Guerra tra dannati [Alastorxreader]

1) 𝙇𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖

(Flashback)
<<𝙀𝙘𝙘𝙤𝙡𝙖,𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙩𝙚𝙡𝙖!>>
𝙇𝙖 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙤' 𝙖 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙧𝙢𝙞 𝙙𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙚 𝙞𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙖𝙞 𝙖 𝙛𝙪𝙜𝙜𝙞𝙧𝙚. 𝙈𝙞 𝙧𝙞𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖𝙞 𝙙𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙖𝙙 𝙪𝙣 𝙥𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙜𝙞𝙤𝙘𝙝𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙫𝙪𝙤𝙩𝙤,𝙚𝙨𝙨𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙣𝙤𝙩𝙩𝙚.
𝙇𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙤 𝙨𝙚𝙢𝙞𝙣𝙖𝙩𝙞!
𝙄𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙚𝙣𝙩𝙪𝙨𝙞𝙖𝙨𝙢𝙤 𝙙𝙪𝙧𝙤' 𝙥𝙤𝙘𝙤, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚' 𝙪𝙣 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙙𝙤𝙥𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙞 𝙞 𝙥𝙤𝙡𝙨𝙞 𝙛𝙧𝙚𝙙𝙙𝙞, 𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙧𝙡𝙞 𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙢𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙘𝙞 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙞𝙞:𝙢𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙖𝙢𝙢𝙖𝙣𝙚𝙩𝙩𝙖𝙩𝙖.
𝘾𝙖𝙯𝙯𝙤!
<<𝘼𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞, 𝙨𝙖𝙡𝙞 𝙞𝙣 𝙢𝙖𝙘𝙘𝙝𝙞𝙣𝙖!>)> 𝙙𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙪𝙣 𝙖𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚.
<<𝙀 𝙨𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙡𝙤 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞?>>𝙨𝙩𝙪𝙯𝙯𝙞𝙘𝙖𝙞.
𝙄𝙡 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙯𝙞𝙤𝙩𝙩𝙤, 𝙘𝙤𝙣 𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙞𝙣𝙛𝙪𝙧𝙞𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚 𝙡𝙖 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙚 𝙢𝙞 𝙨𝙥𝙞𝙣𝙨𝙚 𝙞𝙣 𝙢𝙖𝙘𝙘𝙝𝙞𝙣𝙖.
𝘿𝙤𝙥𝙤 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙞𝙣𝙪𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙜𝙞𝙩𝙩𝙤, 𝙙𝙞𝙚𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡'𝙖𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙜𝙪𝙞𝙙𝙖𝙫𝙖, 𝙥𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙧𝙡𝙤 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙛𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙙𝙖.
<<𝘽𝙧𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙤𝙣𝙯𝙖, 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙞 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙣𝙙𝙤?!>> 𝙨𝙗𝙤𝙩𝙩𝙖𝙧𝙤𝙣𝙤.
𝙇𝙖 𝙫𝙤𝙘𝙚 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙤' 𝙖 𝙩𝙧𝙚𝙢𝙖𝙧𝙢𝙞. 𝘾𝙤𝙣 𝙪𝙣 𝙡𝙞𝙚𝙫𝙚 𝙨𝙛𝙤𝙧𝙯𝙤, 𝙨𝙪𝙨𝙨𝙪𝙧𝙧𝙖𝙞:<<𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙢𝙖𝙧𝙘𝙞𝙧𝙚 𝙙𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙗𝙖𝙧𝙧𝙚, 𝙥𝙞𝙪𝙩𝙩𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙪𝙘𝙘𝙞𝙙𝙚𝙩𝙚𝙢𝙞 𝙖𝙙𝙚𝙨𝙨𝙤,𝙫𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙜𝙤>>
𝙂𝙡𝙞 𝙖𝙜𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙨𝙞 𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙖𝙧𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙤𝙧𝙧𝙞𝙙𝙚𝙣𝙙𝙤. 𝙄𝙣 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙩𝙤, 𝙪𝙣 𝙖𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙢𝙞 𝙧𝙞𝙫𝙤𝙡𝙨𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙖:<<𝙁𝙞𝙣𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙞 𝙙𝙖' 𝙞𝙡 𝙥𝙚𝙧𝙢𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙨𝙞𝙜𝙣𝙤𝙧𝙞𝙣𝙖... 𝙨𝙞 𝙜𝙞𝙧𝙞>>
𝘾𝙤𝙨𝙞' 𝙛𝙚𝙘𝙞. 𝙈𝙞 𝙜𝙞𝙧𝙖𝙞 𝙩𝙧𝙚𝙢𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙞𝙡 𝙛𝙞𝙣𝙚𝙨𝙩𝙧𝙞𝙣𝙤 𝙚 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙨𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙜𝙡𝙞 𝙖𝙜𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙤 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙤𝙨𝙖.
𝙇𝙚 𝙪𝙡𝙩𝙞𝙢𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙞 𝙛𝙪𝙧𝙤𝙣𝙤 <<𝙗𝙪𝙤𝙣𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡'𝙞𝙣𝙛𝙚𝙧𝙣𝙤>>, 𝙙𝙤𝙥𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙛𝙞𝙜𝙜𝙚𝙧𝙢𝙞 𝙞𝙡 𝙘𝙤𝙡𝙡𝙤, 𝙥𝙤𝙞 𝙞𝙡 𝙗𝙪𝙞𝙤.
E fu così che morii, e fu così che mi ritrovai all'inferno.
La vita qui è veramente una rottura di palle, tra dannati che si uccidono per le strade e idioti come Valentino che ti rompono i coglioni.
Cos'altro? Ah sì. La vita,o almeno la mia, è sempre la stessa... mi sveglio, vado al bar, cammino,dormo, vado al bar e dormo di nuovo, poi la giornata ricomincia. Insomma, vivo in un vero loop.
Ultimamente però, iniziai cercando un lavoro, perché non posso campare con quei soldi che mi sono rimasti dalla vita terrena, finirò per morire una seconda volta!
Dopo una mattinata a non fare nulla, decisi di andare al bar.
Mi diressi verso l'uscita, con addosso un cappotto nero e una sciarpa arancione perché sì, siamo all'inferno, ma sempre con stile!
Uscii iniziai a camminare immersa in mille pensieri, fino quando non sbattei contro qualcuno.