capitolo 26

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Aria's POV

La serata sembrava procedere abbastanza bene, di tanto in tanto sentivo il suo sguardo su di me ma cercai di non farci troppo caso, lui non meritava nessuna spiegazione da parte mia non potevo smettere di uscire per sempre, così continuai a chiacchierare con Chris, mentre Josh e Kate chiacchieravano amabilmente, di tanto in tanto parlavamo tutti e quattro insieme e per un po' lasciai fuori da quelle vetrate tutto il resto della mia vita.

Mi venne un tuffo al cuore quando quel profumo, che ormai conoscevo così bene, dolce, forte e piccante inebriò le mie narici. Per un secondo mi raggelai, finché non senti la mia sedia spostarsi ed il mio polso venne avvolto da una mano molto forte. Sembrava tutto così surreale.

Mi voltai di scatto, pronta a dirgli che non poteva comportarsi in questo modo, che era stato lui a smettere di parlarmi e che non poteva comportarsi così, non poteva aspettarsi che lo avrei aspettato per sempre, ma quando i miei occhi si incatenarono ai suoi non riuscii più a proferire parola, sembravo quasi una statua, immobile.

I nostri sguardi erano sempre più forti l'uno sull'altra, i nostri corpi sempre più vicini e il rumoroso locale che ci faceva da sfondo sembrava improvvisamente scomparso, sembravamo avvolti dal silenzio, non c'era più niente tranne noi.

Per un secondo venni pervasa dal pensiero che non potesse esserci niente di più bello, non c'era niente che volessi di più, un contatto così leggero ma così forte allo stesso tempo da riportarmi indietro in un solo momento.

Anche lui inizialmente sembrava intenzionato a dire qualcosa, ma quando cominciammo a guardarci neanche lui riuscì a dire niente.

Quel silenzio sembrò durare all'infinito, ormai erano un po' che non ci vedevamo ma guardarlo negli occhi mi fece sentire un bisogno così forte di tornare da lui da non riuscire neanche a spiegarlo, non riuscivo a mettere dello spazio tra di noi o a slegare il suo sguardo dal mio, sembravamo quasi due calamite, attratti l'uno dall'altra, non riuscivamo a staccarci.

Dopo qualche momento d'eternità, al quale non riuscivo ancora a rinunciare, il silenzio fu interrotto da voce nuova e per la prima volta mi venne voglia di dirgli di chiudere il becco.

"Ma che diavolo fai, amico" forse Chris cercava solo di difendermi, ma in quel momento volevo solo che non dicesse niente.

Will non proferì parola, rimase immobile, con gli occhi nei miei e per la prima volta fece esattamente la cosa giusta.

Pochi istanti dopo sentii il suo corpo allontanarsi dal mio e quando distolsi lo sguardo vidi la mano di Chris sulla spalla di Will. Per un momento ho temuto il peggio, ma Will si limitò a guardarlo in maniera così cattiva che se gli sguardi avessero potuto uccidere, Chris sarebbe già morto.

"Io e te dobbiamo parlare, adesso" sentire la sua voce dopo tutto quel tempo fece nascere in me dei brividi che si spostarono lungo tutta la mia schiena, ma presto quella scossa elettrica si tramutò in rabbia.

"Ormai è tardi, non ho più niente da dirti" sputai fuori, acida.

"Cinque minuti" disse soltanto, prendendomi per la vita e cercando di trascinarmi via, quando una mano si posò nuovamente sulla sua spalla.

"Lei non viene da nessuna parte con te" gli disse invece Chris, sembrava abbastanza infastidito da tutta quella situazione.

"Non metterti in mezzo a situazione che non conosci".

Ringraziai mentalmente Will per non aver risposto in maniera eccessivamente cattiva e per non aver averlo colpito, per far arrivare al termine quella situazione già abbastanza imbarazzante decisi di seguire Will fuori dal locale e concedergli i cinque minuti che mi aveva chiesto, o meglio, che aveva preteso.

testa o cuore?Where stories live. Discover now