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mi svegliai in un letto non mio, e notai alla mia sinistra la presenza di Duccio, ancora addormentato. guardai l'orario e notai fosse mattina presto, ma io e una dormita continua non potevamo stare nella stessa frase.
mi alzai e andai in bagno, mi sciacquai il viso anche se sapevo che sarebbe significato non riuscire a prendere più sonno, ma non mi cambiava molto. tornai in stanza, dove ancora il rosso dormiva beatamente, stavolta girato sull'altro fianco, e quindi verso di me.
mi distesi e guardai il suo viso: aveva dei lineamenti così armoniosi, il naso a punta e le sue labbra sottili leggermente socchiuse lo facevano apparire come un bambino, non come un ragazzo di 20 anni e più qual era. mi incantai a guardare il viso di Duccio, che insieme ai suoi capelli ricciolini dal colore rosso bizzarro appariva come un angelo: era bellissimo.
mi maledissi subito dopo aver avuto quel pensiero, io con lui non avrei avuto nulla a che fare, o meglio, non avrei voluto avere nulla a che fare dal lato sentimentale perché sapevo come sarebbe andata a finire.
ma mi maledissi anche stavolta, non capivo perché pensavo di intraprendere una relazione con un ragazzo che neanche conoscevo fino in fondo, ma questo mio flusso di pensieri venne interrotto dal suo risveglio.
"buongiorno" mi disse con la voce ancora impastata dal sonno e strofinandosi gli occhi, sembrava ancora di più un bambino
"buongiorno pippi" pippi era il soprannome che un po' tutti gli davano, per cui me ne impossessai.
"mi stavi fissando" disse poi ridendo
"sei carino quando dormi, sembri un bambino" gli dissi sinceramente, ma sentendomi il viso andare a fuoco poco dopo.
"lo prendo come un complimento -ridette- come mai già sveglia?" mi chiese poi tirandosi su e poggiando anche lui la schiena nella testata del letto
"ho problemi a dormire -non so bene perché cominciai ad aprirmi con lui, probabilmente era la stanchezza- prendo pure degli ansiolitici alle volte e non solo per questo" lo guardai dopo aver rivelato il segreto che solo Aurora sapeva su di me
il ragazzo non ebbe alcuna reazione, mi si avvicinò e mi chiuse in un abbraccio, che in quel momento valeva più di qualsiasi altra cosa.
"magari dopo ci andiamo a prendere un gelato, che dici?" mi chiese con voce dolce, ma la voce di Duccio era difficile non avesse un tono dolce e melodioso in realtà.
annuii e sorrisi anche se lui non poteva vedermi, mi sentivo così capita da quel ragazzo, eppure non eravamo niente.
sentimmo bussare alla porta, mi alzai e aprii trovando la figura possente di Pietro, ancora con i suoi capelli biondi scompigliati, che con un sorriso ci augurò il buongiorno e ci invitò in cucina a fare colazione con i cornetti che Marco e Dario erano andati a prendere, essendo i più mattinieri del gruppo.
seguita dal rosso ci dirigemmo in cucina, dove trovammo tutti i ragazzi, mi diressi subito verso la mia migliore amica e le lasciai un bacio sulla fronte come facevo sempre per darle il buongiorno.
presi un cornetto alla nutella e mi sedetti tra la mia migliore amica e Duccio, poi guardai Jack che prendeva latte e cereali.
"abominio, metti prima i cereali del latte?" chiesi sconvolta e quasi schifata
"vedi! Serena ne capisce!" gli disse alzando la voce Andrea, a quanto pare era l'unico del gruppo che metteva prima il latte
"per le leggi della fisica prima vanno i cereali" cercò di spiegare Marco
"da laureata in fisica ci tengo a confutare questa tua affermazione dicendo che non ha il minimo senso mettere prima i cereali e poi il latte se una volta finiti i cereali li dovrai rimettere, non è armonica come cosa" conclusi dando un morso al mio cornetto
"e poi Serena prende il latte con il nesquik" disse Aurora ridendo come per prendermi in giro
"il sapore del latte normale fa veramente schifo" risposi io coprendomi con la mano libera la bocca piena
"io non faccio onestamente uso" disse Pietro alzando le spalle
"qua l'unico che capisce qualcosa è Andrea" dissi io con una faccia schifata
"ti va di uscire insieme?" mi chiese facendomi un occhiolino
"no" risposi secca provocando una risata nei ragazzi
"Serena ha gusti differenti, ma ha un guilty pleasure per i cantanti" Aurora si beccò una gomitata da parte mia
"la devi finire" le dissi quasi trattenendo una risata
"hai frequentato dei cantanti?" chiese curioso Dario
"uno psicologo" rispose la mia amica
"DEVI STARE ZITTA!" urlai stavolta facendomi partire una risata nervosa
"ti sei frequentata con Marco?" chiese Pietro spalancando la bocca
"Aurora cazzo devi stare zitta -dissi sbuffando- comunque si, ma cosa di pochi mesi, poi lui si è fidanzato e niente, ma siamo amici quindi non tirate fuori questo discorso per favore" cercai di spiegare velocemente per sfuggire a quel discorso
