Capitolo 7

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Non aveva idea su cosa dire a Harry e Ron dopo l'incontro con la preside nel suo ufficio, non sapeva neanche come spiegarlo a se stessa, insomma Draco Malfoy un Veela in fase di trasformazione per cercare la sua compagna e lei che doveva tenerlo d'occhio perché non facesse del male a nessuna ragazza o ragazzo all'interno della scuola mantenendo la massima discrezione senza far capire niente a nessuno. Insomma una missione impossibile praticamente...le tornarono in mente le parole della Cooman, di come lei e Malfoy fossero legati, anime gemelle, ma immediatamente cancello quel pensiero dalla sua testa, non poteva essere lei la sua compagna, sarebbe stato uno scherzo di cattivo gusto da parte del destino stesso e sicuramente non avrebbe mai accettato di passare il resto della vita con lui. Eppure ricordava come la sera in cui era ubriaco sembrava seguire il suo profumo, quasi bramare di starle accanto e la richiesta di rimanere con lui quasi come se fosse un bisogno fisico. 

Gli occhi di Draco vagavano confusi all'interno della Sala Grande alla ricerca di qualcosa di totalmente sconosciuto ma allo stesso tempo così necessario per lui. Sentiva nell'aria uno strano odore, non capiva da dove veniva ma ne era estremamente attratto e nessuno intorno a lui sembrava farci caso. "Che diavolo è questo odore Blaise?" chiese all'amico senza staccare gli occhi dalla sala, sapeva perfettamente che qualsiasi cosa fosse a breve si sarebbe rivelata "Che odore Draco? A parte il bacon e Goyle nulla a questo tavolo puzza" disse Daphne osservando il biondo con interesse "Non è puzza Daph è...dolce, non so spiegartelo è nell'aria possibile che tu non lo senta? è talmente forte da aver ricoperto la sal-" i suoi occhi si dilatarono quando si voltò di scatto verso la porta di ingresso. Il trio delle meraviglie aveva fatto il suo ingresso e Draco si sentì pervadere da una sensazione di bruciore intenso, sentì le mani prudere e il profumo arsi sempre più intenso "Dra stai bene?" sussurrò Blaise dandogli un lieve colpo sul braccio il mondo si voltò di scatto verso il moro che sussultò leggermente "Dra che cazzo ti sta succedendo?" chiese vedendo le pupille estremamente dilatate del ragazzo, sembrava completamente perso nel suo mondo, la professoressa Cooman non aveva staccato gli occhi del giovane e sussurrò dal tavolo degli insegnanti "Sono destinati" facendo voltare la preside verso di lei con aria confusa. Hermione ignara di quanto successo prese posto al tavolo Grifondoro nel mezzo di Harry e Ron che ridevano per una battuta sul Quidditch che la giovane non aveva capito. "Avanti Herm era troppo divertente" continuò ridendo Ronald mentre la ragazza scuoteva il capo "Non per me Ron sinceramente" rispose prendendo qualcosa da mangiare "Questo è uno dei motivi per i quali ci siamo lasciati" sussurrò il rosso pensando che Hermione non lo sentisse.  La ragazza gli lanciò un'occhiataccia prima di spingere lontano da se il piatto con la colazione "Non mangi più?" chiese Harry avvicinandosi cauto a lei "Non ho fame, ci vediamo a lezione va bene?" chiese prima di alzarsi e andare via senza degnare nessuno di uno sguardo. Non appena varcò la soglia della Sala Grande Draco tornò in sé riprendendo a respirare normalmente "Dra penso tu debba andare in infermeria" sussurrò Daphne prendendogli la mano accarezzandogliela leggermente "Sei bollente e i tuoi occhi erano praticamente neri, penso ti stia venendo la febbre" la ragazza era visibilmente preoccupata dalle condizioni dell'amico, era successo tutto così velocemente, quasi come se fosse sovrannaturale la cosa. Il biondo aveva il viso leggermente colorato di rosso cosa decisamente strana visto il solito colore della carnagione pallida che contraddistingueva il giovane, le mani erano lievemente sudate cosa che non era mai successa a Draco il che rendeva il tutto più preoccupante e il colore dei suoi occhi faceva paura, così scuro e cupo da inglobare qualsiasi cosa, Daphne ci si poteva specchiare in quelle iridi scure. "Ha ragione lei Dra vai da Madama Chips" disse Blaise a sua volta posando una mano sulla spalla del biondo che senza dire niente annuì provando ad alzarsi però inciampò su se stesso ricadendo sulla panca del tavolo, Blaise e Theo lo presero al volo e senza troppe cerimonie lo aiutarono ad alzarsi per poi dirigersi direttamente in infermeria.

