𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟕

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Mi fai mille domande,
ti metti pesante,
mi prendi il torso a morsi,
ti bagni ed esondi.
Anche se duro tre secondi
sembra di farlo da giorni,
mi disgusti quando vengo
ma mi manchi se non torni.
Tu hai solo quella faccia,
io invece ho mille volti,
fumo fino all'affanno,
bevo fino a confondermi.
Brucia la pellicola
ma il finale è immutabile,
l'occhio del regista è ineluttabile.
Neanche insieme
lo possiamo battere,
ora vattene,
metto al sicuro in tasca
un ultimo bacio volante,
il più importante.

(Il Filmografo, Kid Yugi)

🎬

Rebecca se ne stava su un lato della pista, a strizzare gli occhi per cercare di mettere a fuoco le persone.
Non vedeva la chioma bionda di Nicole, né quella riccia di Beatrice, né le treccine di Emily.
Le aveva perse nel tragitto per andare in bagno tutte insieme, perché quel posto era tanto affollato quanto piccolo. Come struttura le ricordava l'Andromeda, e non era affatto un complimento agli architetti del locale.

Avevano deciso di provare quella nuova discoteca, che si trovava circa a metà via tra Parma e Reggio. Era stata un'idea di Riccardo, Rebecca si annotò mentalmente di insultarlo non appena l'avrebbe rivisto.
Sbuffò, decidendo di proseguire verso la sua meta per conto proprio.

Magari sono già lì.

L'attraversamento della pista, per quanto relativamente breve, fu un incubo. Dopo svariati spintoni, piedi pestati e sconosciuti che le urlavano nelle orecchie, riuscì finalmente a raggiungere i bagni.
Le sue amiche non erano lì. In compenso, c'era una lunga fila davanti alla porta con sopra disegnata una sagoma femminile.
Rebecca sbuffò.

Tanto per cambiare.

Non solo doveva assolutamente espellere i due gin lemon che aveva bevuto, ma non le piaceva l'idea di starsene lì da sola.

Forse posso cercare i ragazzi...

Non ebbe il tempo di rifletterci ulteriormente sopra.
La porta dei bagni maschili si aprì di colpo, mancandole la faccia per un pelo.

"Ahia!" piagnucolò quella tenendosi la spalla che invece era stata colpita.

"Cazzo, ti ho preso contro?" rise una voce fin troppo familiare.

Rebecca lanciò un'occhiataccia a Edoardo che la guardava metà dispiaciuto, metà divertito e... Beh, molto andato.

"Tu cosa dici?" ribatté con una smorfia.

Era leggermente indisposta nei suoi confronti, perché da quando avevano guardato il Grinch insieme lui si era fatto sentire poco. L'ultima settimana era trascorsa in un relativo silenzio tra loro due, a parte qualche messaggio stupido e qualche chiacchiera se si erano incontrati in giro.

Rebecca si era fatto coraggio, gli aveva chiesto di uscire una sera. Lui le aveva detto di sì, ma si erano limitati a fumare e parlare di cose superficiali per una mezz'oretta.
Non era propriamente antipatico o freddo - faceva le solite battutine e i soliti sorrisini - ma le sembrava distante. Come se avesse tutt'altro per la testa, qualcosa su cui non aveva alcun potere e che poteva solo aspettare gli piombasse addosso.
Si erano baciati soltanto una volta, e le mani di lui - che di norma vagavano dappertutto - erano rimaste ferme sulla sua schiena.
Quando lei gli aveva chiesto se qualcosa non andasse, Edoardo aveva borbottato che gli allenamenti erano pesanti nell'ultimo periodo. Rebecca non sapeva se fosse la verità, ma immaginava di sì dato che un nuovo livido aveva fatto la comparsa sul volto di lui.

Visti Dall'AltoWhere stories live. Discover now