"vado fuori" dissi lanciando un'occhiataccia alla mia amica, sapeva quanto odiavo che tirasse fuori quel discorso, ma dentro di me sapevo non volesse farlo con l'intento di farmi del male.
"ecco chi ti ha spezzato il cuore" disse Jack raggiungendomi
"eh già" mi passai una mano tra i capelli e spostai lo sguardo verso di lui
"non l'hai ancora superata?" mi chiese sedendosi accanto a me e togliendosi i suoi occhiali da sole neri.
"l'ho superata, ma ci sono rimasta una merda e sono più restia nel fidarmi adesso" gli spiegai
sentivo di potermi fidare di Jacopo, era un ragazzo silenzioso ma simpatico, mi rivedevo molto nel suo carattere, era come un fratellino che ti fa i dispetti ma comunque vada c'è sempre per te.
"lo capisco, e capisco anche che ti ha dato fastidio il fatto che Aurora abbia tirato fuori questo discorso, ma devo farti una domanda"
"dimmi"
"com Duccio c'è qualcosa?"
scossi la testa
"stiamo prendendo confidenza sempre di più, e ammetto che mi piace la sua presenza"
"ma per colpa della situazione con Marco non riesci a lasciarti andare" finì quello che volevo dire, annuii solamente
il ragazzo prese un respiro e mi mise una mano sul braccio
"ti do la mia parola, Duccio è un bravo ragazzo, e a me sembra che sia abbastanza preso da te, ti raccomando solo di prenderti cura di te stessa, per il resto non avere paura di vivere nulla, in caso mi prenderò l'incarico di prendere a schiaffi io il rosso tinto"
lo ascoltai attenta, mi sentivo bene a parlare con lui, lo abbracciai e lo ringraziai, poi entrammo entrambi all'interno del bunker, dove trovai la mia migliore amica che mi prese per mano portandomi in disparte a testa bassa
"scusa, so che la situazione di Marco ti fa stare male, non dovevo tirarla fuori scherzando"
le alzai la testa con due dita sul mento
"stai tranquilla, è acqua passata" sorrisi
la ragazza mi abbracciò dal collo costringendomi ad abbassarmi leggermente alla sua altezza, anche se non ero tanto più alta di lei.
"c'è Duccio che ti cerca, sta in camera" mi disse la mia amica indicandomi il luogo citato poco prima da lei stessa, annuii e mi diressi verso la stanza.
"mi cercavi Du?" chiesi quasi sussurrando e chiudendo dietro di me la porta
"ti avevo promesso un gelato -disse sorridendo- se te la senti ti posso portare in un posto dove lo fanno buonissimo"
mi provocò un sorriso, e io annuii.
il ragazzo uscii dalla stanza per darmi modo di cambiarmi, poi uscii con i vestiti che ebbi messo il giorno prima ma erano puliti quindi non vi era problema.
"andiamo?" chiesi al rosso, che mi prese per mano e avvisò i ragazzi che stessimo andando, probabilmente gli aveva già detto dove ci stessimo dirigendo.
"come lo prendi il gelato?" mi chiese mettendosi al lato guida e mettendo in moto la macchina
"cioccolato e panna" dissi timidamente
"neanche i bambini" disse ridendo
"dai pippi!" mi lamentai
il ragazzo ridette e mi passò il telefono in modo da potermi farmi mettere la musica
"pippi ma quella canzone che fa tipo 'ho perso i miei ricordi' chi la canta?" chiesi canticchiando per fargli capire di che canzone stessi parlando
"io, si chiama 'i miei ricordi'" disse ridendo e guardandomi
"ah che figura di merda, ne ero tipo ossessionata un paio d'anni fa" gli spiegai mettendola
"lo prendo come un complimento"
dopo poco arrivammo di fronte alla gelateria di cui parlava il ragazzo, scese solo lui e portò un gelato per me e lui, che mangiammo direttamente comodi in macchina.
"com'è?" mi chiese guardandomi dopo aver preso un po' del suo gelato a fragola e pistacchio
"buonissimo, avevi ragione" dissi facendo un sorriso con la bocca chiusa
"hai un po' di panna sul naso" disse avvicinandosi e pulendomi con il dito il punto citato poco prima.
credo che quello fu il momento in cui più desiderai dargli un bacio, ma mi limitai a guardarlo probabilmente come una demente e a ringraziarlo.
"prossimamente io e i ragazzi faremo una festa al bunker per il release del nostro album, ovviamente tu e Rora siete invitate" mi disse poi sorridendo
"allora non prendo impegni" dissi ridendo facendomi seguire dal rosso davanti a me.
non appena finimmo il gelato il ragazzo si impegnò ad andarmi a lasciare a casa.
una volta sotto il condominio in cui abitavamo io e Aurora gli lasciai un bacio sulla guancia ringraziandolo e scesi salutandolo con la mano, poi chiusi il portone dietro di me notando che avesse aspettato che entrassi, e non l'aveva mai fatto nessuno.

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non mi convince
lo pubblico solo per rora (t amo)

spero vi piaccia la storia, già si cominciano a vedere le prime dinamiche

vvb
sere vostra!

nero mascara - piccoloOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz