Capitolo 5

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                                Axel

Dopo ciò che Chiara mi aveva detto quel pomeriggio informai la ragazza con cui dovevo uscire dicendole che mi girava il cazzo e non ci saremmo incontrati; così scesi a cenare, anche se il cibo di quel posto faceva schifo... di sicuro in carcere avrei mangiato meglio.

Mentre mangiavo in silenzio, vidi un ragazzo avvicinarsi al mio tavolo: era biondo e piuttosto alto, e mi sembrava uno dei soliti rompi coglioni di turno; così lo fulminai con lo sguardo, per fargli intendere che doveva levarsi dalle palle.

Nonostante i miei sguardi fulminei, il ragazzo in questione prese una sedia da un altro tavolo, perché al mio era presente solo la mia, chissà per quale strano motivo, e si sedette di fronte a me.

"Sei Axel, giusto?" mi guardò negli occhi aspettando una mia risposta, e io feci mente locale per provare a ricordare se ci fossimo mai parlati prima, ma non mi pareva.

Non gli risposi e continuai a mangiare in silenzio, e ogni tanto, quando appariva qualche tipa, lanciavo un'occhiata in giro.

Dopo circa una decina di minuti di silenzio, diedi un' occhiata anche  al ragazzo e vidi che mi stava ancora fissando, così sbuffai e smisi di mangiare. Che cazzo voleva?

"Che cazzo vuoi da me?" ebbe la conferma di aver trovato chi cercava e tirò fuori un bigliettino con un qualcosa di scritto al di sopra, e me lo porse.

"Che roba è? Un indirizzo?" fece un cenno con la testa e osservai nei dettagli l'indirizzo, anche se non mi pareva di averlo mai visitato.

"Sono Teo, anche se considerando come sei fatto sicuramente non ti interessa" il biondo si presentò e intuii che fosse sveglio, perché in effetti non me ne importava un cazzo.

"Beh, che devo fare con questo?" domandai a Teo, che nel frattempo ricordai di aver già visto in giro: credo alloggiasse al secondo piano.

"Tra due settimane si terrà un incontro a questo indirizzo e mi hanno detto di riferirti che sei invitato a partecipare "spiegò, anche se era molto sospetto.

Chi mi avrebbe mai invitato a un incontro?

"E chi avrebbe organizzato tutto ciò ?" se non avessi ricevuto altre informazioni dubitavo avrei partecipato a questo teatrino.

Teo mi lanciò un ultimo sguardo per poi incamminarsi verso l'uscita, così mi alzai e lo seguii; non poteva lasciarmi un semplice indirizzo e aspettarsi che io andassi ad un incontro di cui non sapevo niente di niente.

Lo seguii fuori dalla mensa e lo presi per il colletto della maglia, per poi sbatterlo contro il muro e tenerlo, per evitare che scappasse senza dire niente.

"Chi lo ha organizzato?" chiesi, sicuramente con meno calma di qualche minuto prima, e notai che Teo non era per niente agitato, anzi rise di gusto.

"Posso solo dirti che chi ha organizzato l'incontro mi ha riferito di persona di invitarti" al che io mi stranii e lasciai andare Teo, che si incamminò verso le scale.

Non avevo la più pallida idea di chi fosse il coglione che aveva montato questa scenata, e me ne sbattevo le palle, perché ovviamente non ci sarei andato; sicuramente erano stati alcuni ragazzini che avevano organizzato una qualche festa strapiena di alcol e droga, ma non mi interessava unirmi a loro.

Tornai in stanza e notai che Nolan era già a letto: non aveva mai voglia di violare le regole e andare a farsi una scopata in giro. Che vecchio noioso.

Andai in bagno e mi feci una doccia, mi lavai i denti e mi misi un pantaloncino, mentre la maglia non la indossavamo mai né io né Nolan per dormire.

                                  ***

Rovi Di Lacrime( ROV Serie's VOL.1)Onde histórias criam vida. Descubra agora