"Sta iniziando preside, non posso fare niente per il ragazzo. Deve completare la trasformazione ma non può farlo qui...possono vederlo" la voce dell'infermiera lo svegliò di colpo, la stanza con i letti bianchi pian piano diventava sempre più vivida, non riusciva a muoversi ogni muscolo del suo corpo bruciava come non mai, sembrava immerso nelle fiamme ma non poteva fare nulla, provò a lamentarsi o ad urlare ma neanche un suono uscì dalla sua bocca. "Lui non sa nulla, come dovremmo dirglielo?" chiese la professoressa Cooman animatamente cercando di mostrarsi calma fallendo miseramente. "La Signora Malfoy ha detto che la trasformazione avviene nei primi sei mesi dopo il diciottesimo compleanno, il ragazzo è quasi al termine magari ha solo l'influenza" sussurrò ancora Lumacorno cercando di rimanere lucido e di trovare soluzioni che non c'entrassero con la trasformazione del ragazzo "La sua schiena ha dei tagli freschi Minerva, è entrato nel primo stadio della trasformazione, non c'è altra spiegazione quelle sono le sue ali!" e l'attimo dopo Draco non riuscì a sentire più niente, svenne di nuovo immergendosi nel buio più profondo della sua mente.

Respirava appena correre così tanto li aveva decisamente affaticati. Non riusciva a vederla ma sapeva che era lì nascosta, la percepiva, ne sentiva l'odore e il battito feroce del cuore. Era lì, doveva solo trovarla. "Granger vieni fuori, sei ferita e non posso lasciarti così. Se tu muori io muoio ricordatelo" urlò spazientito guardando intorno. La Foresta Nera era troppo grande e pericolosa perché lei si facesse le passeggiate tranquille come se nulla fosse "Non è la mia scelta Granger! Salazar pensi che se avessi potuto avrei scelto te come la donna della mia vita? esci fuori cazzo! Non potrei mai farti del male nemmeno se lo volessi". Un ramo spezzato alle sue spalle lo fece voltare di scatto, la vide in piedi dietro dilli, i suoi folti capelli ricci le invadevano il viso leggermente sudato e la sua mano sanguinante tremava leggermente, gli occhi di Draco si dilatarono velocemente, l'odore del suo sangue e la vista di lei finalmente davanti a lui lo fecero calmare "Lo hai ucciso?" chiese guardandolo negli occhi con la rabbia che sembrava esplodere dietro i suoi occhi ambrati. "Ti ha messo le mani addosso Granger..." provò ad avvicinarsi ma lei indietreggiò "Hai ucciso Ron?" chiese di nuovo con gli occhi colmi di lacrime "Avrei voluto, no, non l'ho ucciso. Si trova in infermeria con gli altri della tua stupida banda Grifondoro- non riuscì a terminare il discorso, uno schiaffò lo colpì in viso facendolo voltare verso sinistra "Io glielo avrei detto, avevo bisogno di tempo! Tu non avevi il diritto di- "Di cosa Granger? Sei una cazzo di malattia per me lo capisci? Sono infetto ed è colpa tua. Se lui non ti avesse toccata in quel modo, se fosse stato al suo posto io non avrei mai reagito, il mio lato Veela non posso controllarlo lo sai bene" ora a pochi centimetri l'uno dall' altra stavano urlando tutto il rancore rimasto assopito, i due sentivano un miscuglio di emozioni e di sensazioni eppure non sapevano se quello fosse odio oppure se effettivamente fossero felici di essere vicini "Io ti disprezzo Draco Malfoy" il ragazzo fece un passo indietro ridendo lievemente "Peccato per te allora visto che passerai il resto della tua vita al mio fianco" "Parli come se fossi tua, ma non lo sono. Mordimi resta in vita e vattene per la tua strada! Non starò con te" disse la giovane asciugandosi il viso leggermente bagnato "Qui ti sbagli Granger, tu sei mia, non ti lascerò andare così facilmente"

Di colpo un dolore accecante gli fece sbarrare gli occhi, doveva alzarsi immediatamente da quel letto...

Don't worry Darling||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora