Capitolo 1

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                              Axel

Oggi

Prima di essere portato qui dentro leggevo molto, anche se a primo impatto non sembrerebbe  che uno come me lo faccia.

Il genere narrativo che più detestavo era il rosa: quei libri iniziavano tutti nella stessa maniera, in modo così superficiale e noioso;solita ragazza con la vita perfetta che si innamora di uno psicotico con una bella macchina e che va male a scuola, il quale magari fuma e beve...Ma la ragazza è troppo "innamorata" per lasciarlo andare, e così si mettono insieme.

Non ho la minima voglia di esprimermi in merito, perché credo che non ci sia nemmeno motivo di farlo:libri così non insegnano un accidente.

Inutile fare i buonisti dicendo che se si ama una persona si è ciechi e non si notano i suoi difetti, perché prima o poi vi risucchierà nel suo vortice di problemi, che lo vogliate o meno.

Non vi ho nemmeno detto dove sono rinchiuso, ma sicuramente non vi interessa, e a me non fregherebbe un cazzo di  dirlo a voi, ma siccome questo libro deve continuare ...mi trovo in una struttura  di disintossicazione, un bellissimo e sontuoso luogo di pazzi.

Sono qui dentro da un anno, e se continuo a non voler seguire la terapia come tutti gli altri ci saranno sicuramente delle conseguenze:ma le accetterò, perché non ho la minima intenzione di intraprendere  degli incontri per pazzoidi.

L'unica nota positiva in tutto questo mare di merda, è che Tyler e Drake non sono finiti qui dentro, perché avendo già compiuto 18 anni l'anno scorso e non avendo avuto soldi a sufficienza per pagarsi la cauzione  sono finiti direttamente in carcere.

La struttura nella quale mi trovo è a  San Francisco, nel nord della California, e fa davvero schifo.

Anzi, schifo è piuttosto riduttivo.

Non dico di non meritare di stare qui dentro, perché nonostante le mie scelte fossero state influenzate da quelli che credevo fossero miei amici, io li avevo  seguiti e appoggiati;quindi la colpa ricadeva  automaticamente anche su di me.

Credo che la cosa più schifosa di questo schifoso posto siano i letti. Come cazzo si fa a dormire su queste pietre?

"Axel, posso entrare?" chiese una voce: era sicuramente Sam, il proprietario.

Non risposi nemmeno, non me ne fregava un cazzo di rispondergli né tantomeno vedere la sua faccia di merda.

La porta si aprì ed entrò, la richiuse con il piede e si avvicinò al mio "letto".

"Axel...non so più come spiegartelo, devi iniziare a seguire la terapia, che tu lo voglia o no" disse severamente Sam.

Quell'uomo non era mai stato uno stronzo con noi, forse perché gli facevamo pena, o magari perché se avesse iniziato non avrebbe più smesso.

Sapevo di non essere completamente a posto, lo intuivo da solo, ma se qualcuno mi avesse dato  del drogato o dello psicotico non mi sarei limitato a guardarlo male.

"Non me ne frega un cazzo della terapia, potete anche sbattermi in carcere a morire, non andrò a dei raduni del cazzo per pazzi o psicopatici, porca troia!" urlai queste parole; ero proprio incazzato e soprattutto  stufo di sentirmi ripetere di dover iniziare questa fottuta terapia.
.
"Io sicuramente oltre a ripetertelo non posso fare altro, ma ci saranno delle conseguenze, e avevi modo di evitarle" mi ripeté per la millesima volte Sam.

Ma è un cazzo di robot quest' uomo?
Quando si scaricano le batterie?

Prima di uscire, Sam mi informò di una cosa che mi fece incazzare ancora di più: mi serviva un sacco da boxe o avrei sfondato un muro.

"C'è qualcuno per te, i tuoi genitori ti aspettano nell'area visite" detto ciò sparì, chiudendo la porta dietro di sé.

Non vedevo i miei da quando un anno prima era avvenuto l'incidente con quel gruppo;non mi erano venuti a trovare o a parlare nemmeno una volta.

Il processo si era tenuto qualche mese dopo la "sparatoria" e Drake si era beccato 4 anni di carcere, mentre Tyler 2.

Alexis era stato dichiarato innocente, grazie alla mia testimonianza e a quella del moro del gruppo: inaspettatamente, anche io venni dichiarato non colpevole, grazie ad un buon avvocato e alla mancanza di prove.

Inoltre, i miei amici e i poliziotti non andavano "d'accordo" già da tempo.

Io ero molto più discreto di loro, per certe cose.

Non avevo affatto la voglia ma soprattutto la pazienza per vederli, ma decisi di alzarmi e darmi una sistemata, giusto per lanciare un'occhiataccia a entrambi e tornarmene nel mio buco.

Mi guardai allo specchio appeso alla parete, uno dei pochi mobili presenti nella mia stanza, e feci una breve analisi del mio aspetto: i capelli mori e ricci erano totalmente spettinati, sembravano aver preso la scossa, e sotto i miei occhi blu erano comparse delle occhiaie parecchio profonde.

Mi era sempre piaciuto il mio corpo, e nonostante fossi intrappolato qui dentro da un anno cercavo comunque di mantenermi in forma come potevo.

Uscii dalla mia stanza e mi incamminai per il corridoio, quando notai quel cazzone di Ethan fissarmi; ogni volta che lo vedevo anche solo di sfuggita  prontamente mi assaliva l'istinto omicida.

"Ma chi si rivede, il nostro Axel è uscito dalla tomba" disse ridendo, e io ero già abbastanza incazzato, prenderlo a pugni mi avrebbe solo fatto piacere.

Non uscivo molto dalla mia stanza, avevo sempre qualcosa da fare, come ad esempio fumare o leggere;e no, nonostante questo manicomio fosse munito di sorveglianza, trovavo sempre la maniera di non farmi cogliere in fragrante mentre fumavo o facevo il mio giretto notturno.

Oppure se ne accorgevano ma avevano  perso le speranze.

Scelta saggia.

"Se vuoi un occhio viola ti accontento, dammi solo qualche minuto" risposi sorridendo ironicamente, per poi continuare a camminare.

Le povere ragazze in quel posto, oltre a guardare i ragazzi passare non facevano altro, e quando uscivo io altroché se lo facevano. Ma la cosa non mi compiaceva affatto: da parecchio tempo a questa parte avevo cominciato a detestare gli sguardi degli altri su di me, mi facevano sentire sporco.

Le ignorai e continuai a camminare, finché non mi scontrai con qualcuno e persi la mia poca e rara pazienza.

Spazio autrice:
Eccoci qua! Non volevo far passare troppo tempo dall'uscita del prologo, e dato che ho già pronti diversi capitoli, cercherò di pubblicarli a brevi distanze.

Axel è quindi stato dichiarato innocente e i suoi amichetti sono finiti in carcere, ma di loro si parlerà ancora...e Alexis?

Avrete anche capito che non ha un buon rapporto con i suoi genitori, ma questo dipende solo dal fatto che non siano andati a trovarlo, oppure...?

Vi lascio un po' in attesa del secondo capitolo, bacetti🧘🖤

Ps: so che i primi capitoli saranno un po' corti, ma è appunto l'inizio della storia e devo organizzare alcune cose, perciò cercherò di renderli più lunghi andando avanti.

Rovi Di Lacrime( ROV Serie's VOL.1)Where stories live. Discover now