Capitolo 3

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GRAYSON

«Stasera leggete i capitoli dal quindicesimo al ventesimo» ordina la professoressa Hilbert prima di terminare la lezione.

Torna alla sua scrivania e ci congeda.

Sconfitta, mi accascio sulla sedia e guardo il caos di appunti davanti a me.  La professoressa Hilbert ha sottolineato che ripeto fatti, definizioni ed esempi a memoria, ma quando li applico a discussioni nel mondo reale, il mio cervello va in cortocircuito.

Negli ultimi due test ho ottenuto risultati discreti, ma faccio davvero fatica ad applicare la teoria al mondo reale.  A mio avviso è difficile integrare i due aspetti del diritto, quello teorico e quello pratico. Perché se da un lato la legge è un fatto concreto, cambia ogni giorno man mano che vengono processati nuovi casi e sviluppate nuove difese.

Raccolgo e organizzo i miei appunti, poi li metto in una cartellina e li ripongo nella cartella. Mi attardo dietro al resto della classe finché non si svuota. Non voglio che sappiano che sto chiedendo aiuto. Non voglio che la gente pensi che sono debole e non tagliata per questo corso o per questa carriera.

«Professoressa Hilbert?» chiedo, avvicinandomi alla scrivania di mogano. I suoi capelli rossi, ricci e selvaggi, ondeggiano in tutte le direzioni e il suo rossetto è rosa. Sebbene sembri eccentrica, è una dura e conosce la legge più della maggior parte dei professori universitari. Ha lavorato per diversi anni come assistente del procuratore distrettuale di New York, dove ha esercitato la professione di diritto societario e di difesa. Ha studiato tutti gli aspetti del diritto e c'è un motivo per cui questo corso non è disponibile nella maggior parte delle scuole: l'università di Binsfeld è la migliore. Ciò significa che abbiamo i professori migliori.

I suoi occhi rimangono concentrati sulla scrivania mentre raccoglie il materiale di studio e lo ripone nella sua costosa borsa a tracolla di pelle. «Sì, Grayson» dice con nonchalance.

Cerco di trovare il coraggio di chiederle aiuto. Abbassare la guardia e rivelare parti di me che ho nascosto per anni. Non lo faccio mai, anche se questo significa migliorarmi. Ma non posso permettere ai miei demoni interiori di impedirmi di avere successo, quindi strappo il cerotto e compio un passo in avanti.

«Mi chiedevo se avesse qualche consiglio per lo studio o se conoscesse un buon tutor?». Le mie parole suonano affrettate e imbarazzanti.

Alza lo sguardo in modo che i suoi occhi nocciola siano puntati su di me. «Signorina Harrington, non stai andando male nella mia classe» dice, confusa.

Mi mordo l'interno della guancia. Non sono brava a chiedere aiuto. «Ma nemmeno così tanto bene» rispondo.

La sua bocca si irrigidisce mentre pondera le mie parole. «Okay» sospira, e sono sorpresa che abbia accettato così in fretta. «Conosco una studentessa che ha seguito questo corso l'anno scorso e ha ottenuto ottimi risultati. Posso contattarla».

Lo stupore mi riempie il cuore e trattengo il sorriso che vuole impadronirsi del mio viso. «Grazie mille» dico con gratitudine.

«Ma niente promesse. È all'ultimo anno ed è molto impegnata» mi avverte.

Annuisco. «Certo. Grazie» ripeto ancora grata.

Un sorriso le sfiora le labbra. «Non dire agli altri studenti che lo sto facendo» alza le sopracciglia e si mette la borsa di pelle in spalla.

«Non lo farò» le assicuro.

Fa una pausa e appoggia un fianco contro il lato della scrivania di legno. «Non ti mentirò, Grayson, rivedo molto di me stessa in te» commenta.

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⏰ Last updated: Apr 04 ⏰

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BURNING ROSEWhere stories live. Discover now