NOT ANYMORE

CAPITOLO UNDICI

"Non è possibile" esclamò nella sua stanza Viktor Krum, "Deve tornare a Durmstrang, ha sempre tenuto alla sua capacità maestosa nel padroneggiare le arti oscure, non può abbandonarla" continuò.

I compagni lo guardavano stranito.

"Ma sei stato tu a portarla all'esasperazione con tutte le tue man..." il ragazzo fu appeso al muro con una presa salda e stretta al collo.

"Non parlare di cose che non ti riguardano"

"Scusa Viktor" sussurrò con un filo di voce colui che aveva accompagnato Katie in presidenza, Viktor lo fece cadere a terra.

"Sempre Malfoy deve mettersi in mezzo nelle mie faccende" continuò cercando un calendario, poi sorrise leggermente, "Fra due mesi giochiamo contro Hogwarts" continuò fiero di ciò che sarebbe andato a fare.

Nel mentre a Villa Manor Katie si svegliò abbracciata a Draco.

Durante quei giorni si era aperta molto a lui, probabilmente abbattendo molte apparenze che il ragazzo si era fatto di lei.

Gli raccontò di quanto amava le Arti Oscure, di come non perdeva un minuto della sua vita a Durmstrang a studiarle.

Gli raccontò di come il carattere di Viktor l'aveva fatta perdere follemente dentro i suoi occhi, in parte uccidendola nel momento in cui il ragazzo aveva cominciato a diventare più possessivo e più cattivo nei suoi confronti.

"Sai, credo che sia questa la ragione per cui in te vivo tutti i flashback che mi riportano a lui, avete lo stesso carattere" disse qualche sera prima.

"Non mi paragonare a Krum" rispose secco Draco, "Non siamo mai andati d'accordo, né in campo né fuori" continuò.

Katie sapeva che davanti a lei aveva una persona diversa da Viktor ma vedere come un carattere così simile fosse in grado di valorizzarla davvero le aveva dato non si sa quale tipo di emozione.

Era come se avesse trovato la versione dimenticata da Viktor, il Viktor che quando si sono conosciuti le portava le rose, la portava in giro ed era sempre al suo fianco.

Una cosa era certa: voleva godersi al meglio gli ultimi due giorni a disposizione a Villa Manor.

Nonostante Lucius avesse detto loro che potevano stare di più a casa, entrambi si erano dichiarati propensi a tornare a scuola, probabilmente per distrarsi da tutto ciò che li tormentava: a Draco la sua casa e a Katie i continui pensieri che man mano stavano svanendo.

Si alzò dal letto e scese al piano di sotto per preparare la colazione per entrambi.

Mentre stava cucinando una lettera arrivò sulla mensola della finestra.

Katie la prese e la aprì.

"Ciao Draco,

Sono io Fred. Non riesco a non dirti questa cosa, mi sta torturando.

Sai, Pansy mi ha fatto leggere ciò che probabilmente hai letto pure tu in merito a Katie e alla sua sospensione di qualche anno fa.

So che Pansy probabilmente lo ha fatto per ricevere un po' di attenzioni da parte mia ma io non ho più smesso di pensarci.

Perdonami ma spero con tutto il mio cuore che tu non stia facendo come tuo solito, mancano solo due giorni al vostro rientro e spero in ogni modo che lei non si sia innamorata di te.

Capiscimi per favore.

Ad ogni modo, devo ammettere che quella notizia mi ha un po' scombussolato, non mi aspettavo che fosse quel tipo di ragazza da come si era presentata a noi.

Magari anche tu la pensi come me ora (ci spero).

Buona giornata,

Fred Weasley"

"Cazzo" esclamò Katie vedendo che le era colata addosso tutta la crema che stava svuotando nella ciotola da mettere in forno.

Non badò subito alla lettera e corse in camera di Draco a cercare un qualche pigiama.

Prese dalla sedia che fungeva da armadio una maglia larga di Draco e una volta spogliatosi completamente se la mise per poi tornare in cucina.

Una volta messa in forno la torta, riprese in mano la lettera.

Katie sapeva di cosa stesse parlando Fred, se lo ricordava benissimo.

Ne era valsa la pena ricevere quella sospensione, inutile dire che stando a casa da scuola entrambi sia lei che Viktor ne avevano approfittato ancora di più.

La cosa che la preoccupava era il cambio di opinione che aveva avuto Fred su di lei, sapeva di aver dato l'impressione della tipica ragazza riservata e angelica ma non si aspettava una reazione simile e il suo timore più grande non poteva che essere il cambio d'opinione anche del ragazzo che, senza che lei se ne rendesse conto, era sceso a far colazione.

"Buongiorno piccola" disse Draco avvicinandosi a Katie, vedendo il suo sguardo sulla lettera gliela prese e iniziò a leggerla.

Nel mentre Katie sfornò la torta.

Sorseggiando il caffè Draco la guardò.

"Pensi che qualcosa cambi nel mio modo di vederti?" disse avvicinandosi a lei.

Katie lo guardò.

"Piccola, io sapevo di questa cosa già prima che tu arrivassi a casa mia eppure non sono cambiato, per me non c'è nulla di male" disse sistemandole i capelli, "Sai quante volte ho rischiato io la sospensione per faccende simili" disse ridendo.

La ragazza arrossì, era chiaro che l'atmosfera in casa era diversa quella mattina, lei era sollevata di non aver ricevuto riscontri negativi da parte di Draco e questo non poté che alimentare i suoi pensieri.

I due mangiarono la torta.

Mentre Katie sistemava la cucina, Draco s'impegnò a rispondere a Fred:

"Caro Fred,

Mi spiace dirti che non sono stato io il primo a leggere la tua lettera e che la reazione non è stata chissà quanto positiva.

Ad ogni modo, sai benissimo che non mi permetterei mai di provarci con Katie anche se non mi dispiacerebbe (sto scherzando Weasley non scaldarti).

Ci vediamo fra due giorni,

Draco Malfoy"

Senza che Katie leggesse la risposta, Draco fece volare via il gufo e con sé la lettera.

"Cosa facciamo oggi?" chiese la ragazza sedendosi al suo fianco.

"Innanzitutto credo che tu mi debba restituire qualcosa" disse indicando la maglietta sorridendo.

"Sì scusa è che"

"Tranquilla piccola, non ti preoccupare stavo scherzando"

Katie sorrise.

"Domani è l'ultimo giorno" disse la ragazza guardandosi intorno mentre camminavano per i corridoi.

"Vuoi stare di più?" chiese Draco.

"Non lo so, non penso"

Draco la guardò.

"Seguimi, non ti ho ancora fatto vedere un posto" esclamò correndo via.