•Capitolo 23• Delusioni.

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                     Pov Rose:

Arrivammo alle piste per le gare dopo qualche minuto.
Non appena scesi dalla moto mi guardai intorno e non potei fare a meno di notare le facce poco raccomandabili che ci circondavano.
Proprio come la prima volta.
Mi sentivo troppo osservata e cinsi le braccia al petto per cercare di coprirmi.
Vidi Blake osservarmi con la coda dell'occhio,e dopo aver notato il mio gesto si sfilò il giubbotto di pelle per posarlo sulle mie spalle.
Non appena mi girai verso di lui aveva già cambiato direzione e stava osservando il gruppo di persone che si stava avvicinando a noi.
Era John con i suoi amici che lo seguivano perennemente ovunque e ovviamente con loro c'era anche Eric.
Ogni volta che i suoi occhi marroni,quasi neri,mi squadravano rabbrividivo.
Il solo pensiero di quello che avevo provato stando con lui mi faceva sentire ancora sbagliata.
John si avvicinò a Blake, talmente tanto da rimanere solo ad un palmo di distanza dal suo viso.
"Bene bene,hai fatto la scelta giusta Davis,e noto con gran piacere che c'è anche la biondina con noi."
Disse osservandomi mentre un ghigno  si divampò sulla sua faccia,era così inquietante da farmi raggelare il sangue nelle vene.
Poi riflettei sulla sua frase.
A cosa si riferiva? Di quale scelta stava parlando?
Blake intervenne subito,e vedendo i pugni serrati lungo i suoi fianchi potei capire che fosse molto nervoso.
"Cosa vuoi? Non ti basta il culo che ti ho fatto l'ultima volta?"
Il suo ghigno presto svanì,e Blake ne fu molto soddisfatto.
"Muoviti Davis,ti aspetto in pista."
Gli ringhiò ad un soffio dalla sua faccia per poi andarsene.
"Non capisco perché ti metti in questi guai."
Lui si girò nella mia direzione e  catturò il mio sguardo con i suoi occhi più freddi del solito,sembravano essersi oscurati e a quanto pare la causa di questo ero stata io.
"Non lo capisci proprio?"
Aprii le labbra ma non emisi nessun suono,non sapevo cosa dire.
Blake mi diede la spalla e poco dopo sparì nella folla per andarsi a preparare.
"Vieni Rose."
Jackson mi richiamò e mi affrettai a raggiungerli.
Questa volta le rampe erano molto più complicate e le curve si facevano sempre più strette.
Poco dopo però, Blake ci raggiunse con un sorriso raggiante,segno che avesse vinto.
Avevo capito che,anche se quelle fossero gare clandestine,per lui sfrecciare a tutta velocità e superare ostacoli di quel livello era quasi eccitante.
Anche se non voleva darlo a vedere,e sapesse che fosse sbagliato farlo,viveva per quello.
I suoi amici gli corsero incontro,felici quanto lui.
Però quando incrociò il mio sguardo si rabbuiò di nuovo.
Ero la causa del dolore che provava?
John ci raggiunse poco dopo,e non appena finito di accordarsi per la ricompensa c'è ne andammo subito.
Non aspettavo altro.
"Ci vediamo domani Blake."
Non appena raggiungemmo il parcheggio i due amici sfrecciarono a tutta velocità per andare a festeggiare la vittoria,ma Blake non era voluto andare con loro per questo decisi di parlargli,lo vedevo strano.
"Blake senti, possiamo parlare?"
Mi avvicinai a lui con cautela,mentre si spettinava i capelli chiari prima di posarci il casco.
Gli parlai timidamente avvicinandomi ancora di qualche passo.
Lui immediatamente indietreggiò andando a posare la schiena contro la moto,il che mi fece capire che non aveva nessuna voglia di parlarmi.
"Non dobbiamo parlare di nulla."
Distolse lo sguardo e riprese a riallacciarsi il casco senza degnarmi di una spiegazione.
"Se fai così non si sistemerà nulla..."
Provai ancora a parlargli ma nulla da fare,penso che in quel momento avrebbe preferito parlare con chiunque altro tranne che con me.
"Oh Rose,il mondo non è così semplice come tu credi o come i tuoi romanzi vogliono farti immaginare..."
Posò il casco sulla moto e si avvicinò a me lentamente.
Nel mentre però i miei occhi presero a luccicare.
"Tu non sai cos'è meglio o peggio per me,io non sono il protagonista da salvare,quelli come me non hanno più speranza."
A quelle parole però una scia di rabbia mi attraversò la mente.
Perché pensava in quel modo di lui? Credeva davvero di non potersi più meritare qualcosa di "bello"?
"Perché dici così? Tutti abbiamo bisogno di una seconda possibilità."
Lui sorrise beffardamente e piegò leggermente il collo per poter raggiungere il lobo del mio orecchio e sussurrarmi:
"Principessa,la vita mi ha già dato tantissime possibilità,ma le ho sprecate tutte."
Il suo tono divenne più dolce nei mie confronti quando incrociò i miei occhi lucidi.
Scostò una ciocca bionda,che mi era ricaduta davanti al viso,dietro al mio orecchio dolcemente e quando sentii il contatto delle sue dita fredde contro le mie guance rosee rabbrividii.
"Ora andiamo, per favore."
Non ebbi più il coraggio di dire nient'altro, perché sapevo che se l'avessi fatto sarei scoppiata a piangere.

Il compleanno di Joy era finalmente arrivato,e non vedevo l'ora di incontrarla per poterle fare gli auguri.
Ero arrivata a scuola qualche minuto prima che iniziassero le lezioni e potei notare con piacere che gli altri fossero già lì ad aspettarmi.
"Tanti auguri Joy!!"
Corsi verso la mia amica e non appena mi ritrovai difronte a lei le porsi il mio primo regalo: un bouquet di fiori colorati.
Non appena gli avevo visti mi avevano ricordato lei,della sua solarità e del suo carattere gioioso.
"Oh Rose, grazie!"
Mi abbracciò fortissimo.
Adoravo quei piccoli momenti,mi facevano scoppiare il cuore di felicità.
"Non sai quanto sono fortunata ad averti come amica."
"Anch'io posso dire lo stesso di te."
Mi ritenevo davvero la persona più fortunata del mondo ad aver trovato un'amica come lei,anche se la conoscevo da poco tempo,avevo intuito subito che sarebbe diventata così importante per me.

Le lezioni finirono subito, fortunatamente,non vedevo l'ora che arrivasse il momento della festa a sorpresa per Joy,e soprattutto non vedo l'ora di vederla felice.
Stavo rientrando a casa quando sentii il rombo di una moto raggiungermi.
Mi girai ma non ci volle molto a capire chi fosse.
Si accostò leggermente al marciapiede e rallentò cercando di stare al mio stesso passo.
"Vieni,ti dò un passaggio."
Dopo quella sera non avevamo più parlato e non vedevo come darmi un passaggio potesse riaggiustare qualcosa.
Anche se non sapevo cosa ci fosse esattamente da riaggiustare, visto che tra noi non c'era nulla.
"No grazie,vado a piedi."
Accelerai il passo,ma ovviamente Blake non demordeva.
Scese dalla moto e afferrò il polso costringendomi a voltarmi verso di lui.
Notai che aveva stranamente gli occhi leggermente lucidi.
"Ascolta,so che ho sbagliato a dirti quelle parole ma stare vicini ci porterà solo a farci del male."
Fece scivolare lentamente la sua mano dal mio polso fino a staccarsi del tutto da me.
"Tu mi hai costretta a venire con voi."
Mi riferii alla sera della gara. Ovviamente avevo capito cosa volesse intendere lui veramente,ma volevo capire fin quanto si sarebbe spinto a delimitare limiti che non avevano ragione di esistere.
"Pensi davvero che io l'abbia fatto per metterti nei guai?"
Rispose risentito.
Feci segno di diniego con la testa.
"Non intendevo questo."
Questa volta però fu lui a scappare da me.
Si allontanò subito e raggiunse la moto per andarsene.
"Facciamo finta che tra noi non sia mai successo nulla."
Quelle parole mi scombinarono qualcosa dentro di me e non potei fare a meno di rispondergli.
"D'altronde è quello che mi hai sempre chiesto dall'inizio."
Lo sguardo che mi rivolse mi fece capire che non avevo riflettuto abbastanza prima di rivolgergli quelle parole.
Aveva lo sguardo perso,ormai neanche lui stava ragionando più.
"Perfetto,se la pensi davvero così non abbiamo più nulla da dirci."
Detto questo indossò il casco e sparì sfrecciando a tutta velocità.

Spazio Autrice:
Buonasera!
Volevo innanzitutto scusarmi se questo capitolo sarà più corto rispetto agli altri,ma ci tenevo comunque ad aggiornare.
Riuscirò sicuramente ad essere più costante nei prossimi giorni e portarvi nuovi capitoli con moolte novità.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento.
Baci baci -Eddy 💗🫶🏼

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