fossimo impossessati dal demonio, ma non ci voglio pensare...
Quel che so, è che adesso ha compreso e si è pentito. 
Inoltre, se mio padre è felice di stare con lui, anch'io sono felice. 
Perchè nonostante io lo odi, rimane pur sempre mio padre, a prescindere da ciò che ha fatto. 
Inoltre, si vede che ci tiene a me e mi vuole proteggere...
Poiché il vero motivo, per cui mi trovo a casa di Dave, è perchè ha paura che mia zia Shania possa rapirmi. 
Ebbene si! 
Mia zia sta cercando un genio da sfruttare, per non so quale folle motivo. 
Se dovesse venire a sapere dove vivo e che sono un genio con la sindrome di Asperger, sicuramente non ci penserebbe due volte a rapirmi. 
Perciò, non posso far altro che fidarmi di Dave e di mio padre, anche se li eviterei volentieri. 
Mi dispiace, ma anche se è mio padre non posso dimenticare...
Non posso dimenticare il dolore che ho provato, quando Alvin è morto...
Non lo dimenticherò mai...
Ciò che mi da la forza, è sapere che ora è vivo, anche se non so dove sia...
Mi manca così tanto...

Narratore: Alvin'60

Ero insieme alle chipettes, stavamo andando al centro commerciale, poiché dovevamo fare rifornitura di vestiti. 
Sbuffai mentalmente, non mi andava proprio, ma era l'unico modo che avevo per uscire di casa. 
Purtroppo, da quando sono morto davanti a mio zio, non posso far altro che nascondermi.
Così, pur di evitare che mi trovi, mi sono travestito da donna e sono diventato una chipette. 
Ora non sono più Alvin Beker, figlio di Ronald e Ginevra Beker, ma sono Megan Miller, ovvero la sorella minore di Brittany. 
Non che la cosa mi faccia piacere, ma infondo non è così male, almeno adesso ho una sorella. 
Inoltre, la signorina Miller si comporta come una mamma, non posso dire di non ricevere affetto. 
Tuttavia, mi mancano tantissimo i miei genitori...
Vivere con la consapevolezza, che tutto il mondo pensa che io sia morto, fa male...
Guardai in basso, ero molto triste, ma scrollai quei pensieri di dosso e tornai composto. 
Non posso lasciarmi abbattere, né ora né mai. 
Sospirai e guadai le chipettes, che stavano parlando tra di loro allegramente, ma il mio occhio di falco, si accorse subito che c'era qualcosa che non andava. 
Brittany era pensierosa, sembrava triste e non potevo sopportare di vederla così. 
Quindi mi avvicinai a lei, la presi per mano e le feci un sorriso di conforto. 
<<Che succede?>>
Le chiesi a bassa voce e Brittany ricambiò il sorriso, fingendo che fosse tutto apposto. 
<<Nulla, sto bene>>
Mi rispose, ma io non le credetti affatto. 
<<Sei sicura?>>
Insistetti, ma lei continuò a far finta di niente ed annuì come risposta. 
Perciò mi zittii subito, capendo che non me l'avrebbe detto ed interrompendo così le domande.
Tuttavia, non mi arrenderò così facilmente, sia mai!
Lei per me significa molto, ormai è mia sorella e non posso sopportare di vederla triste. 
Dovrò indagare...
La guardai un'altra volta, la vidi sorridente e mi scrollai il pensiero di dosso. 
Le parlerò più tardi...
Magari appena Jeanette ed Eleanor tornano a casa dai loro genitori. 

Narratrice: Brittany'60

Ho appena mentito ad Alvin, non è vero che sto bene, in realtà sto veramente molto male.
Mi sono innamorata profondamente, ma dubito che questa persona possa ricambiare. 
Infondo, so per certo, che non sono il suo tipo...
Sospirai mentalmente e guardai in basso, ma cercai di non farlo notare, non voglio che Alvin si insospettisca. 
Già lo vedo molto preoccupato e questo significa che mi riempirà di domande. 
Quindi, meglio fingere di stare bene e di essere spensierata. 
Infondo non dovrebbe essere difficile, sono in un centro commerciale!
Ma si!
Compriamo tutto!
Sorrisi al pensiero e corsi verso i vestiti, volendo comprare qualcosa di carino, ma soprattutto volevo distrarmi. 
Ma certo, è questo che devo fare!
Dimostrerò ad Alvin, ma soprattutto a me stessa, che io sono capace di far scorrere tutto!

Narratore: Alvin'60

Vidi Brittany così sorridente, ma allo stesso tempo così strana, si vedeva che stava un po' fingendo...
Non vuole soffrire e fa bene, però non può tenersi tutto dentro...
Non vedo l'ora di tornare a casa, ma intanto che sono qui, ne approfitto per comprarmi qualcosa anch'io. 
Infondo, anche se non mi interessa di essere una ragazza, posso almeno sforzarmi di essere carina. 
Così, iniziai a cercare dei vestiti graziosi, ma le chipettes continuavano a dirmi che ho dei pessimi gusti. 
Così sbuffai, leggermente offeso e mi lasciai aiutare da loro. 
Ok...
Devo ammettere che i vestiti che hanno scelto loro sono meglio di quelli che ho scelto io; ma diamine!
Non c'è competizione, loro sono femmine da 11 anni ed io solo da 3 anni, quindi che smettano di prendermi in giro!
Feci il broncio, ma poi scoppiai a ridere e loro fecero altrettanto. 
Arrivò il momento di salutarci ed abbracciai tutte le chipettes, per poi dirigermi verso casa insieme a Brittany. 
Non le dissi niente per tutto il tragitto, ma continuavo ad osservarla preoccupato. 
C'è qualcosa che non va...

Arrivati a casa, andai dritto dritto in camera mia a cambiarmi e poi corsi da Brittany. 
<<Britt?!>>
Bussai alla porta della sua stanza, ma poi mi immobilizzai all'istante. 
Lei, lei...
Stava piangendo...

Continua...

Ed eccoci qui, dopo 3 anni, a fare il sequel di Alvin un piccolo errore!😂
Infondo, era destino, sono anni che ascolto la musica pensando ai personaggi ed ho tante idee.
Tuttavia, bando alle ciance...

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando, se vi è piaciuto, lasciate un voto ed un commento.

Baci😘❤️;

La vostra Cat🐈🎶

Alvin- Un piccolo errore 2 (Alvon)Where stories live. Discover now