18• Loo🄺 at you, 🄻ooking at 🄼🄴

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-Un giorno come un altro.

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

«Ciao piccola mia, è da tanto che non ci sentiamo»
«Ciao mamma»
«Tutto bene?»
Che domanda difficile, come dovrei rispondere realmente? Con la verità o una bugia bianca?

«Si, il solito» decido di mentire.
«Mary...» ma lei lo deduce subito.

Sbuffo e guardo il soffitto di cemento sopra alla mia testa, faccio un grosso sospiro.

«Tanti auguri tesoro!» la voce bassa ma squillante di mio padre mi giunge nitida dalla cornetta del telefono che tengo all'orecchio.
Ah, tra le altre cose è anche il mio compleanno.

«Ciao papà!»
«Cosa c'è che non va?» tante cose, vorrei rispondere.
«Niente»

«Rifaccio la domanda... cosa c'è che non va?» sorrido appena.

«Io... non ho superato il test» tolgo la cornetta per non sentire cosa potrebbero dirmi.

Quando ritrovo un po di coraggio la riposiziono sul mio orecchio e attendo il silenzio.

«Mary ci sei?» non rispondo.
«Può capitare a tutti, non essere così dura con te stessa.»

Le lacrime minacciano di uscirmi dagli occhi, ma sollevo nuovamente lo sguardo per scacciarle vai.
Mi impongo si non piangere.

«Tu non... e poi Max...»
«Piccola mia, è capitato anche a me di non aver superato dei test. Sono difficili e tengono in considerazione molti aspetti. Sei ancora giovane e ti sei iscritta da poco.»

«Si però... ero convinta che fosse andata bene. Mamma io... volevo rendevi fieri di me»
Dico con un filo di voce.

«Ma noi lo siamo, ovvio che lo siamo. Anche se sei una rompi scatole disordinata» sbuffo fingendomi irritata per l'ultima cosa che ha detto ma in realtà mi ha alleggerito il peso che avevo all'altezza dello stomaco.

«Quindi... che regalo mi hai fatto per il compleanno?» cerco di cambiare argomento, non voglio piangermi addosso.
Vorrà dire che la prossima volta mi impegnerò il doppia, anche il triplo se servirà.

« Dovresti riceverlo nei prossimi giorni, spero ti piaccia. E anche se non ti piace te lo fai andare bene lo stesso».

Le settimane sono volate, quando esco all'aria aperta sono costretta a coprirmi con il piumino leggero.
Anche se il cielo è limpido e sereno il vento freddo dell'autunno si fa sentire.
Siamo esattamente al 29 di ottobre, il giorno del mio compleanno. Non me ne ero scordata, solo che cerco di non pensarci perché mi tornano alla mente troppi ricordi dolorosi.
Sono stanca di provare questa sofferenza.

In questo ultimo periodo mi sono concentrata tanto su me stessa, ho studiato di più e esercitata molto.
Dopo quello che è successo con il generale Thorne ho preferito prendere le distanze e sto cercando in tutti i modi di evitarlo, e lui fortunatamente sta facendo lo stesso.

Mi sto dirigendo in mensa, dovrei incontrarmi con Angel e Esme per discutere della festa di Halloween che si terrà questo weekend.
Non che sia particolarmente entusiasta però sicuramente un po' di svago non mi farebbe male.

Quando arrivo al tavolo le trovo già posizionate e intente a discutere, con mia sorpresa c'è anche Chatrice seduta con loro.

Sbuffo e vorrei tornare sui miei passi ma poi ci ripenso e le raggiungo.
«Facciamo anche volontariato adesso?»
La mora si gira di scatto nella mia direzione fulminandomi.

яєвιятнWhere stories live. Discover now