Capitolo 3: Simon e Eleonora

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La luce del mattino filtrava attraverso le tende, colorando la sala da pranzo con una sfumatura dorata. Era una di quelle mattine tranquille, in cui il mondo sembrava ancora addormentato e il tempo si dilatava in un'eterna quiete. Seduti al tavolo, io e mia sorella Eleonora stavamo facendo colazione, circondari dal profumo del caffè appena fatto e dallo scampanellio delle posate sui nostri piatti.

Ma quella mattina, nonostante l'apparente tranquillità della scena, qualcosa era diverso. Lo percepivo nell'aria, una sottile energia che sussurrava di cambiamento. 

Mia sorella era assorta nella lettura di una rivista di moda, le pagine tra le sue mani si sfogliavano con una lentezza quasi sospesa. Il suo sguardo, solitamente vivace e curioso, sembrava perdersi in un mondo distante, come se la sua mente vagasse oltre le immagini patinate e i testi ricercati della rivista. Le sue labbra, solitamente animate da sorrisi contagiosi, erano ora leggermente serrate, mentre le linee del suo viso tradivano una tensione appena percettibile.

Era come se un'ombra si stendesse sopra di noi, preludio a un evento imminente, un brivido che correva lungo la mia schiena.

La mia preoccupazione cresceva a pari passo con la sua distrazione. Conoscevo Eleonora abbastanza da sapere che quando si immergeva in un silenzio così profondo, era perché stava elaborando qualcosa di più complesso di semplici pensieri superficiali. E la mia esperienza passata mi aveva insegnato che quei momenti di contemplazione spesso precedevano eventi che avrebbero potuto portare guai.

"Simon," disse Eleonora, interrompendo il silenzio con voce lievemente incerta, "hai impegni per la giornata?"

La sua domanda sembrò rompere un incantesimo, riportandomi bruscamente alla realtà. Mi voltai verso di lei, scrutando il suo viso in cerca di indizi su ciò che si nascondeva dietro quella semplice domanda. La tensione nell'aria si attenuò leggermente, sostituita da un senso di riconoscimento e familiarità.

"Non proprio," risposi sinceramente, cercando di trasmettere un senso di calma nonostante la mia crescente preoccupazione. "Perché?"

Eleonora abbassò lo sguardo, giocando nervosamente con un lembo della rivista tra le dita. "Oh, niente di particolare," disse con un sorriso che sembrava più forzato del solito. "Volevo solo sapere se magari potevamo passare del tempo insieme, fare qualcosa di diverso."

Avevo notato quel lampo di determinazione nei suoi occhi mentre mi chiedeva dei miei piani per la giornata. Non era una semplice domanda di routine, c'era qualcosa di più dietro le sue parole.

"Nelly," dissi con un sospiro, "so che stai tramando qualcosa."

Il suo sorriso si allargò, confermando le mie supposizioni. "Oh, fratellino, non so di cosa tu stia parlando," disse con una falsa innocenza, ma gli occhi castani scintillavano dietro quel suo gioco da attrice.

"Non ci provare neanche," ribattei, sollevando un sopracciglio. "Conosco quello sguardo, prevedo guai per tutti noi. Cosa stai combinando questa volta?"

La bionda abbassò la voce, come se temesse di essere ascoltata, nonostante fossimo soli nella stanza. "Stavo pensando che è giunto il momento che noi due andiamo a trovare nostro zio Rodrigo."

Zio Rodrigo. Il fratello di nostro padre, un ombra nel nostro passato famigliare. Le storia che circolavano su di lui erano oscure e piene di mistero, e l'idea che mia sorella volesse avventurarsi nel suo mondo mi riempiva di preoccupazione.

 "Perché?"

"Voglio chiedergli spiegazioni sulla partenza di Jason," confessò con voce ferma. "Ho bisogno di capire cosa è successo, perché è andato via senza una parola." 

Il ricordo di Jason e della sua improvvisa partenza risalì alla superficie della mia mente, riempiendomi di emozioni contrastanti. Eleonora era sempre stata molto legata a lui, e il suo desiderio di chiarire ciò che era successo era comprensibile.

"Eleonora," dissi dopo un momento di riflessione, "sei sicura di voler affrontare tutto questo? Lo zio Rodrigo non è esattamente il tipo di persona con cui vorrei vederti coinvolta."

Eleonora annuì con determinazione. "Lo so, Simon," disse con voce ferma, "ma devo farlo. Ho bisogno di risposte, e credo che lui possa darmele."

Accettai la sua decisione con un cenno di assenso.

Ma ero determinato ad essere al suo fianco, pronto a proteggerla e sostenerla in ogni modo possibile, perché i fratelli De Luna sono sempre uniti.


☽⭘☾


Il giorno successivo, Eleonora ed io ci preparavamo per affrontare il viaggio verso la casa dello zio Rodrigo.  Avevamo raccolto il coraggio e la determinazione necessari per affrontare ciò che ci aspettava, consapevoli che la strada che avevamo scelto di percorrere sarebbe stata piena di incognite e difficoltà.

Salimmo a bordo dell'auto e ci incamminammo lungo la strada che ci avrebbe condotto verso la casa dello zio Rodrigo. Il paesaggio che si srotolava oltre i finestrini era mutevole, con colline verdi che si estendevano all'infinito e un cielo vasto e aperto che sembrava promettere possibilità infinite.

Il viaggio trascorse in relativo silenzio, con pensieri tumultuosi che danzavano nelle nostre menti mentre ci avvicinavamo sempre di più alla nostra destinazione. Avevamo poche informazioni su quello che ci aspettava, ma il desiderio di trovare risposte era più forte di qualsiasi incertezza o paura che potessimo provare.

Finalmente, dopo un ora di viaggio, arrivammo alla casa dello zio Rodrigo. Era un'imponente dimora circondata da giardini lussureggianti e alberi secolari, che sembravano custodire gelosamente i segreti celati al loro interno.

Scendemmo dall'auto e ci avvicinammo alla porta d'ingresso con passo deciso ma incerto. La tensione nell'aria era palpabile, mentre ci preparavamo a fare i primi passi verso la verità che tanto desideravamo scoprire.

Bussammo alla porta e aspettammo con il fiato sospeso. Dopo un momento che sembrò un'eternità, la porta si aprì lentamente, rivelando lo zio Rodrigo dietro di essa. Il suo sguardo era enigmatico, come se sapesse che noi saremmo arrivati.

"Eleonora, Simon," disse con voce calma, "che piacere vedervi."

Ci invitò ad entrare con un gesto ospitale, e noi lo seguimmo con una mescolanza di emozioni che non riuscivamo a contenere. Eravamo pronti ad affrontare tutto ciò che ci aspettava, decisi a scoprire la verità che avrebbe cambiato per sempre il corso delle nostre vite.

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⏰ Last updated: Mar 25 ⏰

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Nuove possibilità- Le terrificanti avventure di SabrinaWhere stories live. Discover now