Capitolo 8

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                               Axel              

Ero nel giardino della struttura  con la busta nera tra le mani e stavo pensando a cosa poter fare per evitare di agire di impulso come facevo sempre: Teo stava eseguendo gli ordini di Drake, e chissà quanti altri ne aveva eseguiti oltre al dover fare il messaggero del cazzo e portarmi delle lettere.

Alexis aveva un qualche tipo di debito con il nostro ex compagno;non ero sicuro di che cosa si trattasse, ma poteva essere più una punizione per ciò che era avvenuto più di un anno prima, quando non aveva ritirato il denaro dai ragazzini e ciò aveva fatto infuriare Drake, che poi aveva sparato alla gamba a uno di loro.

“Non posso agire come vorrei e ammazzarlo, ha troppe persone che gli parano il culo e me lo impedirebbero...E se anche riuscissi nell'intento finirei in carcere, e non mi ispira  al momento” dissi tra me e me.

I suoi cani avrebbero cercato mio fratello se lo avessi fatto. Non poteva accadere.

Diedi un'occhiata alla busta nera e decisi di aprirla: all’interno c’era un foglio piegato in due, e aprendolo notai lo stesso simbolo che avevo trovato nel biglietto con l’indirizzo: il serpente a tre teste, che corrispondeva ad uno dei tatuaggi di Drake.

“Sarà diventato il marchio della banda degli incappucciati" non volevo sputare nel piatto nel quale avevo mangiato, anche se chiunque lo avrebbe fatto: quando ero entrato a far parte del gruppo Drake non sembrava totalmente fuori di testa; solo dopo diverso tempo, a furia di volere del denaro e influenza, divenne completamente dipendente da tutto ciò che girava attorno ad essi e iniziò a menare chiunque gli mettesse i bastoni fra le ruote.
Io non avevo mai voluto ciò.

Perlomeno, se nessuno mi dava fastidio, non lo avrei fatto.
Ma non è tutto bianco o nero, credo.

“Ecco qua la prima cosa che ti chiedo di fare, e se la porterai a termine gli incarichi saranno sempre meno: dovrai portare Teo alla struttura, la stessa della volta scorsa, e devi far sì che lui entri senza avere sospetti.
Se fremi dalla voglia di sapere il perché io voglia che tu me lo porti qua, lo voglio morto, ma non ti darò ulteriori dettagli, non ti riguardano.
Portalo da noi il 30 Ottobre, ammeno che tu non voglia che Duncan venga ammazzato da uno di noi, in questo caso, non portarcelo”.

Dopo aver letto quelle parole di una cosa ero più che certo: non avrei portato Teo da loro: non lo avrei spedito dritto verso la morte.

Avrei continuato a comportarmi in maniere che le altre persone non apprezzavano affatto?

Certo, non me ne fregava un cazzo.

Ma volevo concludere questa faccenda  senza sporcarmi le mani con il sangue di altri.

Sicuramente Teo non sapeva nulla del contenuto della lettera e di ciò che Drake volesse fargli, altrimenti  non avrebbe continuato a fare ciò che gli veniva ordinato per sdebitarsi.

D’un tratto due domande mi vorticarono per la testa: Perché Drake voleva uccidere Teo?
E soprattutto, perché chiedeva il mio aiuto quando poteva cavarsela benissimo da solo?

                            Chiara              
                                                   
Non potevo crederci: Axel mi aveva confessato uno dei pensieri che in quel periodo gli passavano per la testa e probabilmente lo rendeva così nervoso e poco fiducioso nei confronti di chi lo circondava: non voleva partecipare agli incontri perché secondo lui non sarebbe cambiato nulla, perché si comportava in questo modo già prima di tutto quello che era successo e che lo aveva portato ad essere chiuso qui dentro.

Rovi Di Lacrime( ROV Serie's VOL.1)Where stories live. Discover now