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La sua espressione diventa più glaciale di quella di prima e lo vedo stringere i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

-Va tutto bene,rilassati.-
Mi stringe tra le sue braccia e per la prima volta da quando ci siamo conosciuti il ribrezzo abbandona il mio corpo e mi sento veramente bene.

Dopo aver sfogato tutte le mie lacrime sulla sua maglietta,ormai bagnata,mi stacco da quello specie di abbraccio guardandolo con un po' di imbarazzo. Sarò ridicola in questo momento con gli occhi rossi e gonfi.

-Posso chiederti una cosa?- La mia voce esce molto roca per via del pianto e lui si limita a guardarmi e farmi un cenno con la testa.

-Puoi fare finta di non aver visto niente? Non vorrei che dopo mio padre ne venisse a conoscenza e se la prendesse con mio fratello.-

Mi lancia prima un'occhiata incazzata per poi prendere un grosso sospiro ed annuire.

-Allora...bhe...grazie. Io torno in camera mia. Tu devi andare,giusto? Ci vediamo!-

Scappo,letteralmente,in camera mia buttandomi,sempre a pancia in giù,sul letto.

Mi sono sentita troppo bene tra le sue braccia,fin troppo e questo non va bene.

Va decisamente male.

Andiamo dai,mi ha alzato le mani e mi ha trattata come un oggetto non posso sentirmi bene con lui,giusto?

Chiudo gli occhi per recuperare le ore di sonno perse e scordarmi di questi stupidi pensieri.

Intanto ho dimenticato il mio frullato. Che stupida.
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Mi sveglio nel tardo pomeriggio a causa delle forti urla che provengono dal piano di sotto,cosa diamine sta succedendo?
Apro la porta lentamente e percorro il breve corridoio che mi separa dalle scale e nascondendomi dietro al muro,riesco a riconoscere la voce dei miei genitori e a sentire mio padre che parla dell'urgenza di velocizzare un matrimonio e quando sento pronunciare il mio nome mi allarmo notevolmente. Non avranno intenzione di velocizzare il matrimonio fra me e Christopher,vero? Non lo sopporterei,già da un giorno all'altro mi sono ritrovata promessa sposa ad uno sconosciuto rude,scostumato,abominevole,maschilista e chi più ne ha più ne metta,non sopporterei di dover anticipare l'inizio della mia tortura. Non.Lo.Sopporterei.

Ho assolutamente bisogno di chiarimenti quindi mi siedo su un gradino e quando le urla cessano e sento la porta di casa sbattere,sicura che sia quell'uomo che mi ha messa al mondo,scendo lentamente le scale per trovare mia madre seduta sul divano con l'evidente segno della mano di "mio padre" sulla guancia.

Che uomo spregevole.

-Oh,tesoro ti serve qualcosa?-
Mi chiede mia madre cercando di nascondere il tremolio della voce,dovuto sicuramente alla precedente discussione avuta con suo marito.

-Si mamma,spiegazioni.-

𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Where stories live. Discover now