Capitolo 6

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                             Chiara
                                           
Ammetto che quando Sam mi aveva proposto di stare per qualche mese in stanza con Nolan e Axel l’idea non mi era sembrata delle migliori: il secondo era troppo egocentrico e non riuscivo proprio a comprendere il motivo della continua rabbia che lo circondava.

Tuttavia, decisi di accettare: era da molto che non passavo davvero del tempo con Nolan e inoltre volevo davvero aiutare Axel; non mi faceva pena, ma piuttosto volevo provare a conoscerlo e a scoprire qualcosa in più sul perché si trovasse nella struttura e del suo atteggiamento.

Nonostante mi facesse andare spesso  su tutte le furie durante la giornata, non riuscivo mai a rimanere arrabbiata con lui per più di un'ora, non chiedetemi il perché.

Oggi è il 29 settembre: sono passate circa due settimane da quando mi sono “temporaneamente” trasferita qui e non ci sono  stati molti cambiamenti rispetto a prima.

La mattina seguivo le lezioni e verso le due rientravo alla casa-famiglia, per poi pranzare con Nolan e Axel;
durante il pomeriggio, mentre mio cugino partecipava agli incontri, rimanevo in stanza a studiare e ripassare gli appunti della mattina mentre Axel gironzolava per la stanza; infine uscivamo per cenare e fare un giro per la struttura.

Mistero umano non mi parlava  spesso, se non per dire qualche cavolata che gli passava per la mente ogni tanto o qualche pensiero perverso su una ragazza, che mi faceva alzare gli occhi al cielo per il fastidio.

  Erano le 8 di sera e stavo finendo di ripassare biologia: il giorno dopo avrei avuto il test e mi sentivo pronta, così dopo circa dieci minuti chiusi libro e quaderno e presi jeans e crop top pulito, per poi dirigermi in bagno.

Axel era uscito mezz’ora prima per cenare perché non voleva farlo con la sottoscritta, e Nolan stava aiutando Sam al primo piano.

Girai la maniglia e aprii la porta del bagno, mi misi davanti allo specchio...Quando Axel uscì dalla doccia nudo, completamente nudo.

Come cavolo era rientrato in camera?

“Se volevi vedermi nudo potevi dirlo subito "disse ridendo, solo per farmi sentire in imbarazzo.

Mio caro, serve più di un ragazzino nudo ed il suo cazzo all’aria per imbarazzarmi, soprattutto se l’intento è da parte tua.

In questo caso il mio lato da ragazza angelica perse miseramente: prima di passargli l’asciugamano, infatti, dallo specchio osservai il suo petto, che nonostante la mancanza di palestra e boxe da più di un anno  era ancora atletico e slanciato, come se non avesse mai interrotto cioè che faceva prima.

Lui notò che lo stavo fissando e scoppiò a ridere, aspettando che io gli passassi l’asciugamano: anche questo per tentare di mettermi a disagio.

Dopo aver analizzato il suo corpo per qualche secondo da perfetta cretina glielo passai, questa volta lievemente imbarazzata, e uscii dal bagno.

“Si può sapere come diavolo sei entrato?” ero curiosa, un'ora prima era uscito e non riuscivo a spiegarmi come avevo fatto a non vederlo tornare.

Nonostante gli parlassi da un'altra stanza, lui sentì perfettamente e uscì dal bagno poco dopo, con i capelli e il corpo bagnato, coperto solo da un asciugamano a cingergli la vita.

“Sono rientrato venti minuti fa, ma eri concentrata e non mi hai sentito” spiegò.

Davvero non l’avevo sentito rientrare? Beh, almeno ora ero sicura di aver studiato bene.

“D’accordo, beh...Io dovrei andare in bagno, se non ti dispiace "ripresi i vestiti che avevo scelto e mi avvicinai alla porta, quando una mano la chiuse di scatto.

Rovi Di Lacrime( ROV Serie's VOL.1)Where stories live. Discover now